Oggi le principali borse europee scambiano in ribasso, appesantite dai timori di un rallentamento della crescita globale e di quella cinese in particolare. A circa 30 minuti dall'inizio delle negoziazioni a Milano l'indice Ftse Mib cede lo 0,82% a quota 18.181; lo spread tra Btp e Bund sale a 257 punti base con un rendimento del decennale del 2,74%. Debole Londra -0,12%, in flessione le piazze finanziarie di Parigi -0,53%.
In Italia, maglia nera per Stm (-6,92%) che risente della decisione di Apple di tagliare la stima sui ricavi del primo trimestre; male anche il lusso con Moncler (MI:MONC) che cede il 2,195 e Ferragamo (MI:SFER) che arretra dell'1,96%. In rosso la galassia Agnelli con Ferrari (MI:RACE) e Cnh Industrial (MI:CNHI) che perdono entrambi l'1,85%, in sostanziale parità invece Recordati (MI:RECI), Enel (MI:ENEI), Banca Generali (MI:GASI) e Atlantia (MI:ATL). Miglior performance del Ftse Mib per Telecom (MI:TLIT) che guadagna il 3,10% a 0,504 euro; bene la Juventus (MI:JUVE) +2,22% seguita da Intesa Sanpaolo (MI:ISP) in progresso dell'1,79%.
I mercati dell'area Asia-Pacifico sono in calo anche oggi, dopo la prima seduta dell'anno in rosso di ieri. Hang Seng -0,7%; Shanghai Composite -0,1%; Kospi -0,5%; Nikkei225 -0,3%; ASX 200 + 1,3%.
Per oggi in Europa non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo e così l'attenzione vira sull'opposta sponda dell'Atlantico, dove saranno diffusi diversi dati in attesa dell'importante report sull'occupazione in arrivo domani. Sul fronte macro Usa oltre all'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, si segnala la stima ADP che in riferimento al mese di dicembre dovrebbe evidenziare la creazione di 175mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, rispetto alle 179mila unità di novembre.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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