Oggi le principali borse europee hanno aperto in negativo, dopo aver toccato i massimi da sei settimane, a seguito dei dati sul Pil della Cina che hanno confermato un rallentamento della seconda maggiore economia mondiale nel 2018, l'anno più debole dal 1990. Intorno alle 11.00 italiane, l'indice europeo Stoxx 600 segna un calo dello 0,34%, il tedesco Dax perde lo 0,44 percento e il britannico Ftse 100 guadagna lo 0,18% grazie al comparto petrolifero, l'indice FTSE Mib cede lo 0,55%, mentre l'All Share lo 0,46%.
Sul fronte dei dati macro, il rapporto debito/Pil dei paesi dell'area euro alla fine del terzo trimestre si attesta all'86,1% rispetto all'86,3% del secondo trimestre dell'anno scorso. E' quanto rende noto Eurostat indicando che nel terzo trimestre del 2017 il rapporto debito/Pil era all'88,2%.
I mercati dell'area Asia-Pacifico sono oggi positive, Shanghai sopravanza Hong Kong, mentre Taiwan ha chiuso in rialzo dello 0,5%. Sydney ha guadagnato lo 0,2% registrando la migliore chiusura da oltre due mesi, spinta da banche e comparto energetico. Seul ha chiuso praticamente piatta, Singapore ha toccato in corso di seduta i massimi da fine ottobre; Bene Mumbai grazie in particolare alla performance di Reliance Industries e del comparto IT.
Sul fronte dei dati macro, la fiducia degli imprenditori della manifattura giapponese a gennaio è calata per il terzo mese di fila per toccare un minimo in due anni, una conseguenza delle preoccupazioni per lo stato dell'economia globale. L'indice della fiducia del manifatturiero ha toccato quota 18, in calo dal 23 del mese precedente, invece, il settore dei servizi è stabile a 31.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.