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Oggi la Banca del Canada (BoC) renderà nota la sua decisione sui tassi. Prevediamo che la banca manterrà il tasso obiettivo invariato allo 0,75%, in linea con le previsioni medie. La recente flessione dell’economia canadese dovrebbe svanire gradualmente, visto che gli ultimi dati hanno sorpreso al rialzo. Il tasso di disoccupazione di aprile è risultato piatto, al 6,8%, ma migliore del previsto 6,9%, e a marzo le vendite del settore manifatturiero sono cresciute del 2,9% m/m a fronte dell’1% previsto, in ripresa dal -2,2% del mese precedente. Inoltre, le vendite al dettaglio di marzo si sono attestate allo 0,7% m/m, mentre gli analisti avevano previsto una lettura più debole, pari allo 0,3%. Ciò nonostante, l’inflazione continua a essere fonte di preoccupazione: ad aprile, infatti, l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto solo dello 0,8% rispetto all’anno precedente, perché il paese soffre ancora per i bassi prezzi del petrolio (rispetto a un anno fa, i prezzi del WTI sono calati più del 40%). La BoC prevede comunque, come si legge nell’ultimo rapporto, che l’inflazione “scenderà lievemente sotto l’1% nei prossimi mesi” prima di raggiungere l’obiettivo del 2% nel 2016.
Un dollaro forte, l’aumento dei prezzi del petrolio e il rafforzamento dell’economia USA faranno il resto. Al momento la BoC non ha bisogno di essere più proattiva. A maggio, il CAD aveva già ceduto il 3,89% contro la GBP e il 2,10% contro il dollaro. L’USD/CAD ha superato la resistenza a 1,2378 (50% di Fibonacci sulla svalutazione da marzo a maggio) e sta per confermare la violazione. Ci aspettiamo che il dollaro si rafforzi ulteriormente contro il CAD.
BRL sotto pressione
L’USD/BRL ha infranto la forte resistenza intorno a 3,09 (massimi e minimi multipli) e sta trasformando questo livello in un supporto. Ieri il real brasiliano ha chiuso a 3,1535 contro il dollaro perché i mercati attendono l’esito delle votazioni al senato su due disegni di legge sul consolidamento fiscale. La valuta brasiliana rimarrà sotto pressione durante il processo di approvazione. Il lato ascendente è spianato, una forte resistenza staziona a 3,30 (massimi precedenti).
I verbali della BoJ si concentrano sull’inflazione (di Yann Quelenn)
Stamattina presto sono stati pubblicati i verbali della riunione di politica monetaria di aprile della Banca del Giappone (BoJ). Il messaggio più importante è che l’allentamento quantitativo continuerà finché l’inflazione non si stabilizzerà al 2%. La stabilità dei prezzi è fonte di grossa preoccupazione per la banca centrale e per la sua credibilità. Ecco perché la BoJ ha deciso di fare una pausa e rinviare il raggiungimento dell’obiettivo dell’inflazione al 2% alla prima metà del 2016. Alcuni membri ritengono che il nuovo obiettivo sia troppo ottimistico. Nei verbali si legge anche che “i consumi privati mancano di momentum”. I redditi, però, stanno migliorando, dovrebbero far aumentare i consumi e creare così inflazione.
Prevediamo che l’inflazione aumenterà, perché diminuiscono gli effetti del basso prezzo del petrolio e l’attuale svalutazione dello yen trainerà positivamente l’inflazione. Dopo queste notizie, l’USD/JPY ha raggiunto quota 122,78 e continua a essere scambiato intorno a questo livello, massimo dal 2007.
The Risk Today
Yann Quelenn
EURUSD Sul breve termine, l’EUR/USD ha registrato un rimbalzo sulla linea di tendenza rialzo. Un supporto si trova a 1,0820 (massimo 27/04/2015) e la resistenza oraria può essere trovata a 1,1217 (massimo 19/05/2015). In una prospettiva di lungo termine, il triangolo simmetrico dal 2010 al 2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, riteniamo che il recente movimento laterale costituisca una pausa all’interno di un trend discendente di fondo. Supporti chiave possono essere trovati a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,0000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo darebbe adito a un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione 03/02/2015).
GBPUSD La coppia GBP/USD si consolida dopo il forte calo. La coppia ha testato il supporto a 1,5355 (minimo 26/05/2015). La resistenza chiave si trova a 1.5700 (massimo 21/05/2015). A più lungo termine, la struttura tecnica si presenta come un fondo di recupero il cui massimo potenziale di rialzo è dato dalla forte resistenza a 1,6189 (Entrancement Fino al 61%). L'attuale consolidamento verso l'alto suggerisce un interesse all'acquisto persistente a medio termine finché reggerà il supporto a 1,5380.
USDJPY L’USD/JPY ha infranto la resistenza chiave a 122,03 (massimo 10/03/2015) ed è ora a un livello mai visto negli ultimi 8 anni. La coppia permane rialzista, collocandosi al di sopra della MM a 200 giorni. Un supporto orario è dato a 121,45 (minimo 25/05/2015). Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il robusto supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si prevede una graduale ascesa verso la resistenza fondamentale a 124,14 (massimo 22/06/2007). Un supporto chiave si trova a 118,18 (minimo 16/02/2015).
USDCHF L’USD/CHF ha invalidato il canale discendente di medio termine a 0,9498. Supporti giacciono a 0,9406 (minimo 25/05/2015). La resistenza può essere data a 0,9573 (massimo 29/05/2015). A lungo termine, non vi è alcun segno che lasci intendere la fine dell’attuale ribasso. Dopo la mancata violazione oltre 0,9448, il trend rialzista si ripristina. Di conseguenza, l'attuale debolezza è vista come un movimento in controtendenza. Il supporto chiave si trova a 0,8986 (minimo 30/01/2015).