Nonostante recessioni varie hard o soft, inflazione, Banche Centrali, i mercati hanno sorpreso (quasi) tutti.
Il mercato, se prendiamo a riferimento l’indice S&P 500, da inizio anno fa +19%, e con la risalita da metà ottobre, di fatto non si può considerare (ma lo è mai stato davvero?) un Bear Market.
Ora, dopo un rally così tonico, vedere da qui ai prossimi mesi una correzione (fisiologica) non mi stupirebbe. In particolare, se il mercato salisse ancora di quel 2-3%, avvicinandosi ai 4.640 punti, arriveremmo ad una zona davvero interessante, molto vicina a quei massimi storici che da qui a fine anno, potrebbero essere ritestati.
Prima però, ci potrebbe essere appunto una correzione, ripeto fisiologica e salutare. Una correzione che magari potrebbe consentire, a qualche ritardatario, di salire sul carro, specie se tornassimo in zona 4.300 punti.
Chi sono i ritardatari però? Questa è la cosa interessante, perché a differenza di quanto si possa pensare, non sono i piccoli investitori retail (almeno non quelli USA) ma i grandi professionisti del settore, che con le loro view di mercato e le loro previsioni, di fatto hanno completamente mancato la salita 2023.
Come vediamo dall’immagine sopra infatti, i Fund Manager sono ancora scarichi, ma con l’avvicinarsi del finale di anno, vuoi per ricoprirsi, vuoi per prendere almeno la coda di questo rialzo, dovranno riallinearsi.
Ecco quindi che una correzione nell’ordine del 5-10% come range, potrebbe essere il punto d’ingresso ottimale per molti.
Nel frattempo però, iniziata la stagione delle trimestrali, almeno sulle grandi Banche USA, non ci sono stati risultati particolarmente negativi, vedremo se le big Tech (i veri Market mover) risulteranno altrettanto ottimali, ad esempio vedi il Fatturato Apple (NASDAQ:AAPL) o il Fatturato Google (NASDAQ:GOOGL) come dati interessanti.
Ancora una volta tuttavia, spero che il periodo 2022-2023 sia servito a capire che i mercati sono fatti per sorprendere, e che molta gente, avventurandosi senza una strategia definita prima, rischia solo di farsi male.
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Alla prossima!
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