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Le mosse delle autorità cinesi non convincono le Borse europee

Pubblicato 27.08.2015, 02:41
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Quadro macro economico

Dopo il taglio dei tassi di riferimento e del coefficiente di riserva obbligatoria per le banche, oggi la People's Bank of China (Pboc) ha annunciato l'iniezione nel sistema finanziario di 140 miliardi di yuan (pari a circa 21,80 miliardi di dollari) a un tasso di interesse del 2,3% attraverso una operazione a breve termine, la cosiddetta short-term liquidity operation (Slo). L'ultima operazione di questo genere risale al 2013. Convinti che le misure della banca centrale del dragone non riusciranno ad arginare il selloff, i mercati europei hanno tutti fatto segnare cali superiori al punto percentuale. A Londra il Ftse100 è sceso dell’1,68%, il Cac40 ha perso l’1,4% e l’accoppiata formata da Dax e Ibex ha lasciato sul campo l’1,29%. “Meno urgente di quanto non lo fosse poche settimane fa". Così William Dudley, presidente della Federal Reserve di New York Fed, ha definito il primo incremento dei tassi negli Stati Uniti. Il prossimo meeting della Banca centrale statunitense è fissato per il 16-17 settembre.

Anche Piazza Affari ha chiuso in ribasso dello 0,81%. Balzo di Saipem (+4,95%) che ha sfruttato il fermento nel settore dei servizi petroliferi in scia all’accendersi dell’M&A. Schlumberger, la più grande società per servizi petroliferi al mondo, ha raggiunto un accordo per acquistare Cameron International per un valore complessivo di 14,8 miliardi di dollari, vale a dire circa 13 miliardi di euro. Un valore che rappresenta un premio del 56%. Il titolo Saipem è stato più volte congelato al rialzo ma ha chiuso la seduta sotto i massimi intraday toccati a 8,135 euro. Stesso discorso anche per Tenaris, che è avanzata dello 0,77%, mentre Eni ha lasciato sul parterre il 2,38% a 13,49 euro. A due velocità il settore del lusso con Luxottica che ha guadagnato l’1,68% mentre Tod’s ha mostrato una flessione dello 0,88%. FCA (-2,26%) non ha sfruttato i risultati nel mese di luglio dove ha sovra performato il mercato delle immatricolazioni di automobili in Europa. Secondo uno studio di Jato Dynamics, che ha riportato i dati aggregati di diversi Paesi europei, Fiat Chrysler ha segnato nel mesi di luglio il secondo miglior aumento del continente, con un +11,9% (56.535 veicoli), classificandosi in seconda posizione, subito dopo Mercedes, che ha registrato un +12% (62.920 veicoli). Debole il comparto bancario dopo l’exploit di ieri: Banco Popolare ha ceduto lo 0,65%, Montepaschi lo 0,62% a 1,763 euro, Ubi Banca lo 0,92%, Unicredit (MILAN:CRDI) lo 0,42%.

Dal punto di vista macro economico, la mattinata è trascorsa senza dati importanti, l’unica news importante è arrivata nel pomeriggio durante la seduta americana, dove gli ordini di beni durevoli hanno sono saliti del 2% rispetto al mese precedente quando erano già saliti del 4,1% (dato rivisto al rialzo dal precedente +3,4%). Gli analisti si aspettavano un calo mensile dello 0,4%. Il dato permette di valutare le condizioni economiche presenti e prospettiche del settore manifatturiero statunitense. L’attenzione resta sempre verso i mercati dell’area cinese, dove non si è fatta attendere la controffensiva della People Bank of China, che ha tagliato i tassi di interesse per la quinta volta da settembre tagliando di 25 punti base il tasso di riferimento sui prestiti ad un anno al 4.60% e quello sui depositi al 1.75%. Sono state riviste anche le riserve obbligatorie per gli istituti di credito cinesi. Tuttavia non si arresta il tracollo delle borse asiatiche con l’unica eccezione proveniente da Tokio dove l’indice Nikkei accelera portandosi a 18376 punti in rialzo del 3.20%. Shanghai invece cede 1.27 punti percentuali apparentemente rallentando le perdite sul mercato azionario cinese. Mentre sul fronte ellenico, iniziano a muoversi i capi politici dei vari partiti per prepararsi alle elezioni anticipate indotte da Tsipras la scorsa settimana, e previste per il 20 settembre. Oltreoceano, ogni giorno che passa, viene a scemare la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse che prima dell’estate era stato fissato per il mese di settembre, al momento secondo indiscrezioni si sta cercando di posticipare il rialzo dei tassi durante la riunione del Fomc di ottobre.

Quadro tecnico mercato valutario

Eur/Usd

Nonostante gli ultimi due giorni di debolezza per la coppia più tradata del mercato valutario che ha riportato la coppia in area 1,1400 dopo aver raggiunto nella seduta di lunedì scorso area 1,1700 e precisamente a 1,1713, livello raggiunto l’ultima volta nel gennaio di quest’anno, dove passa anche la resistenza daily a 1,1682, il saldo delle ultime cinque giornate ed anche del mese di agosto si conferma a pieni voti positivo rispettivamente con un +3,2% ed un +4,5%. La fase di apprezzamento della major è dovuta alla sensazione che molto probabilmente la Fed farà slittare di un mese, è precisamente da settembre ad ottobre, il tanto atteso meeting che dovrebbe sancire l’aumento dei tassi di interesse fermi dal 2006. Inoltre, a favore della moneta unica ci sono anche gli ultimi dati macro positivi; infatti dopo le indicazioni arrivate dagli indici dei direttori d’acquisto (Pmi, Purchasing manager index), ottime notizie sono arrivate anche dal dato del Pil tedesco (confermato a +0,4% nel secondo trimestre) e dall'Ifo (l'indicatore di fiducia degli imprenditori tedeschi), salito, nonostante quella tedesca sia l'economia europea più esposta nei confronti del dragone, a 108,3 punti ad agosto. Ritornando, all’analisi tecnico – grafica, ritengo che alla luce delle ultime rilevazioni finanziarie pro euro, molto probabilmente non è scontato che la coppia potrebbe riprendere il suo movimento rialzista, ovviamente prima di incamminarsi nuovamente verso l’alto potremmo assistere ad un periodo di consolidamento di breve termine che potrebbe durare anche per tutta la settimana in corso con uno stazionamento delle quotazioni tra area 1,1400 ed area 1,1188, dove passano per il primo livello la banda superiore di Bollinger, mentre per il secondo livello la banda intermedia. Ma non escludo che potremmo assistere ad una fase di correzione short più breve, ovvero da non durare per diverse sedute in contrapposizione quanto descritto sopra, in quanto le ultime candele short con lower shadow abbastanza pronunciate mi fanno pensare che i venditori stanno già alleggerendo le loro posizioni per passare il testimone nuovamente ai compratori. Attendiamo cosa succede nelle prossime sedute.

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Usd/Jpy

Dopo le forti perdite delle scorse sedute la Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in deciso rialzo. Il Nikkei ha guadagnato il 3,2% a 18.376,83 punti e il Topix il 3,2% a 1.478,97 punti. La Banca Popolare Cinese ha tagliato ieri i suoi tassi d'interesse di altri 25 punti base. La notizia ha ridotto i timori dei mercati relativi alle prospettive della seconda economia mondiale. Tra i titoli delle compagnie esposte in particolar modo sul mercato cinese, Fanuc ha guadagnato il 4,9%, Nissan il 5,3% ePanasonic il 6,3%. Kyushu Electric Power ha guadagnato il 5,2%. Il gruppo elettrico ha comunicato che aumenterà la produzione in un reattore riacceso questo mese. I petroliferi hanno beneficiato della ripresa del prezzo del petrolio. Japan Petroleum Exploration ha guadagnato il 4,4% e Inpex il 2%. Analizzando il daily chart, notiamo che abbiamo un situazione di rimbalzo tecnico da manuale in prossimità di un supporto importante daily, notate come le quotazioni dopo la falsa discesa al di sotto il supporto in area 118,40, evidenziato dalla lunga lower shadow, con chiusura al di sopra lo stesso, nelle successive due sedute abbiamo assistito alla formazione di due movimenti di stampo rialzista dove in tutte e due le occasioni i venditori hanno tentato di riportarsi al di sotto lo stesso livello statico, vedi le due shadow al di sotto i due body blu, ma subito sono stati sopraffatti dalla forza dei compratori che hanno riportato nuovamente le quotazioni al di sopra il livello statico facendo chiudere le sedute al di sopra dello stesso. In sintesi questi tre movimenti, analizzati sopra, descrovano che molto probabilmente nei prossimi giorni potremmo avere altri movimenti in direzione rialzista, seppure la momento sembra che si stia formando una fase di congestione tra i due livelli statici giornalieri (linee rosse) tra 118,40 e 120,40. Inoltre, un’altra informazione di un possibile scenario rialzista ci viene fornita anche dalla posizione che hanno le ultime candele al di sotto la banda di Bollinger inferiore. A questo punto non resta che attendere un segnale di acquisto da parte dell’azione del prezzo.

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Gbp/Usd

In concomitanza della coppia euro contro dollaro americano, essendo correlati positivamente, anche il cable si stà proiettando verso un deciso storno ribassista dopo aver raggiunto il massimo a 1,5820. Al momento le quotazioni viaggiano verso la banda inferiore di Bollinger, dove da consuetudine la major potrebbe essere spinta nuovamente al rialzo. Dal punto di vista operativo, la posizione rialzista di lungo periodo triggerata il 13 luglio, dopo aver raggiunto quota 250 punti di profitto, il deciso movimento ribassista odierno ha ridotto i guadagni a 50 punti. Di seguito i set up di ingresso a mercato. Buy Limit: entry point 1,5490; stop loss 1,5300; Tp1 1,5830; Tp2 1,6110.

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Usd/Cad

La coppia la momento si trova su massimi importanti in area 1,3300, raggiunta l’ultima volta nel 2004; su tale area passa sia una resistenza giornaliera che la banda di Bollinger superiore. Attendo un ritracciamento fino al supporto in area 1,1360, dove in caso di buone indicazioni long da parte dell’azione del prezzo è possibile operare nella stessa direzione del trend di fondo.

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