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La scadenza del 15 dicembre si avvicina, nuove tariffe in vista? Le ultimissime

Pubblicato 25.11.2019, 12:08

Il sentiment continua a muoversi sulle montagne russe e ancora una volta la causa è solo ed esclusivamente imputabile alla guerra commerciale. Ci si sta avvicinando a grandi passi al 15 dicembre, ovvero la data in cui gli Stati Uniti dovrebbero imporre nuove tariffe. La "prima fase" di un accordo potrebbe essere firmata e ridurre il rischio di altre tariffe?

Nel tentativo di rispondere alle preoccupazioni degli Stati Uniti, nel fine settimana la Cina ha annunciato misure volte a migliorare la protezione dei diritti di proprietà intellettuale. Un funzionario americano, il consigliere per la sicurezza nazionale Robert O'Brien, ha dichiarato che un accordo potrebbe essere concluso entro la fine dell’anno ed è per questo motivo che stamattina assistiamo a una discrete propensione al rischio. Come da tradizione ciò significa Yen meno tonico, l'oro più debole e rendimenti più elevati. Significa anche che i mercati azionari stanno provando a riprendere il trend rialzista, con l'indice VIX della volatilità che si riposiziona sui minimi recenti.

Wall Street ha chiuso la settimana scorsa con dei guadagni, ovvero con l’S&P 500 + 0,2% a 3110 punti mentre i futures statunitensi hanno guadagnato un ulteriore + 0,3%. I mercati asiatici hanno risposto positivamente con il Nikkei + 0,8% e lo Shanghai Composite + 0,7%. Nel forex, le prospettive positive ci hanno mostrato inizialmente un JPY sottoperformante, mentre le valute legate alle materie prime come AUD, NZD e CAD sembravano reagire bene. Anche la sterlina ha risposto positivamente al sondaggio che vede i conservatori in vantaggio e il Primo Ministro Johnson ha promesso di far riprendere il processo Brexit prima di Natale. Nelle materie prime, con l'aumento della propensione al rischio, l'oro ha perso $ 3 (-0,2%), mentre il petrolio greggio è in rialzo del +0,5%.

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Per quanto riguarda il calendario economico il dato principale riguardava l’Eurozona ovvero il clima imprenditoriale tedesco Ifo che ha confermato un miglioramento a 95,0 (da 94,6 del mese scorso). Anche le aspettative sono migliorare, ma meno del previsto 92,5 (da 91,5 di ottobre): 92.1. Si tratta del secondo mese di miglioramento, mentre le condizioni attuali sono salite come da previsione a 97,9 (da 97,8 di ottobre).

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