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Il settore immobiliare schizza: 2 ETF REIT da seguire

Pubblicato 21.12.2021, 14:20
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I REIT permettono ai partecipanti dei mercati di investire sulla crescita del settore immobiliare, uno dei segmenti più importanti di qualunque economia. La classe di asset solitamente offre entrate passive da dividendi nonché apprezzamento del capitale. Nelle ultime 52 settimane, l’indice Dow Jones Real Estate è balzato di oltre il 31%.

Intanto, l’indice sul mercato immobiliare (HMI) dell’Associazione Nazionale degli Immobiliaristi statunitensi rilasciato il 15 dicembre ha rivelato una solida fiducia da parte dei costruttori. Il dato tiene il polso del mercato immobiliare unifamiliare USA. Wall Street si interroga intanto sul potenziale effetto delle pressioni inflazionarie, nonché dei vari intasamenti della produzione, compresi lavoro e materiali.

Il National Association of Real Estate Investment Trusts (Nareit) sottolinea:

“Gli affitti a lungo termine solitamente contengono una protezione dall’inflazione, mentre gli affitti a breve termine si basano sui livelli di prezzo attuali. Inoltre i REIT hanno un portafoglio degli affitti, parte dei quali vengono negoziati ogni anno, quindi anche i REIT con affitti a lungo termine possono essere riprezzati. Infine, in quanto proprietari di asset reali, i REIT di solito vedono un apprezzamento del valore del portafoglio insieme al livello di prezzo”.

Negli articoli precedenti, abbiamo parlato di numerosi ETF che si focalizzano sul settore immobiliare statunitense, come:

Oggi allargheremo il discorso ad altri due fondi.

1. Fidelity MSCI Real Estate Index ETF

  • Prezzo attuale: 32,88 dollari
  • Range su 52 settimane: 24,30 - 33,68 dollari
  • Rendimento dividendo: 3,44%
  • Percentuale di spesa: 0,08% all’anno

Il nostro primo fondo, il Fidelity® MSCI Real Estate Index ETF (NYSE:FREL) dà accesso al settore immobiliare USA. Ha cominciato gli scambi nel febbraio 2015.FREL Weekly

FREL, che possiede le azioni di 167 aziende, replica i ritorni dell’indice MSCI USA IMI Real Estate Index. I primi 10 nomi rappresentano circa il 40% degli asset netti di 2,1 miliardi di dollari.

In cima alla lista troviamo American Tower (NYSE:AMT), Public Storage (NYSE:PSA), Prologis (NYSE:PLD), Crown Castle (NYSE:CCI), Equinix (NASDAQ:EQIX) e Simon Property Group (NYSE:SPG).

Dall’inizio dell’anno, l’ETF è schizzato del 28,8%, ed ha toccato un massimo storico negli ultimi giorni. I rapporti P/E e P/B sono di 35,05x e 3,05x.

Nonostante il recente rialzo del prezzo, il settore immobiliare USA probabilmente ha ulteriore spazio di movimento. Ci piace inoltre la diversificazione di FREL. Tuttavia, un potenziale calo verso il livello di 32 dollari o meno migliorerebbe il margine di sicurezza. Gli azionisti a lungo termine hanno inoltre diritto al dividendo di circa il 3,4%.

2. Nuveen Short-Term REIT ETF

  • Prezzo attuale: 38,55 dollari
  • Range su 52 settimane: 25,83 - 39,83 dollari
  • Rendimento dividendo: 2,06%
  • Percentuale di spesa: 0,35% all’anno

Il Nuveen Short-Term REIT ETF (NYSE:NURE) offre esposizione a REIT USA con contratti di affitto a breve termine. Chi segue la Fed si aspetta che i policymaker comincino presto ad alzare i tassi di interesse. Di conseguenza, REIT con affitti a breve termine potrebbero essere meno colpiti dagli aumenti dei tassi di interesse. NURE Weekly

NURE, che possiede le azioni di 36 aziende, replica i ritorni dell’indice Dow Jones US Select Short-Term REIT Index. Ha cominciato gli scambi nel dicembre 2016 ed ha circa 106,4 milioni di dollari di asset.

In termini di sottosettori, il settore REIT di appartamenti rappresenta la fetta maggiore, con il 50,57%. Seguono REIT di magazzini (20,68%) e REIT di hotel (19,22%). I primi 10 nomi rappresentano oltre metà del fondo.

Tra i maggiori REIT troviamo Mid-America Apartment Communities (NYSE:MAA), Camden Property Trust (NYSE:CPT), Essex Property Trust (NYSE:ESS), Extra Space Storage (NYSE:EXR), Public Storage (NYSE:PSA), e CubeSmart (NYSE:CUBE).

Sull’anno in corso, l’ETF è schizzato del 42,3% e, come FREL, ha segnato un massimo record a dicembre. Dato che si tratta di contratti a breve termine, è più probabile che ci siano aumenti degli affitti più frequenti.

Tuttavia, visti i massicci ritorni segnati finora quest’anno, potrebbero esserci delle prese di profitto a breve termine. I lettori interessati potrebbero considerare il livello di 36,5 dollari un miglior punto di entrata. Infine, il prezzo attuale supporta un rendimento del dividendo di circa il 2%.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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