Mi sono concentrato su 4 titoli da investitore cassettista, ipotizzando un mantenimento di almeno 5/6 anni.
TITOLI ITALIANI
Technogym (MI:TGYM)
Technogym (MI:TGYM) offre soluzioni per il benessere (wellness), in particolare nel fitness, preparazione atletica e riabilitazione (salute della persona), rivolte ai principali segmenti del mercato delle attrezzature per il fitness e per il benessere.
Nonostante l’impatto del covid abbia agito negativamente nei bilanci (-23.8% il fatturato 2020 VS 2019), il titolo ha saputo riprendersi dai minimi di marzo (5.60 Euro) fino a riportarsi verso la soglia di 8.50 Euro ad azione.
Ha reagito molto bene alla pandemia puntando ad un’innovazione dei servizi (possibilità di offrire servizi ai clienti con formazione e programmi di allenamento da poter effettuare in casa, digitalizzazione, innovazione nelle attrezzature) il tutto sempre più legate al tema “internet of things”, con una profonda connessione tra strumentazione ed atleta.
La ripresa ha evidenziato una crescita del 36% nell’ home fitness, ed un fatturato a +21% nei primi 9 mesi 2021 rispetto allo stesso periodo 2020, in linea quindi con i livelli pre-covid.
Con un EBITDA margin medio del 20%, un debt to equity negativo, e gli indicatori di redditività (ROI e ROE) mediamente tra il 25 e 30%, il titolo presenta delle prospettive interessanti a medio termine.
Attualmente da metodo DCF (discounted Cash flow) titolo potenzialmente a sconto del 25%.
UniEuro (MI:UNIR)
Leader del mercato nazionale italiano nel settore della commercializzazione di elettrodomestici e prodotti elettronici di consumo. Opera quale distributore omnicanale integrato, commercializzando e offrendo diverse tipologie di prodotti.
UniEuro (MI:UNIR) ha saputo adattarsi molto bene al periodo pandemico, in particolare puntando molto forte sui canali online, con la vendita tramite ecommerce cresciuta del 45% nel 2020 anno su anno, e del 20% quest’anno.
Inoltre sia le acquisizioni strategiche che il posizionamento di mercato ne fanno insieme a Mediaworld uno dei player più grandi nel mercato italiano.
Fatturato +28% nel triennio 2019-2021 ben distribuito tra le diverse categorie di prodotti:
- 47% Grey, ovvero telefonia, tablet, macchine fotografiche
- 27% White, cioè elettrodomestici di grandi dimensioni, come frigoriferi e lavatrici
- 16% Brown, soprattutto televisori, dispositivi audio ed accessoristica varia
- 5% altri prodotti, settore entertainment e biciclette ad esempio
- 5% servizi, soprattutto estensione garanzia, consegna e trasporto merci
Buona la redditività (ROI e ROE a doppia cifra) e le valutazioni (titolo a sconto del 28% circa da DCF), con PE pari a meno di 8. Aspetti negativi, l’indebitamento finanziario netto più elevato della norma ma principalmente per una modifica dei principi contabili di bilancio.
TITOLI ESTERI
Stevanato Group (NYSE:STVN)
Di proprietà della famiglia Stevanato dal 1949, di Padova, è leader a livello globale di tutte le principali soluzioni di contenimento e somministrazione di farmaci (vedi le fiale dei vaccini ad esempio) e diagnostiche per il settore farmaceutico, biotecnologico e delle scienze della vita.
Quotati da poco in Borsa sul NYSE, hanno tra i propri clienti praticamente tutte le principali case farmaceutiche impegnate nella produzione vaccinale Covid. Fatturato +37% anno su anno, EBITDA margin del 30%, ed un utile raddoppiato dal 2019 al 2020.
Il mantenimento del controllo a gestione familiare della famiglia Stevanato, assicura che le politiche sane di gestione avute fino ad oggi possano continuare per diverso tempo.
La quotazione in Borsa inoltre ha permesso di acquisire della liquidità aggiuntiva che sarà utilizzata in prevalenza per la costruzione di nuovi impianti (tra cui in Cina), innovazione di prodotto e nuove acquisizioni per il mantenimento della leadership in un settore decisamente fondamentale oggi e nei prossimi anni.
Aspetto delicato le valutazioni, con un PE di 42 rispetto alla media di mercato di 17, e più in generale con i principali indicatori che evidenziano una situazione di sopravvalutazione dovuta probabilmente anche al periodo Covid ed al post quotazione. Qui potrebbe essere utile più una strategia di ingressi frazionati, per approfittare di eventuali normalizzazioni che dovessero verificarsi sul titolo e quindi entrare a prezzi più a sconto.
Uipath (NYSE:PATH)
Fondata nel 2005, sede a New York, Uipath (NYSE:PATH) è attiva nel settore dell’automazione e nei processi digitali. In particolare, si occupa di “automatizzare” quei processi aziendali (amministrativi su tutti) che comportano spreco di tempo e denaro per le aziende in quanto compiti ripetitivi e dallo scarso valore aggiunto. Uipath Inc (NYSE:PATH) quindi agisce tramite dei software proprietari che automatizzano questi processi, ma non solo. Tramite intelligenza artificiale, questi processi diventano sempre più efficaci, sempre più estesi, con l’aggiunta di vendere ai propri clienti servizi di formazione e di implementazione del servizio per una fonte di ricavi sostenibile e continuativa.
Essendo un’azienda giovane, presenta dei tratti ben definiti (forte crescita, profittabilità ridotta o nulla). Quindi dobbiamo a mio giudizio vedere questo titolo in chiave prospettica.
Le aspettative future parlano di crescita annua degli utili del 30%, crescita annua fatturato del 25%, inoltre le perdite di bilancio siano essenzialmente dovute ai forti investimenti (soprattutto in marketing e pubblicità) per ampliare la quota di mercato a disposizione (attualmente Uipath Inc (NYSE:PATH) è il leader del suo settore).
Essendo un titolo growth, capitalizza 23 Miliardi a fronte di un fatturato di 0.8 Miliardi annuo (PS 28), ma qui come detto si tratta più di una puntata sul futuro più che di guardare solo al presente, ed il trend sembra promettente. Questo anche ipotizzando una crescita forte per altri 2-3 anni e poi una stabilizzazione del trend.
Katie Woods ha inserito Uipath Inc (NYSE:PATH) nel suo fondo ARK Innovation ETF (NYSE:ARKK), e da poco è attiva una partnership con Accenture plc (NYSE:ACN) per velocizzare il processo di automatizzazione aziendale delle aziende a livello globale.
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