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La paura del contagio mette fine al rally?

Pubblicato 27.03.2023, 08:46

Copiare da uno è plagio, copiare da molti è ricerca” (Stefano Paleari, ex rettore Università Bergamo)

Tanto tuonò che piovve? La paura di un contagio della crisi di SVB e Credit Suisse nel territorio europeo è ricomparsa venerdì scorso con il caso Deutsche Bank (ETR:DBKGn), arrivata a perdere il 15% in Borsa per poi dimezzare le perdite a fine seduta. I Cds, ovvero le "polizze assicurative" per i detentori di bond della banca, sono balzati sulla spinta della speculazione che vede nella banca tedesca l'anello debole del sistema bancario europeo. In una settimana i Cds sono saliti del 18%, sui livelli raggiunti con lo scoppio della crisi finanziaria di Credit Suisse, +100% a 12 mesi. Nello stesso giorno il comparto bancario dello Stoxx 500 ha lasciato sul terreno il 5%. Il mercato teme l’effetto palla di neve, spinto dalle prese di profitto sul titolo Deutsche Bank che prima del calo di venerdì era sui massimi da 5 anni, +165% dai minimi post scoppio della pandemia. Ma con il sell off il titolo è tornato sui livelli di ottobre 2022. Per Christine Lagarde il settore bancario europeo è resiliente, patrimonio e liquidità sono solidi, dichiarazione rilasciata in occasione dell’Eurogruppo a cui hanno partecipato i leader del paesi dell’Unione, ammoniti però sulla necessitò di completare l’Unione bancaria.

Il Ponte sullo stretto s'ha da Fare

La Commissione Europea ha preso per la prima volta una posizione forte sul Ponte sullo Stretto di Messina. Secondo Adina Valean, Commissario europeo per i Trasporti, l’opera è sulla mappa delle reti essenziali europee e può cambiare la situazione dei trasporti in Italia. Anche la Bei è pronta a valutare il progetto, al netto della valutazione di impatto ambientale e l’analisi costi/benefici. Dal 1952 a oggi sono stati diversi i tentativi, andati però tutti a vuoto, di mettere la prima pietra sul collegamento di circa 4 chilometri tra Calabria e Sicilia. Ora ci riprova il Governo Meloni, che, su iniziativa del Ministro dei Trasporti Salvini rilancia il progetto definitivo tenuto nel cassetto da oltre 10 anni, da parte della società Ponte sullo Stretto, nel frattempo messa in liquidazione. Un clamoroso dejavu che impatterebbe, sempre secondo stime di oltre 10 anni fa, sul Pil nazionale nell’ordine dello 0,25% all’anno, ovvero €2,5 miliardi, che inclusi costi di costruzione pari a €8 miliardi e €101 miliardi i proventi per lo Stato in 30 anni di concessione. Secondo lo studio di fattibilità ogni milione di euro investito sull’opera genera 2,36 milioni di produzione aggiuntiva.

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Il protezionismo sbarca sui social

L’inflaction reduction act, ovvero il piano per riportare in Usa la produzione industriale riguarderà anche i dati. Come? Mettendo al bando TikTok. La scorsa settimana si è infatti tenuta l'audizione del Ceo del social cinese davanti alla Commissione del Senato Usa per questioni legate alla sicurezza e alla privacy degli utenti. Secondo le autorità americane, il braccio statunitense del social asiatico, condividerebbe con la casa madre, di fatto il Partito Comunista Cinese, informazioni sensibili dei cittadini Usa. Considerato i rapporti da guerra fredda in corso, una situazione inaccettabile. Secondo gli analisti di Bernstein, la messa al bando di TikTok avrebbe un impatto positivo principalmente su Instagram, ovvero Meta Platform, e Snapchat che potrebbero riavvicinare buona parte dei 150 milioni di utenti statunitensi, i 2,8 milioni di minuti annui e i circa 7-8 miliardi di dollari di ricavi previsti da TikTok nel 2024 negli Stati Uniti. Per quanto riguarda le entrate, Bernstein vede la spesa pubblicitaria dirigersi dove gli inserzionisti sono più a loro agio ovvero Meta e YouTube di Alphabet (NASDAQ:GOOGL) che in passato è stato il social a cui TikTok ha eroso più quote di mercato. Ricordiamo che le azioni di Meta sono in rialzo di oltre il 60% su base annua; SNAP ha guadagnato quasi il 25%, mentre Alphabet solo il 16%. Un trend che potrebbe coinvolgere anche l'Europa con impatto positivo sull'industria del martech che in Italia vede diverse società quotate su Euronext (EPA:ENX) Growth Milan oggetto di copertura da parte di Integrae Sim.

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