Il Nasdaq ha testato ieri e marginalmente superato una resistenza chiave. I prezzi si sono infatti spinti al di sopra dei 3600 punti, dove si colloca il 61,8% di ritracciamento del ribasso dai record del 2000, per poi terminare a 3607 punti.
La rottura di questo importante riferimento derivato dalla successione di Fibonacci potrebbe rappresentare, se confermato nelle prossime sedute, un punto di svolta rilevante nella evoluzione dell'uptrend che l'indice ha disegnato dai minimi dello scorso novembre, ultimo elemento di una tendenza piu' complessa, quella nata a marzo del 2009.
Al superamento del 61,8% di ritracciamento viene infatti di norma associato un cambiamento di status del movimento, che passa da "correttivo" a tendenza autonoma. Se fino ai 3600 punti quindi era possibile rimanere dubbiosi davanti al rialzo ed ipotizzare che la sua evoluzione fosse solo una reazione alla precedente discesa, destinata in ogni caso presto o tardi a riprendere in modo duraturo, adesso e' lecito immaginare che il rialzo in atto dai minimi del 2009 sia un trend autonomo capace almeno di recuperare i massimi del 2000 a 5150 punti circa.
Resistenze intermedie si collocano a 4000 e 4600 punti. Se i prezzi non riusciranno a superare in modo stabile area 3600 il timore di dover assistere a cali anche importanti rimarrebbe. Sotto 3580 il primo supporto coincide con il picco del 22 maggio a 3532 e con la base del gap dell'11 luglio, a 3522. La violazione di quest'area di sostegno renderebbe probabili affondi duraturi.