Market Brief
I tori del dollaro hanno ottenuto una spinta da Benoît Coeuré – membro del Consiglio Esecutivo della BCE – che ha annunciato che la BCE anticiperà moderatamente gli acquisti di asset denominati in EUR a maggio e giugno per far fronte all’attesa scarsa liquidità di luglio e agosto. Di riflesso, l’EUR/USD ha perso all’istante un centesimo e mezzo, scendendo a 1,1160 per poi consolidarsi in vista dei dati sul mercato immobiliare USA. I dati USA migliori delle attese hanno trascinato al ribasso la moneta unica verso il forte supporto che staziona a 1,1105 (38,2% di Fibonacci sul rally di aprile-maggio), mentre le valute G10 hanno ceduto terreno contro il biglietto verde. La violazione del prossimo supporto a 1,1043 spianerebbe la strada verso quota 1,08. Oggi alle 18:00 GMT saranno pubblicati i verbali della riunione di aprile del FOMC, che forniranno nuove indicazioni sull’ottimismo della Fed riguardo al futuro.
Ieri Wall Street ha seguito a ruota Londra, spingendo l’azionario a massimi da record. In chiusura di seduta, però, gli indici azionari USA sono stati oggetto di vendite a New York, mentre le borse europee hanno archiviato la giornata di contrattazioni in territorio positivo. Stamattina, i futures sugli indici europei consolidano i guadagni di ieri e fanno registrare un leggero calo. Il Footsie guadagna lo 0,04%, il DAX arretra di un –0,22%, il CAC è in calo dello 0,09%, come pure l’SMI, di un esiguo -0,04%.
In Asia, il Nikkei giapponese guadagna lo 0,8%, spinto dal PIL del primo trimestre superiore alle attese (0,6% t/t rispetto allo 0,4% precedente, dato precedente rivisto al ribasso, allo 0,3%). Il Composite di Shanghai cinese guadagna il 2,15% dopo un balzo del 3% nella seduta precedente. L’Hang Seng di Hong Kong non riesce a tenere il ritmo e fa registrare un calo dello 0,19%. Nelle ultime 24 ore, lo yen ha subito un colpo, il dollaro si è apprezzato di più dello 0,88% contro la divisa nipponica. La coppia ha finalmente violato al rialzo la resistenza a 120,61 (61,8% di Fibonacci sulle vendite di marzo) e si dirige verso la prossima, a quota 122.
In Australia, a maggio la fiducia dei consumatori è balzata del 6,4% m/m (dato precedente: -3,2%), da 96,2 a 102,4 punti, dopo il taglio dei tassi operato dalla RBA all’inizio di questo mese. Il dollaro forte ha aiutato l’AUD a uscire finalmente dal canale di trend ascendente. Sul lato discendente, un supporto giace a 0,7887/48 (minimi precedenti e 50% di Fibonacci sul rally di aprile-maggio).
Nel Regno Unito, l’inflazione è scesa sotto lo zero per la prima volta da più di cinquant’anni. L’IPC di aprile si è attestato al -0,1% a/a a fronte dello 0,0% previsto, mentre l’IPC di fondo è sceso marginalmente, allo 0,8% a/a rispetto all’1% previsto, per effetto del calo dei prezzi degli alimentari e dei prodotti energetici. La coppia GBP/USD si consolida intorno a 1,55 a Tokyo dopo le brusche vendite di Londra. La sterlina non ha confermato la violazione del forte supporto a 1,55. Quando succederà, si aprirà la strada verso 1,54 e poi 1,52. La sterlina si è apprezzata diffusamente contro gran parte delle valute G10, cedendo terreno contro dollaro statunitense, canadese e neozelandese. In vista dei verbali del Comitato di Politica Monetaria, l’EUR/GBP si dirige verso l’area chiave compresa fra 0,71 e 0,7150.
Oggi sarà una giornata densa di appuntamenti, in calendario ci sono il tasso di disoccupazione in Svezia, il PIL in Norvegia, le cifre su inflazione e vendite al dettaglio in Sudafrica, le richieste di mutui MBA e i verbali del FOMC negli USA, e i verbali della Banca d’Inghilterra.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd