Dico spesso nelle mie analisi o quando vado a parlare in qualche evento, che investire è solo al 20% tecnica e strategia…l’80% è comportamento.
Dico questo perché se ci pensate, a livello strategico la cosa sarebbe anche molto semplice (vedi la mia analisi di ieri), perciò quello che davvero dovrebbe apprendere ogni investitore sono delle “qualità” comportamentali che gli permettano di fare la differenza rispetto alla massa.
Le 3 qualità
Andiamo quindi a vedere quali sono le 3 qualità indispensabili che ogni investitore dovrebbe avere (sono ordinate in quello che secondo me è l’ordine di importanza).
- Disciplina
- Pazienza
- Umiltà
Disciplina
La disciplina porta con se a mio giudizio una doppia qualità, perché una sotto-caratteristica della disciplina è la costanza.
Disciplina per un investitore significa stabilire una strategia iniziale, pianificare un certo tipo di approccio al mercato e…mantenerlo.
Se ci pensate è come andare in palestra: io stesso in passato mi iscrivevo in palestra, andavo qualche volta e poi mollavo (da 1 mese ho ripreso l’impegno di andare 3 volte a settimana fino a fine anno, penso sia un ottimo allenamento lato “disciplina”).
Pensate a quante volte avete iniziato con i vostri soldi a sottoscrivere un PAC, a costruire un portafoglio che prevedeva ad esempio un ribilanciamento annuale o semestrale, e puntualmente dopo 1-2 manutenzioni avete semplicemente cambiato tutto.
Nell’esempio sotto, vi ho riportato un Piano di accumulo da 100 Euro al mese iniziato al 1 gennaio 2020 su S&P 500. Quando arriva il Covid, dopo un primo calo iniziale, decidete di chiudere tutto per paura di perdere i soldi, perché pensate “quei 100 Euro al mese li lascio semplicemente sul conto corrente”. E in un primo momento, con il mercato che continua a calare, vi sentite effettivamente sollevati, pensando di aver fatto la scelta giusta.
Perciò senza investire nulla ma solo risparmiando, mettete da parte 2.723 Euro dal 1 gennaio 2020 ad oggi (23 Euro di interessi più il capitale non investito).
Se invece continuate (con disciplina e costanza) il vostro piano di accumulo, incuranti degli eventi, praticamente nello stesso periodo ritirate 3.608 Euro (885 Euro in più, pari al 32.5% in più di denaro dovuto agli interessi).
E’ dimostrato statisticamente, in qualsiasi epoca storica, che investire (correttamente con un piano ed orizzonte temporale adeguato) i propri soldi rende molto di più che non investirli.
Pazienza
Il mio professore di Economia Aziendale all’Università diceva che la lotteria è la “Tassa sulla stupidità”.
Io aggiungerei che è la “Tassa sulla stupidità e l’impazienza”. Eh si, perché chi mai butterebbe via dei soldi (invece di investirli) avendo 1 probabilità su 622.614.630 di fare “6” (caso Superenalotto).
Meglio buttare i soldi OGGI, avendo probabilità quasi nulle, perché se vincete, vincete OGGI, piuttosto che investire per avere tra qualche anno SICURAMENTE qualcosa.
Pensate al giochino del rendimento atteso (meglio 10 euro sicuri oggi o 20 Euro domani con una probabilità del 50%?). Qui il giochino sarebbe meglio 0 euro oggi o 20 Euro domani con una probabilità del 99%? Molta gente sceglie sempre la prima opzione, il mondo è davvero strano…
Per non prendere sempre i dati solo sull’America, qui vi ho messo i rendimenti dell’MSCI World dal 1978 ad oggi (11.7% annualizzato, tradotto 1 Dollaro investito nel 1978 = 950.000 Euro oggi, ECCO IL VOSTRO “6” QUASI CERTO!)
Il punto è sempre quello: chi ha la pazienza di investire su qualcosa, e poi tenerla investita per 10, 15, 20 o 30 anni?
Umiltà
Il giorno 8 marzo, ho pubblicato un’analisi in cui mostravo il rendimento fatto in circa 1 anno sulle materie prime (alla fine ho chiuso a +82% avendo venduto nel corso della giornata). Il giorno successivo, un “flash crash” sul greggio ed un calo su oro hanno portato le materie prime a -12%.
Mi piacerebbe pensare di essere un veggente o un market mover, ma purtroppo non è così. Situazioni come questa tuttavia rischiano di alimentare l’ego di un investitore, perché inconsciamente pensiamo di essere in grado di “controllare” certe situazioni sui mercati.
Purtroppo non è così, non lo è per me e non lo è per nessuno. L’unico pasto gratis è la nostra Asset allocation ed il tempo, non ne conosco altri.
Quindi il rischio, soprattutto in periodi di mercati rialzisti o in coincidenza di operazioni come quella che vi ho descritto sopra, è di "sentirsi” improvvisamente dei geni. Questo “allenta” la disciplina nella gestione ordinaria e può portarci ad uscire dal nostro percorso per tentare la sorte in dinamiche di investimento differenti (ad esempio puntando su un altro singolo titolo perché “io sono bravo”).
Questo alla lunga porta a grossi danni per il nostro capitale. Piccolo consiglio pratico: quando volete tornare ad avere una bella dose di umiltà, prendete il rendimento dell’indice S&P500 degli ultimi 5 o 10 anni, e confrontatelo con il rendimento che avete fatto voi…
Conclusioni
Disciplina (e costanza), pazienza, umiltà. Queste 3 “qualità”, esercitate nel giusto arco temporale, saranno la vostra salvezza in qualsiasi situazione di mercato.
Lavorateci su, io intanto provo ad esercitarle anche in palestra…
Alla prossima!
Se ritieni utili le mie analisi, e vuoi ricevere gli aggiornamenti quando le pubblico in tempo reale, clicca sul pulsante SEGUI del mio profilo!
"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico