Oggi le principali borse europee, hanno toccano i massimi da due settimane grazie ai forti risultati della banca olandese ING, e al gruppo telecom britannico BT, che hanno controbilanciato i dati deludenti di Credit Suisse, mentre ASM International ha spinto in avanti le aziende produttrici di chip. Intorno alle 11,30 circa l'indice STOXX 600 cresce dello 0,67%, dopo il rally di ieri provocato da una nuova ventata di ottimismo sui profitti aziendali che ha contribuito a far calare i timori sul rallentamento della crescita economica e sui rischi politici, che hanno pesato sui mercati a ottobre.
L'Italia continua a essere comunque monitorata con attenzione, con il permanere delle incertezze politiche. Il governo intende rispondere entro il 13 novembre ai rilievi sulla manovra 2019, su cui la Commissione Ue è tornata a esprimere le proprie perplessità, mentre il vicepremier Luigi Di Maio continua a difendere la legge di Bilancio rivendicandone la valenza espansiva per far fronte alla stagnazione della crescita, certificata soltanto martedì dai dati Istat sul terzo trimestre.
Questa mattina, i prezzi del greggio sono in calo per la quarta settimana consecutiva , in un mercato dove l'aumento dell'offerta di greggio incontra una combinazione ribassista di preoccupazioni sulla crescita economica globale con un mercato azionario debole. La Russia sta estraendo petrolio ai massimi dell'era post-sovietica; la produzione ha superato 11 milioni di barili al giorno e un sondaggio Reuters evidenzia che l'Opec, a ottobre, ha più che compensato il ribasso di offerta iraniana. Intorno alle 12,30, il Brent cala di 74 centesimi e viene scambiato a 74,30 dollari, mentre il WTI perde 41 centesimi a 64,9 dollari a barile.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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