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La stagione degli utili potrebbe essere il primo vero test per l’azionario

Pubblicato 22.10.2021, 14:48
Aggiornato 20.09.2023, 12:34

Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com.

La volatilità sul mercato azionario sembra essere aumentata dall’inizio di settembre, con l’indice S&P 500 crollato di quasi il 6% e poi schizzato.

Gli utili potrebbero giocare un ruolo piuttosto significativo sulla direzione che prenderà il mercato da qui, con gli investitori che avranno bisogno di tutti gli indizi che riusciranno ad avere dalle società.

All’inizio di questo round di trimestrali, le stime sugli utili per l’S&P 500 essenzialmente sono in stallo e l’incertezza sugli utili futuri sembra aumentare. Non sono solo le stime sugli utili ad essere in difficoltà: anche le stime sulle vendite mostrano segni di debolezza. È comprensibile che dei costi maggiori possano avere un impatto negativo sugli utili, ma le stime sulle vendite suggeriscono qualcosa di più.

L’economia statunitense sembra essere stata duramente colpita nel terzo trimestre. Ad un certo punto, si stimava una crescita di quasi il 7%. Tuttavia, gli ultimi dati di GDPNow della Fed di Atlanta suggeriscono che il terzo trimestre potrebbe crescere solo dello 0,5%. Il rallentamento della crescita economica potrebbe senza dubbio essere uno dei motivi per cui le stime su utili e vendite sono rimaste in stallo ad inizio settembre.

Stime sugli utili in calo

Ma, di recente, le stime sugli utili 2021 e 2022 sono scese, arrivando rispettivamente a 197,67 e 216,01 dollari. Hanno visto una ripresa dall’inizio della stagione degli utili, ma affinché tornino ai soliti massimi ed oltre, le stime dalle compagnie saranno ancor più importanti.

Calo stime sulle vendite

Ancor più sorprendente il fatto che le stime sulle vendite siano costantemente scese per il 2021 e siano invariate per il 2022. Di conseguenza, affinché ricomincino a salire stabilmente, le prospettive sulle vendite dovranno svoltare o ci sarà bisogno di un’ulteriore espansione dei margini. Tuttavia, sembra difficile pensare che i margini si espanderanno in modo considerevole quando i costi di produzione stanno aumentando.

Incertezza per l’aumento degli utili

Questa combinazione di una crescita del PIL più lenta, degli utili in stallo e del calo delle vendite alimenta l’incertezza circa le stime sugli utili futuri, considerando la deviazione standard. La deviazione standard è salita a circa il 13,2% dal minimo del 24 febbraio. Un segno che gli analisti prospettano numerosi esiti diversi per la direzione che potrebbero prendere gli utili.

Affinché tutti questi fattori comincino a muoversi in modo favorevole, contribuendo a mantenere il mercato in salita, dovranno esserci previsioni positive che facciano salire le stime. Il rapporto PE per l’S&P 500 è salito nuovamente a 21,1 volte le stime sugli utili su 12 mesi, il massimo da inizio settembre, segnale che gli investitori stanno scommettendo su un aumento delle stime sugli utili in futuro.

Se vendite ed utili non riusciranno ad essere abbastanza convincenti da supportare prezzi dei titoli più alti, la recente ripresa dai minimi di ottobre potrebbe rivelarsi difficile da mantenere. Costringerà il rapporto PE a tornare a quei livelli più bassi e probabilmente darà il via ad un processo di ulteriore contrazione del PE. In generale, il rapporto PE dell’S&P 500 è storicamente alto e, dato l’indebolimento degli utili e del tasso di crescita, sarà difficile da mantenere.

Questa stagione degli utili potrebbe essere il primo vero banco di prova del mercato azionario.

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