Le prime valutazioni dell’attività economica del terzo trimestre per gli Stati Uniti indicano un rallentamento rispetto al secondo trimestre, in base al nowcast mediano delle stime compilato da CapitalSpectator.com.
Il rallentamento è evidente, ma le stime indicano ancora un basso rischio di recessione. Secondo la proiezione mediana, l’economia è destinata a crescere a un ritmo reale del 2,1% annualizzato nel 3° trimestre.
Se il nowcast è accurato, la crescita rifletterà un’espansione moderatamente più lenta rispetto al solido aumento del 2,8% del secondo trimestre. Il Bureau of Economic Analysis pubblicherà la prima serie di dati sul terzo trimestre il 30 ottobre.
L’ovvia avvertenza: è ancora presto per il terzo trimestre, quindi le previsioni attuali devono essere considerate con cautela. Molte cose possono accadere, e probabilmente accadranno, da qui alla fine di ottobre, quando il governo pubblicherà il rapporto iniziale del terzo trimestre PIL. Per il momento, tuttavia, l’analisi preliminare fornisce prospettive relativamente ottimistiche.
I dati di oggi, inoltre, allontanano i recenti timori di una recessione statunitense iniziata o imminente. Oltre al nowcast odierno sul terzo trimestre, una serie di altre metriche del ciclo economico confermano la necessità di ridimensionare i timori di recessione nell’immediato futuro.
Come abbiamo scritto una settimana fa (7 agosto), “gli argomenti a favore dell’ipotesi di un aumento del rischio di recessione appaiono ancora deboli”.
Ma è anche miope ipotizzare che il rischio di recessione sarà basso per il quarto trimestre e oltre. Guardare oltre un mese o due per valutare le condizioni economiche degli Stati Uniti è altamente speculativo, ma ai fini dell’analisi di scenario è ragionevole considerare ciò che potrebbe accadere e monitorare i fattori chiave per valutare le ipotesi nel tempo.
In alcuni ambienti c’è anche un’opinione che prevede che un tasso di crescita lento terrà gli Stati Uniti fuori da una recessione formale, ma allo stesso tempo fornirà risultati inferiori che potrebbero sembrare una lieve flessione.
Gli analisti di Bank of America (NYSE:BAC) prevedono “una crescita del 2%, poi una crescita dell’1,5% nei prossimi sei trimestri e una sorta di botta e risposta con quel tasso di crescita, più o meno”, afferma il CEO della banca Brian Moynihan.