Quadro macro economico
L’evoluzione positiva delle trattative tra Grecia e l’Unione Europea spinge i listini del vecchio continente. In attesa della riunione di domani dell'Eurogruppo, il presidente Jeroen Dijsselbloem ha valutato “esauriente” il nuovo piano presentato da Atene. A fronte di aiuti da circa 53 miliardi di euro, il piano elaborato dal governo di Alexis Tsipras prevede riforme per 13 miliardi di euro, più degli 8 miliardi messi sul piatto in precedenza e più dei 12 miliardi stimati ieri. Maggiore è anche la durata: il piano si snoda su un orizzonte temporale di tre anni e non più di due. I punti salienti della nuova proposta di Atene stanno nella rimodulazione dell'Iva e nella riforma delle pensioni. Il maggiore ottimismo ha fatto scendere lo spread in area 125 punti base. Dax, Cac40 e Ibex hanno tutti terminato l’ultima seduta della settimana con un rialzo di circa 3 punti percentuali: +2,9% per l’indice tedesco, +3,07% per quello francese e +3,08% della borsa di Madrid. Più indietro l’indice della City, il Ftse100, cresciuto dell’1,39%. Per quanto riguarda l’agenda macro, indicazioni migliori del previsto quelle arrivate dalla produzione industriale italiana (+0,9%) e dalla bilancia commerciale della Gran Bretagna (deficit di 8 miliardi di sterline). Crescita maggiore delle score all’ingrosso statunitensi, salite a maggio dello 0,8%.
Piazza Affari ha chiuso ancora in deciso rialzo guadagnando il 3% con gli investitori che scommettono sempre di più su un accordo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali alla vigilia di un fine settimana cruciale per l'Eurozona. Acquisti ancora sostenuti sui titoli del comparto bancario: Montepaschi ha guadagnato l’8,16%, Banco Popolare il 3,10%, Popolare dell’Emilia Romagna il 2,63%, Intesa SanPaolo il 4,42%, Ubi Banca il 2,92%, Unicredit (MILAN:CRDI) il 4,15%. In deciso rialzo anche i titoli del risparmio gestito: Azimut ha mostrato un progresso del 4,50%, mentre Mediolanum è avanzata del 4,97%. Telecom Italia (+1,97%) positiva per la terza seduta consecutiva con il mercato che punta ancora su una possibile ulteriore salita di Vivendi (PARIS:VIV) nell’azionariato. Nuovo tonfo per Saipem (-4,43%) che ha virato in negativo dopo una mattinata in cui il titolo aveva tentato il rimbalzo. La società italiana ha subito ieri la cancellazione del contratto South Stream da parte della russa Gazprom. Positiva invece Eni che ha chiuso la seduta con un progresso del 2,58%.
L’ultima seduta della settimana è trascorsa senza news importanti che hanno interessato i paesi dell’Unione Europea, l’unica notizia degna di nota ha riguardato la bilancia commerciale della Gran Bretagna che nel mese di maggio è passata da 9,4 milioni a 8 miliardi di sterline. Gli analisti avevano stimato un incremento del disavanzo a 9,7 miliardi. Sempre dalla Gran Bretagna sono arrivati i dati relativi al settore delle costruzioni il quale ha avuto una flessione dell’1,3% rispetto al mese precedente. Dopo il -0,5% precedente gli analisti si attendevano il ritorno del segno più (+0,7%). Mentre, durante la sessione americana, il Dipartimento del Commercio ha comunicato oggi che le scorte dei grossisti (Wholesale Inventories) sono aumentate a maggio dello 0,8&. Si è trattato del più forte aumento da sei mesi. Gli economisti avevano atteso un aumento dello 0,3%. Il dato di aprile è stato confermato a +0,4%. Le vendite dei grossisti sono aumentate a maggio dello 0,3%. Il rapporto tra le scorte e le vendite, un indicatore della domanda, è rimasto invariato a 1,29. Sul fronte greco, con la proposta giunta ieri sera in extremis all’eurogruppo, è precisamente due ore e mezza prima della mezzanotte, il termine ultimo posto dai partner europei, il governo ellenico ha inviato l’atteso pacchetto di riforme. Nel documento, lungo 13 pagine, Atene ha fatto importanti concessioni. Tra le misure proposte ci sono l'introduzione dell'Iva per le isole entro la fine del 2016, l'aumento dell'Iva per ristoranti e hotel, l'aumento delle tasse per le società e per gli armatori, la graduale riduzione delle baby pensioni e tagli alla difesa. Attraverso il piano, che ricorda molto quello offerto ultimamente da Bruxelles, Alexis Tsipras spera di racimolare €12 miliardi in due anni. In cambio delle riforme proposte, la Grecia chiede ai creditori altri €53,5 miliardi per onorare i propri debiti fino al giugno del 2018 e lo sblocco di un pacchetto di investimenti di €35 miliardi per la crescita. Il governo greco chiede inoltre ai suoi partner europei di rivedere l'obiettivo primario di un surplus per i prossimi 4 anni. Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell'Eurogruppo, ha fatto sapere che non si pronuncerà sul piano finchè l'ex troika non avrà completato il suo esame.
Quadro tecnico mercato valutario
EUR/USD
Sulla scia di un possibile accordo tra la Grecia e i membri dell’eurogruppo, l’ultima seduta della settimana si chiude per la moneta unica in crescendo nei confronti del green back. Ieri sera il governo greco ha presentato il proprio piano di riforme che, secondo il Guardian, prevede riforme e tagli alla spesa per 13 miliardi di euro in cambio di un nuovo piano di aiuti per 53,5 mld di euro per evitare il default. La proposta includerebbe una modesta riduzione del debito dello stato ellenico. L’ondata di ottimismo, ha spinto la major dello 0,8%, passando da quota 1,1044 (minimo di giornata) fino a raggiungere un picco massimo di giornata a 1,1215, riuscendo a superare anche momentaneamente la resistenza posizionata a 1,1188, per poi stornare durante la fine della seduta al di sotto il livello statico attestandosi presso area 1,1170. Se analizziamo attentamente il grafico settimanale, notiamo che la coppia si trova in una fase di congestione, o meglio in una fase di consolidamento dopo il lunghissimo movimento ribassista iniziato nella prima settimana di maggio del 2014. A questo punto, potremmo ipotizzare che al momento la major si trova in una fase di riposo, dovuto principalmente sia appunto al lungo movimento short e sia, soprattutto in questi ultimi periodi, alla fase congiunturale che riguarda le note vicende tra la Grecia e l’Eurogruppo. Stessa e identica situazione analizzata sul weekly, viene riscontrata anche sul daily, ovviamente sotto una lente di ingrandimento più forte. All’interno di questa fase flat, inglobata tra i due livelli statici a 1,1409 e 1,0967, notiamo che le quotazioni hanno formato un susseguirsi di fase rialziste e ribassiste, senza però uscire fuori da questo “big range”. Dal punto di vista operativo, visto che le fluttuazioni di tale cross sono molto influenzate dalla situazione greca, è consigliabile attendere le prossime mosse tra Eurogruppo e Grecia, prima di intraprendere qualsiasi azione di trading.
La Borsa di Tokyo ha chiuso la settimana contrastata. Il Nikkei ha perso lo 0,4% a 19.779,83 punti, il Topix ha guadagnato invece lo 0,2% a 1.583,55 punti. Il governo greco ha inviato all'Eurogruppo un piano di riforme simile a quello proposto ultimamente dai creditori. Le borse cinesi hanno inoltre esteso il rimbalzo. L'aumento della tendenza al rischio si è riflesso sul mercato valutario. Lo yen si è indebolito sia rispetto al dollaro che all'euro. Tuttavia, questi fattori positivi sono stati messi in ombra dalle forti perdite del settore retail. Fast Retailing ha chiuso in ribasso del 6%. Il gruppo che controlla Uniqlo, la principale catena d'abbigliamento del Giappone, ha espresso prudenza sulle vendite sul mercato domestico durante i mesi estivi. Sulla scia di Fast RetailingAeon ha perso l'1,9%, FamilyMart l'1,6% eSeven & I Holdings Co. l'1,9%. I bancari hanno registrato una ripresa. Mitsubishi UFJ Financial ha guadagnato il 2,3%, Sumitomo Mitsui Financial Group l'1% eMizuho Financial Group l'1,2%. Dal punto di vista valutario, prosegue il percorso di indebolimento della valuta giapponese. Se notiamo con attenzione il daily chart, negli ultimi due giorni lo yen ha perso ben 240 punti nei confronti del dollaro americano partendo da un minimo a 120,46 fino ad arrivare a 122,87, riuscendo nella stessa sessione di venerdì, sia a sfondare, senza nessun tentennamento, e sia a chiudere al di sopra la resistenza a 121,84. Molto probabilmente anche la prossima settimana potremmo avere altri movimenti direzionali rialzisti, tale informazione è fornita dal grafico settimanale, infatti se notate nell’ultima ottava le contrattazioni hanno formato una hammer con falsa rottura del supporto a 121,84 (spike al di sotto il livello), e corpo al di sopra dello stesso supporto, ciò implica che i prezzi hanno risentito della forza del livello statico, ovvero in settimana ci sono stati diversi tentativi di riportare il cross al di sotto dello stesso ma senza mai riuscirci. Ora, siccome la generalizzata debolezza del dollaro che ha portato ad un recupero di tutte le altre valute, non sembra avere effetto nel caso del rapporto con la divisa nipponica che viene abbandonata grazie al ritorno della fiducia sui mercati verso le altre asset class, e in virtù delle diverse informazioni, riscontrate sia sul daily che sul weekly chart, che indicano una continuazione della fase rialzista, possiamo impostare per la prossima settimana un operazione long. Nella fattispecie, non utilizzerò un pendente “buy stop” che di solito si usa per le hammer, ma preferisco inserire un pendente “buy limit” in quanto ritengo che molto probabilmente, la coppia prima di iniziare a salire potrebbe stornare sul livello a 121,84; ritracciamento giustificato anche dal forte movimento direzionale long registrato nelle ultime due sedute. Inoltre, siccome sul weekly chart siamo in presenza di una “big hammer” per ridurre i punti si stop loss è preferibile usare un pendente della famiglia limit. Di seguito i set di ingresso a mercato Buy Limit. Entry point 122,00; Stop Loss 120,20, Target 125,60.
GBP/USD
Il cable chiude l’ultima seduta della settimana in territorio positivo spostandosi di circa 200 punti da 1,5362 fino a 1,5520. Con questo robusto movimento direzionale la coppia chiude la settimana nei pressi dell’apertura di domenica sera riuscendo a riportarsi nuovamente al di sopra della resistenza posizionata a 1,5476, ora diventata supporto. Il guadagno dai minimi settimanali è dovuto principalmente alle attese positive della crisi greca. Le stesse che stanno sostenendo i mercati azionari. Ulteriore prova che da parte britannica non c’è partecipazione a questo movimento è la poca attenzione attribuita alla riunione della Bank of England di mercoledì scorso. La BoE ha confermato, come da attese, i tassi di interesse allo 0,5% e il programma di acquisto asset a 375 miliardi di sterline. Fondamentale per il movimento di questo cross sarà la riunione di domenica tra la Grecia e l'Unione europea. Dal punto di vista tecnico, le indicazioni da price action che andiamo a leggere sia sul daily che sul weekly chart, suggeriscono che nelle prossime sedute potremmo assistere ad altri movimenti rialzisti; informazioni riscontrate sia sul weekly chart con una tendenza di medio periodo, iniziata nella prima decade di aprile, la quale molto probabilmente nei prossimi giorni se mantiene il supporto a 1,5476 potremmo assistere ad altri impulsi long; e sia sul daily con le quotazioni che sono saltate nuovamente al di sopra dell’ex resistenza, ora supporto statico, a 1,5476. Inoltre, sul weekly, le quotazioni dell’ultima settimana hanno formato una hammer con falsa rottura del supporto a 1,5476 (spike al di sotto il livello), e corpo al di sopra dello stesso livello, ciò implica che i prezzi hanno risentito della forza del livello statico. Dal punto di vista operativo, in base alle varie informazioni che indicano una continuazione della tendenza rialzista, ho inserito in macchina un pendente rialzista “limit”. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Buy Limit: entry point 1,5490; stop loss 1,5300; Tp1 1,5830; Tp2 1,6110.
La coppia dollaro neozelandese contro dollaro americano resta sempre all’interno di un down trend ben definito; l’azione del prezzo nelle ultime quattro sedute ha formato una flag ribassista. Inserisco in macchina un pendente con punto di ingresso a rottura del supporto posizionato a 0,6669. Di seguito, i set up di ingresso a mercato. Sell Stop; Entry point 0,6650; stop loss 0,6790; target 0,6390.