“La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l’equilibrio devi muoverti” (Albert Einstein)
La paura è ciclica. I mercati azionari europei hanno chiuso in ribasso martedì, sebbene al di sopra dei minimi di giornata. L’EuroStoxx 50 ha perso lo 0,8%, il FTSE Mib è stato il peggiore in Europa con un calo del 1,3%, mentre il DAX ha chiuso vicino alla parità. I settori ciclici come banche, viaggi/tempo libero e auto hanno guidato i ribassi, colpiti dall’escalation dei rischi geopolitici (l’Ucraina ha utilizzato per la prima volta missili di produzione statunitense Atacms in un attacco nel territorio russo), dal rafforzamento del dollaro USA che punta verso la parità con l’euro, dalle preoccupazioni per l’economia cinese in rallentamento e dai timori per possibili dazi sotto la nuova amministrazione Trump. Le Big Tech sono invece state protagoniste negli Stati Uniti, con Nvidia in forte evidenza, +5%, in attesa dei risultati trimestrali di mercoledì. Tra i settori europei, i difensivi come sanità, utilities e telecomunicazioni sono stati i migliori performer a dimostrazione che siamo in una fase di risk-on. Le utilities hanno beneficiato dell’aggiornamento del piano strategico di Endesa per il 2025-2027, che prevede una crescita annua composta dell’EBITDA del 4% e del reddito netto ordinario del 7%, oltre a un aggiornamento della politica dei dividendi. Inoltre, BNP Paribas Exane ha alzato il rating di United Utilities a “outperform”. Nel comparto industriale, Thyssenkrupp ha chiuso in rialzo dopo i risultati annuali, con una performance divisoria forte, ad eccezione di Steel Europe, e previsioni di vendite per il 2025 superiori al consenso. Al contrario, Siemens ha sofferto dopo il downgrade a “neutral” da parte di Bank of America (NYSE:BAC).
Escalation geopolitica?
Il sentiment dei mercati è pesantemente influenzato dalle tensioni geopolitiche, con l’Ucraina che ha colpito per la prima volta il territorio russo utilizzando missili ATACMS autorizzati dall’amministrazione Biden. La risposta della Russia è arrivata con un aggiornamento della dottrina nucleare, che amplia gli scenari per una possibile ritorsione nucleare, includendo attacchi convenzionali di vasta portata supportati da potenze nucleari. Cina e India hanno espresso una forte opposizione all’uso di armi nucleari da parte della Russia. Nonostante il supporto dell’amministrazione Biden all’Ucraina, l’Europa, il G20 e il presidente eletto Trump hanno manifestato una maggiore volontà di favorire una pace negoziata. Questo dualismo potrebbe aggiungere ulteriore volatilità ai mercati nei prossimi mesi. Il Trump Trade pare già avere perso molta della sua spinta propulsiva.
Warnings degli analisti
Il contesto europeo rimane fragile, con una crescita stagnante, un sistema politico in crisi e una valuta debole che alimentano il sentiment negativo. Goldman Sachs (NYSE:GS) ha tagliato il target dello Stoxx Europe 600 per i prossimi 12 mesi da 540 a 530, citando le deboli performance economiche e la modesta crescita degli utili attesa. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha avvertito dei rischi derivanti dalle tensioni commerciali globali, sottolineando la dipendenza dell’Eurozona dal commercio, che rappresenta oltre la metà del PIL totale (in Usa invece poco più di un terzo). Ha inoltre evidenziato la necessità di ridurre le barriere interne al commercio all’interno del blocco, equiparabili al 44% di dazi per il settore manifatturiero e al 110% per i servizi. La performance storicamente debole delle azioni europee rispetto a quelle statunitensi si riflette in una sottoperformance in otto degli ultimi dieci anni, e ulteriori dazi potrebbero ampliare questo divario. Questi fattori contribuiscono a un quadro complesso che pone l’Europa di fronte a sfide significative per recuperare slancio.
La paura è ciclica. I mercati azionari europei hanno chiuso in ribasso martedì, sebbene al di sopra dei minimi di giornata. L’EuroStoxx 50 ha perso lo 0,8%, il FTSE Mib è stato il peggiore in Europa con un calo del 1,3%, mentre il DAX ha chiuso vicino alla parità. I settori ciclici come banche, viaggi/tempo libero e auto hanno guidato i ribassi, colpiti dall’escalation dei rischi geopolitici (l’Ucraina ha utilizzato per la prima volta missili di produzione statunitense Atacms in un attacco nel territorio russo), dal rafforzamento del dollaro USA che punta verso la parità con l’euro, dalle preoccupazioni per l’economia cinese in rallentamento e dai timori per possibili dazi sotto la nuova amministrazione Trump. Le Big Tech sono invece state protagoniste negli Stati Uniti, con Nvidia in forte evidenza, +5%, in attesa dei risultati trimestrali di mercoledì. Tra i settori europei, i difensivi come sanità, utilities e telecomunicazioni sono stati i migliori performer a dimostrazione che siamo in una fase di risk-on. Le utilities hanno beneficiato dell’aggiornamento del piano strategico di Endesa per il 2025-2027, che prevede una crescita annua composta dell’EBITDA del 4% e del reddito netto ordinario del 7%, oltre a un aggiornamento della politica dei dividendi. Inoltre, BNP Paribas Exane ha alzato il rating di United Utilities a “outperform”. Nel comparto industriale, Thyssenkrupp ha chiuso in rialzo dopo i risultati annuali, con una performance divisoria forte, ad eccezione di Steel Europe, e previsioni di vendite per il 2025 superiori al consenso. Al contrario, Siemens ha sofferto dopo il downgrade a “neutral” da parte di Bank of America (NYSE:BAC).
Escalation geopolitica?
Il sentiment dei mercati è pesantemente influenzato dalle tensioni geopolitiche, con l’Ucraina che ha colpito per la prima volta il territorio russo utilizzando missili ATACMS autorizzati dall’amministrazione Biden. La risposta della Russia è arrivata con un aggiornamento della dottrina nucleare, che amplia gli scenari per una possibile ritorsione nucleare, includendo attacchi convenzionali di vasta portata supportati da potenze nucleari. Cina e India hanno espresso una forte opposizione all’uso di armi nucleari da parte della Russia. Nonostante il supporto dell’amministrazione Biden all’Ucraina, l’Europa, il G20 e il presidente eletto Trump hanno manifestato una maggiore volontà di favorire una pace negoziata. Questo dualismo potrebbe aggiungere ulteriore volatilità ai mercati nei prossimi mesi. Il Trump Trade pare già avere perso molta della sua spinta propulsiva.
Warnings degli analisti
Il contesto europeo rimane fragile, con una crescita stagnante, un sistema politico in crisi e una valuta debole che alimentano il sentiment negativo. Goldman Sachs (NYSE:GS) ha tagliato il target dello Stoxx Europe 600 per i prossimi 12 mesi da 540 a 530, citando le deboli performance economiche e la modesta crescita degli utili attesa. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha avvertito dei rischi derivanti dalle tensioni commerciali globali, sottolineando la dipendenza dell’Eurozona dal commercio, che rappresenta oltre la metà del PIL totale (in Usa invece poco più di un terzo). Ha inoltre evidenziato la necessità di ridurre le barriere interne al commercio all’interno del blocco, equiparabili al 44% di dazi per il settore manifatturiero e al 110% per i servizi. La performance storicamente debole delle azioni europee rispetto a quelle statunitensi si riflette in una sottoperformance in otto degli ultimi dieci anni, e ulteriori dazi potrebbero ampliare questo divario. Questi fattori contribuiscono a un quadro complesso che pone l’Europa di fronte a sfide significative per recuperare slancio.