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J. Powell manda KO i Listini

Pubblicato 03.11.2022, 12:23
Aggiornato 14.05.2017, 12:45


Jay Powell ha avvertito che i tassi di interesse statunitensi raggiungeranno il picco a un livello più alto del previsto, anche se ha espresso la possibilità che la Federal Reserve rallenti il ​​ritmo della sua campagna per inasprire la politica monetaria.
Parlando in conferenza stampa dopo che la banca centrale ha aumentato il suo tasso di interesse principale di 0,75 punti percentuali per la quarta volta consecutiva, Powell ha avvertito che la Fed ha "alcune strade da percorrere" nella sua ricerca per domare l'impennata dei prezzi.

"I dati dal nostro ultimo incontro suggeriscono che il livello finale dei tassi di interesse sarà più alto del previsto", ha aggiunto il presidente della Fed. Tuttavia, Powell ha anche accennato al fatto che i politici sono disposti a considerare la possibilità di adottare un aumento meno aggressivo al prossimo incontro della Fed a dicembre. "Quel momento sta arrivando, e potrebbe arrivare non appena il prossimo incontro, o quello successivo."
"Abbiamo bisogno di vedere l'inflazione scendere in modo deciso e una buona prova di ciò sarebbe una serie di letture mensili al ribasso", ha affermato. "Ma non l'ho mai pensato come il test appropriato per rallentare il ritmo degli aumenti".

I mercati hanno faticato a interpretare la posizione della banca centrale, con gli indici in rialzo dopo il rilascio del report, per poi affondare dopo che Powell ha avvertito nella sua conferenza stampa che i tassi avrebbero raggiunto un livello "terminale" più alto. L'indice S&P 500 ha chiuso in ribasso del 2,5% a New York, mentre il Nasdaq, pesantemente tecnologico, è sceso del 3,4%.
Powell stava parlando dopo che il Federal Open Market Committee ha votato all'unanimità per aumentare il tasso sui fondi federali a un target compreso tra il 3,75% e il 4%.
La banca centrale ha affermato che "aumenti continui" del tasso sui fondi federali sarebbero necessari per avere un effetto "sufficientemente restrittivo" sull'economia e riportare l'inflazione all'obiettivo di vecchia data della Fed del 2%.
La decisione di proseguire con un altro aumento del tasso di 0,75 punti percentuali viene sullo sfondo di prove crescenti che il problema dell'inflazione sia più acuto e non vede in questo momento un'importante attenuazione.

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Ultimi commenti

Ma non manda KO nessuno e che in America si aspettavano che dicesse che i tassi sarebbero scesi subito anzicchè continuare a salire...I listini sono gonfiati a dismisura!
per lei a quando dovrebbe stare il Nasdaq? per me non sono gonfiati a dismisura. le big tech che sorreggono tutto fanno utili da capogiro anche con l'inflazione galoppante..si immagini quando la situazione torna normale
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