In un avvio di seduta europea tranquillo, dopo la seduta volatile in Asia, i dati dalla Svizzera mostrano che la fiducia dei consumatori rimane debole. I risultati del sondaggio di aprile sulla fiducia dei consumatori mostrano un calo marginale, a -15 punti ad aprile rispetto ai -14 di gennaio, a fronte del piccolo miglioramento previsto, pari a -12. La flessione rappresenta un capovolgimento del miglioramento costante in atto da luglio 2015.
La tendenza delle cifre riferite alla disoccupazione mostra un quadro piuttosto cupo, nonostante il lieve miglioramento, con l’indice salito a 70 punti dai 68 di gennaio. L’opinione sulla sicurezza del posto di lavoro è scesa a -86 da -82, valore molto inferiore alla media di lungo termine.
È scesa anche la fiducia nei risparmi delle famiglie per i prossimi 12 mesi, dopo i dati che mostrano che negli ultimi 12 mesi le finanze delle famiglie hanno subito un deterioramento. Il dato è comunque di secondo livello ed evidenzia la difficile situazione in cui si trova la Svizzera. Il rallentamento delle attività e i crescenti rischi al ribasso per l’inflazione sono dovuti in gran parte alla sopravvalutazione dello yen.
Ovviamente la BNS ne è consapevole. L’EUR/CHF è in graduale aumento, ma, sull’indice ponderato su base commerciale (TWI), il CHF ha invertito il trend al ribasso. Le previsioni di deflazione hanno spinto al rialzo i rendimenti reali svizzeri che sostengono l’acquisto di CHF.
La BNS è in modalità reattiva in vista del referendum nel Regno Unito; salvo un evento estremo (voto britannico a favore dell’uscita dall’UE), che spingerebbe la BNS ad attuare misure d’emergenza, il CHF dovrebbe indebolirsi ulteriormente, fornendo un po’ di sollievo sul fronte competitivo alle esportazioni. L’USD/CHF è sceso sotto il supporto a 0,9503, ciò indica, nel breve termine, una sfida del livello a 0,9476.
EUR/USD
L’EUR/USD continua a crescere. La resistenza oraria a 1,1465 (massimo 12/04/2016) è stata infranta. Il supporto orario si ubica a 1,1217 (minimo 25/04/2016) e un supporto più robusto si colloca a 1,1144. Si prevede un’ulteriore ascesa. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza a 1,1746. La resistenza chiave si trova a 1,1640 (minimo 11/11/2005). L’attuale apprezzamento tecnico implica un graduale aumento.
GBP/USD
La coppia GBP/USD ha infranto la resistenza a 1,4668 (massimo 04/02/2016). Una resistenza robusta si colloca a 1,4969 (massimo 27/12/2016). Il supporto orario è dato a 1,4475 (massimo 27/04/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento prima di entrare in un altro movimento ascendente. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY
La coppia USD/JPY continua a scendere. Il supporto orario a 106,15 (minimo intragiornaliero) è stato infranto. La resistenza oraria giace a 107,42 (massimo 29/04/2016), una resistenza più robusta può essere trovata a 111,88 (massimo infragiornaliero). Si prevede una debolezza continua. Auspichiamo un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al supporto a 105,23 (minimo 15/10/2014). A questo punto appare meno probabile un graduale aumento verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).
USD/CHF
La coppia USD/CHF è chiaramente orientata al ribasso sul medio termine e ha infranto molteplici supporti orari (minimo 14/05/2016). Si prevede un ulteriore indebolimento. In un’ottica di lungo termine, la coppia sta facendo registrare massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.