La settimana inizia con grossi gap e con l'apprezzamento del dollaro americano subito dopo la notizia di ieri sera battuta da tutti i media, dove si evince che James Comey, il direttore dell’FBI, ha fatto sapere che dall'analisi delle nuove email non sono emersi elementi per cambiare la decisione presa a luglio, quando si sostenne che la gestione della posta di Clinton era stata "estremamente superficiale" ma non tale da costituire un crimine.
La notizia, arrivata a 48 ore dal voto dell'8 novembre, ha fatto ri aumentare la tendenza al rischio sui mercati. Gli investitori preferiscono Hillary Clinton a Donald Trump perché manterrebbe lo status quo, la sua politica non sarebbe molto diversa da quella del suo predecessore Barack Obam; il candidato repubblicano è invece temuto per la sua imprevedibilità.
Dal punto di vista valutario il Dollar Index, l'indice che misura il valore del biglietto verde in relazione al paniere delle altre principali valute, ritorna ad apprezzarsi subito dopo la chiusura delle indagini dell' "Emailgate".
Da come si evince dal grafico sottostante, L'indice del dollaro rimbalza sul livello di Fibonacci 0,50 (punto C) e precisamente a 0,97, dopo aver raggiunto i massimi di periodo a 99,07 (punto B), segnalando molto probabilmente la fine della fase di correzione dell'ultimo movimento rialzista (gamba AB) iniziato dai minimi raggiunti il 22 settembre.
A questo punto potrebbe iniziare una nuova fase di espansione, ovvero di apprezzamento del dollaro americano contro le principali valute, con partenza dal punto C ed un ritorno sui massimi di periodo a 99,07 (punto B).
Dal punto di vista operativo, facciamo molta attenzione in quanto nelle prossime ore il mercato potrebbe essere oggetto di forti aumenti di volatilità sopratutto sul dollaro americano.