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Il reflation trade accelera; nuovi massimi equity?

Pubblicato 09.08.2021, 13:37
Aggiornato 02.09.2020, 08:05
  • I dati sulla creazione di posti di lavoro hanno alimentato un rally, nonostante le implicazioni politiche
  • Reflation Trade su quasi tutti i riferimenti temporali sul periodo di un anno

Le borse USA hanno segnato ulteriori rialzi nell’ultimo giorno di scambi della scorsa settimana, con il Dow Jones e l’S&P 500 che hanno chiuso a livelli record dopo i dati sorprendentemente positivi di venerdì sull’occupazione non agricola. Il Russell 2000 ha chiuso in salita, sebbene non segnando nuovi record, mentre il NASDAQ ha chiuso in calo.

Tutti i segnali puntano al ritorno del Reflation Trade nelle prossime settimane. Tuttavia, i dati NFP positivi potrebbero avere anche delle ripercussioni negative, prima tra tutte l’aumento delle possibilità che la Federal Reserve inasprisca la politica monetaria prima del previsto.

In arrivo nuovi record?

I dati NFP sono saliti a 943.000, segnando il maggiore aumento in un anno, superando le previsioni di 870.000, anche dopo una revisione al rialzo nei due mesi precedenti. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,4%, il minimo dall’inizio della pandemia.  

Ad eccezione degli indici NASDAQ (NASDAQ Composito -0,4% e NASDAQ 100 -0,5%)  tutti gli indici di riferimento hanno registrato un andamento positivo e questo è un ulteriore segnale di Reflation Trade.

Comparando i settori nell’S&P 500, i titoli value battono i titoli growth. I finanziari hanno segnato il rally maggiore, con un’accelerazione del 2%, seguiti da materie prime +1,5%; energetici +0,9%, industriali +0,5%. I titoli growth, rappresentati dai titoli tech, sono scesi dello 0,1%;  le azioni dei servizi di comunicazione sono rimaste invariate.

Su base settimanale i titoli finanziari,  sono saliti del 3,67%, quasi quattro volte il rialzo dello 0,95% dei titoli tech e quasi otto volte i guadagni dello 0,51% del settore dei servizi di comunicazione. L’ultimo settore è quello a cui appartengono Google (NASDAQ:GOOGL), Facebook (NASDAQ:FB) e Netflix (NASDAQ:NFLX).

Su base mensile i titoli del settore finanziario hanno segnato un balzo del 4,1%, il 25% in più rispetto al rialzo del 2,9% dei titoli tech e quasi quattro volte quello dei servizi di comunicazione.

A questo punto, l’unico periodo di tempo nel 2021 in cui la tecnologia ha dominato è su base trimestrale. Il settore è salito del 12,3% in quel periodo, mentre i servizi di comunicazione hanno visto una spinta del 6,6%. I settori dall’altra parte del Reflation Trade sono stati per lo più in rosso, anche se i finanziari hanno segnato +0,75%. I settori industriali sono scesi dello 0,7%, i materiali del -3,3% e l’energia, a causa delle lotte interne all’OPEC, è crollata del 6%.

Dall’inizio dell’anno il Reflation Trade va forte, anche se questa volta l’energia è in testa, +30,6%, seguita da finanziari, +28,4%,  industriali +16,9% e materiali +16,2%. Gli unici settori che rimangono indietro in questo periodo di tempo sono tech, che avanzano “solo” del 19,1% e servizi di comunicazione con un rally del 22,7%.

Negli ultimi 12 mesi, i finanziari sono in vetta, con un aumento del 55,6%, che è più del 20% in più rispetto al 34,1% del settore tecnologico, mentre i servizi di comunicazione hanno segnato un rialzo del 38%.

Dato che il Reflation Trade ha visto un’accelerazione dall’apice della pandemia,  indicando che l’economia è in pieno recupero ed è sostenuta dai numeri sull’occupazione di venerdì, possiamo aspettarci che una continua espansione alimenti i continui record?

In primis, con grande nostra grande sorpresa, questa è la seconda volta in cui gli investitori hanno agito diversamente dal loro solito in questo mercato, aumentando il rischio anche quando i dati forti sembrerebbero spingere la Fed a ridurre un livello senza precedenti di acquisti e iniziare il ciclo di aumento dei tassi di interesse.

In secundis, lo smart money sembra piuttosto agitato. Il chief equity strategist di Bank of America (NYSE:BAC) crede pensa che un mercato che considera già qualsiasi notizia rialzista, compresi i report sugli utili, la crescita dei posti di lavoro e il sentimento, richieda una correzione del 14%.

Le azioni recenti di Warren Buffet suggeriscono che anche lui non pensa che il mercato attuale sia un buy. L’Oracolo di Omaha, ovvero l’AD di Berkshire Hathaway (NYSE:BRKb), non ha utilizzato la maggior parte dei fondi statunitensi di 144 miliardi di dollari a sua disposizione. I suoi riacquisti di azioni Berkshire sono stati “solo” 6 miliardi di dollari, il livello più basso per il celebre investitore dalla metà del 2020.

Invece, ha venduto nettamente altri titoli nel suo portafoglio per un terzo trimestre consecutivo. E ha aumentato i suoi già elevati livelli di liquidità da 128 miliardi a 144 miliardi. Questo non è un segnale di fiducia nell’attuale mercato rialzista.

Cosa ne pensiamo? Crediamo che questo rally abbia ancora delle energie in serbo, specialmente per gli indici Dow e NASDAQ.

Grafico giornaliero DJIA

Il Dow 30 ha completato una flag discendente, dopo il balzo del 4% nelle 5 sedute precedenti.

Grafico giornaliero NDX

Anche il NASDAQ 100 ha completato una flag discendente. Si presume si stato spinto dai tori dopo che il mercato ha visto un balzo del 4,75% nel rally dei 5 giorni consecutivi precedenti. Questo pattern ha mostrato il livello di volume previsto per una forte flag rialzista, che si è ridotta durante il suo sviluppo, è salita con il superamento al rialzo ed è scomparsa con il pullback.

Questa settimana

Orari EDT

Domenica

21:30: Cina – IPC: previsto calo allo 0,8% su base annua, dall’1, 1% precedente.

Lunedì

10:00: USA – dati occupazione JOLTs: previsti in salita a 9,270M da 9,209M.

Martedì

5:00: Germania – indice sul sentimento economico ZEW: previsto in calo al 57,0 da 63,3.

Mercoledì

8:30: USA – IPC core: previsto in calo allo 0,4% dallo 0,9%.

10:00: USA – Dati sulle scorte di greggio USA: previsione in calo a -3,102M dalla revisione al ribasso di 3,626M.

Giovedì

2:00: Regno Unito – PIL: previsto in salita al 4,8% da -1,6% su base trimestrale e in salita del 22,1% da -6,1% su base annua.

2:00: Regno Unito – produzione manifatturiera: prevista in salita dello 0,4% da -0,1%.

8:30: USA – richieste iniziali di sussidio di disoccupazione: previste in calo a 373K da 385K.

8:30: USA – IPP: previsto in calo allo 0,6% dall’1,0%.

21:30: Australia – variazione occupazionale: in salita a 30,0K da 29,1K.

Venerdì

10:00: USA – sentimento dei consumatori dell’Univ. del Michigan: previsto invariato a 81,2.

 

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