Una giornata, quella di ieri, prevedibile nei numeri (il rialzo da +0.25% era dato al 99%) e forse anche nelle parole del Presidente della Federal Reserve Powell. In particolare, ciò che è stato detto è una (quasi) fotocopia delle ultime 10 riunioni in cui sono stati alzati i tassi, ovvero:
- Inflazione in calo ma ancora lontana dall’obiettivo del 2%
- Agiremo valutando riunione per riunione
- Attendiamo di vedere gli effetti dei rialzi sull’Economia
- Il mercato del lavoro rimane solido e questo ci consente di valutare ulteriori azioni restrittive
Forse tra le uniche differenze, l’incertezza espressa da Powell nel vedere un’inflazione “non a target” (2%) entro il 2025, ed il ribadire che per quest’anno i mercati possono dimenticarsi di un taglio di qualsiasi natura (anzi).
Per il 2023 inoltre, la Fed ha dichiarato di non vedere più un problema legato alla recessione, e questo sicuramente è l’aspetto più positivo di tutta la riunione. Detto ciò, la Fed continua a mantenersi volutamente vaga, per non dare ai mercati la possibilità di interpretare le sue parole come un “liberi tutti” che porterebbe magari i prezzi a livelli ancora più elevati, gli investitori più euforici e quindi i consumi più forti.
L’inflazione è ciò che temono di più, specie da quando nel 2020-2021 avevano dichiarato essere transitoria. Hanno commesso un grave errore, che non vogliono ripetere. Perciò meglio essere 6 mesi più duri, che 6 mesi più morbidi.
I mercati, come detto, tra alti e bassi, alla fine hanno chiuso nel segno dell’incertezza, con il Dow Jones Industrial Average a +0.23%, S&P 500 a -0.02% e NASDAQ Composite a -0.12%.
Prossimo appuntamento a dopo l’estate, il 20 settembre, partendo (oggi) dalla probabilità (che cambierà sicuramente) del 78% per una pausa del rialzo, con il nostro Monitor Tassi Fed.
Nel frattempo oggi, come da programma, è il turno della BCE, ed anche in questo caso dovremmo vedere qualcosa di molto simile, rialzo di 25 BPS e molte indicazioni vaghe ed astratte sui prossimi meeting.
Per chi naviga a vista, sono tempi duri, per tutti gli altri, specie per gli investitori di medio-lungo termine, una normalissima estate come tutte le altre.
Ci vediamo la prossima settimana con il prossimo webinar sui portafogli 60/40, come costruirli e gestirli nelle diverse fasi di mercato, potete registrarvi gratuitamente a questo link.
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