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Indice FTSE MIB, la molla si carica…

Pubblicato 18.07.2018, 20:23
EUR/USD
-0,12%
UK100
0,42%
FCHI
0,14%
AEX
0,46%
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IT40
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1,09%
ISP
-0,26%
CRDI
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PMII
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AZMT
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Investing.com – La quotazione dell’indice FTSE MIB, alle ore 17:30 di oggi, era di 21972 punti, in perdita del -0.03%, rispetto alla giornata precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento rialzista.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 16 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (STM (MI:STM)), che guadagna il +3.18%, al peggiore (Unicredit (MI:CRDI)), che scende del -1.50%.

Riflessioni condivise:

La seduta odierna è stata decisamente poco mossa, ma non insignificante, anzi. Lo so, è sfiancante rimanere ore di fronte al monitor in attesa di segnali che tuttavia rimangono latitanti. Lo stress sale e si è indotti facilmente in errore; ad ogni piccolo movimento sembra che voglia iniziare un nuovo trend, ma così, irrimediabilmente, non è. Durante lo scorrere di queste inutili sedute, accade spesso di cambiare idea…di vedere l’inizio di un possibile rally, che dopo solo pochi minuti, ci sembra essere, invece, l’inizio di un movimento down…insomma è una vera e propria tortura. Ma tant’è, queste sedute capitano e bisogna imparare a gestirle correttamente, per evitare inutili perdite. Un trade esperto sa bene che si prende posizione solo se si verificano determinate condizioni, altrimenti si deve stare fermi e saper aspettare: l’uso di una specifica metodologia di trading è vitale…non mi stancherò mai di ribadire questo concetto. Ma torniamo alla seduta odierna…che noia…al limite del soporifero, direi…ma devo aggiungere subito che, nonostante tutto, la seduta, alla fine, si deve giudicare piuttosto interessante, almeno da un punto di vista del comportamento tenuto dal mercato che, mi sembra piuttosto evidente, si sta preparando a fare un movimento di una certa portata…e lo farà, con una certa probabilità o con un notevole gap di apertura oppure eseguendo prima un veloce movimento di “pulizia” in direzione opposta a quella che poi sarà la definitiva. Insomma, il mercato si prepara a “colpire” e i movimenti di aggiustamento prima dello scatto, sembrano essere evidenti. Ora è chiaro che la domanda, a questo punto sia: in quale direzione scatterà? La risposta che un trader professionale può fornire a questa domanda, per quanto ciò possa apparire “strano”, non può che essere: non importa! E non importa in quanto nessuno può prevedere il futuro, non è un metodo di trading possibile, quello che si basa sul “tirare ad indovinare”…può andare anche bene, per qualche volta, ma poi, inesorabilmente, ti porterà a perdere tutto…meglio lasciar perdere… e allora che si fa? Si possono solo fare congetture, basate su molteplici differenti osservazioni. Ognuno, poi, ha le “sue” osservazioni e i “suoi“ parametri “magici” da osservare e tenere in considerazione, quelli che ritiene i più credibili ed affidabili. I miei, basati unicamente sul metodo “Veda”, che qui mi fa piacere condividere con i lettori, mi suggeriscono la possibilità di un allungo…ma mi impongono, al tempo stesso un chiaro valore di stop loss, nel caso il mercato dovesse, viceversa, disporsi al ribasso. Non starò a farvi perdere troppo tempo con una spiegazione dettagliata, che so poco interessare alla maggioranza e andrò dritto al sodo. Ricordiamoci ora dello “zoom out” che già ho suggerito di eseguire sui grafici. Premesso che la “fase” che il Veda ha individuato è molto ampia e quindi impone stop e target decisamente lontani dal livello di prezzo corrente, ritengo che un acquisto sia interessante su valori compresi fra i 22010 e i 21050 punti (siamo a 21972), con uno stop al di sotto dei 20930 punti ed un target a 22850 e/o 23125 punti. Una entrata long, pertanto, potrà essere eseguita solo tenendo ben presente la possibilità che il valore di stop loss possa essere raggiunto, su uno qualsiasi dei valori presenti all’interno del grandissimo range specificato, in base alla propria personale propensione al rischio. Scelta difficile, capisco, ma questo ci dice il mercato in questo momento, che piaccia o meno. Il rischio, è evidentemente molto alto, ma questo è il trading…individuare una fase e poi decidere se e come operare all’interno di essa, non ci sono compromessi possibili. Seppur non sia certo che il mercato decida di rivisitare la parte inferiore della fase, lo potrebbe certamente fare, così come potrebbe proseguire per andare a formare un nuovo minimo di periodo. Con l’utilizzo di un metodo di trading testato e profittevole nella maggioranza dei casi, operiamo sfruttando la maggior probabilità di successo possibile, ma non tentiamo mai di “indovinare” come si comporterà il mercato…sarebbe una errata presunzione. Chi volesse ridurre il rischio da correre, potrebbe attendere la stabile violazione dei 22200 punti, valore che, allo stato attuale, costituisce un primo valore “spartiacque” di breve-medio periodo, prima di posizionarsi long. Per chi, inoltre, volesse operare esclusivamente in intraday, I valori di brevissimo periodo da tenere in considerazione, sono quelli esterni al range compreso fra i 21745 punti e i 22000 punti, sopra di esso il primo target rialzista diverrebbe quello dei 22200 e 22400 punti, sotto di esso i target down sarebbero quelli di 21475 e 21155 punti. Buonasera. Francesco Lamanna.

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FTSE MIB, grafico a 15 minuti

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Posizioni & operazioni del 2018: nessuna
Rimane aperta una posizione corta da 18135 punti del 2017.
Operazioni di trading di lungo periodo aperte oggi: nessuna
Operazioni di trading di lungo periodo chiuse oggi: nessuna
Operazioni di trading di lungo periodo aperte oggi: nessuna (ordine pendente a 19135 punti)

Ordini pendenti in attesa d’esecuzione: Ordine di vendita a livello molto superiore all’attuale (medio medio-lungo periodo a 28880-35650 punti).
Gli indici migliori del FTSE MIB, alle 17.50 di oggi sono risultati:
FTSE Italia Tecnologia (+2.87%)
FTSE Italia Edilizia (+0.96%)
FTSE Italia Alimentari (+0.68%)

Gli indici peggiori invece sono:
FTSE Italia Banche (-0.93 %)
FTSE Italia Finanza (-0.55%)
FTSE Italia Commercio (-0.54%)
Oggi i volumi di scambio sono risultati nella media delle ultime sedute, con 512.511.383 azioni, per un controvalore d 1.716.042.189 euro.

I titoli oggi più scambiati in capitale sono stati:
UniCredit SpA (MI:CRDI) :
Volume di scambio 16.1M di titoli, per un controvalore d 229M di euro
Intesa (MI:ISP) :
Volume di scambio d 77.9M di titoli, per un controvalore d 192M di euro
Eni (MI:ENI) :
Volume di scambio di 7.8M di titoli, per un controvalore di 127M di euro

I titoli migliori dell'indice milanese sono in chiusura:
STMicroelectronics NV (MI:STM) quotato 20.290 (+3.18%)
Azimut (MI:AZMT) quotato 13.405 (+1.94%)
Banca Generali (MI:GASI) quotato 22.16 (+1.74%)

Fra i peggiori troviamo oggi:
UniCredit SpA (MI:CRDI) quotato 14.17 (-1.50%)
UBI (MI:UBI) quotato 3.423 (-1.16%)
Banco BPM (MI:PMII) quotato 2.6545 (-1.03%)

I rendimenti dei BTP italiani sono stati oggi del +2.48% sulla scadenza a 10 anni, del +1.59% su quella a 5 anni e del +0.58% su quella a 2 anni.

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Sono positive, oggi, le performance delle maggiori piazze europee, con gli Indici di: Amsterdam AEX che sale del +1.61%, Parigi CAC 40 che chiude in miglioramento del +0.46%, Francoforte DAX, che aumenta del +0.82%,

Londra FTSE 100 che chiude al +0.65%, Madrid IBEX che guadagna il +0.35% e Zurigo SMI positiva del +1.29%.

Su base giornaliera, oggi il cross EUR/USD, ha assunto un andamento ribassista (-0.03%), al momento della scrittura, il cambio ha raggiunto un massimo a 1.1745 ed un minimo a 1.1602; la coppia scambia ora a 1.1648.

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Ultimi commenti

Giansiro Baldi18 lug 2018, 17:51
Analisi pienamente condivisibile ma mossa dal rumore di fondo inconsistente dell'indice nazionale, volta a creare aspettative specifiche, originali, autonome, devianti dall'unica verità direi secolare ed incontrovertibile: la guida direzionale sarà ancora una volta data dal BIG BAN degli indici americani anche riconoscendo al mercato italiano una sottostima di valore di un 20-30%. Emerge quindi l'inutilità nella definizione di aree di supporto e di resistenza del FTSE-MIB senza la correlazione di dipendenza assoluta con gli indici americani. Allineati e coperti nel rapporto di subordinazione diretto, asfissiante, totalizzante con la PAZZIA dell'oltreoceano atlantista.
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