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Leonardo: un'azienda per il futuro, ma si può comprare meglio

Pubblicato 18.11.2024, 11:08
IT40
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CRDI
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Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi di mercato. Dopo una lunga pausa dovuta al completamento del mio percorso di studi ho deciso di tornare operativo e fare ciò che mi piace, fornendo analisi meno frequentemente ma su titoli che personalmente tengo in watchlist. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo). 
 
Ebbene, per ripartire ho selezionato un titolo facente parte del FTSE MIB, un caposaldo nel comparto della sicurezza e difesa: Leonardo
Con l’imperversare di conflitti su vari fronti geografici, negli ultimi anni per la maggior parte degli stati gli investimenti sul settore della difesa, sicurezza e aerospazio si sono dimostrati centrali; così la spesa per questi settori si è innalzata notevolmente visto il nuovo livello di attenzione richiesto dal lato delle tensioni geopolitiche.  Infatti sebbene le zone direttamente coinvolte nei conflitti siano geograficamente contenute, dal punto di vista del supporto economico e militare non si può dire lo stesso: il coinvolgimento è su scala mondiale. Si pensi solo alla (ormai eterna) rivalità che imperversa tra Ucraina e Russia. Dal gennaio 2022 ad oggi l’America ha fornito allo stato guidato da Zelensky più di 80 miliardi di dollari in aiuti; per quanto concerne il nostro paese il contributo italiano è di 2,3 miliardi.
Evitando di trasformare l’analisi in una questione politica dal dubbio gusto, è bene solo sottolineare come sia effettivamente rilevante la spesa per questo settore produttivo e anche un’eventuale conclusione delle tensioni sul campo di battaglia potrebbe non bastare per invertire la tendenza di investimento sulla difesa (quindi anche la tanto chiacchierata amministrazione Trump difficilmente cambierà un trend così solidamente impostato).
Per quanto concerne strettamente Leonardo S.p.A. dall’ultima trimestrale si evince una significativa crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e oltre ai ricavi in aumento del 11,1% rispetto al 2023 quello che trasmette una maggiore solidità per il business (ed in linea con quanto detto in precedenza) sono i 43 miliardi di euro in termini di ordini in portafoglio. Una cifra del genere ci dice due cose: il settore è ancora attrattivo, ci sono molti investimenti; secondariamente l’azienda dispone di buone coperture qualora gli ordini non venissero ritirati.
Anche il lavoro sul debito risulta positivo, in riduzione di poco più di 700 milioni per lo stesso periodo del 2023 attestandosi a 3,12 miliardi di euro (sebbene risulti maggiore del debito a fine 2023, ovvero 2,232 miliardi di euro). Non deve comunque spaventare questo debito, non tanto come in altre aziende: il rapporto debito/equity è in continuo calo, attestandosi al valore di 51,6%.
 
Dal punto di vista della performance in borsa gli impulsi positivi sono del tutto visibili, il titolo ha segnato una crescita sostanziosa dal periodo di inizio della guerra in Ucraina e dei notevoli investimenti nel comparto militare. Rispetto a novembre del 2022 l’aumento delle quotazioni è stato di oltre il 200% sovraperformando anche le migliori aziende le FTSE MIB, come le banche (Unicredit (BIT:CRDI) ha registrato un aumento simile nello stesso arco temporale, del 213%).
Tolti dunque i dubbi sulla bontà dell’azienda, resta da passare in rassegna quello che potrà essere il seguito del titolo in borsa. Per far ciò prima di tutto utilizzo lo strumento dell’andamento stagionale, per evidenziare se ci sono delle tendenze ricorrenti nel comportamento dello strumento finanziario. Quello che si evince da questi dati statistici è che il mese di novembre è tendenzialmente ribassista mentre l’effetto del rally di natale non si trova e dicembre è un mese piuttosto piatto. I più attenti avranno però notato che Leonardo sta performando in controtendenza questo mese, segnando un ottimo +12,79% da inizio novembre e arrivati al giro di boa un ritorno in negativo non sarebbe così immediato se non accompagnato da eventi imprevisti.
Dal comparto grafico c’è da segnalare che la settimana appena conclusa non è foriera di ulteriore forza come espresso nei periodi antecedenti, quindi potrebbe verificarsi una correzione delle quotazioni nel breve periodo. I livelli da monitorare sono: 24,6€, livello sul quale i prezzi stanno facendo pressione e più in basso 23,6 euro per azione in caso di prosecuzione al ribasso delle quotazioni. Infatti perdendo i livelli attuali si potrebbe facilmente scendere di alcuni punti percentuali. Le ultime candele non fanno comunque pensare ad un movimento già giunto al termine, in particolare la candela segnata nella seduta del 12 novembre è di stampo ribassista.


Grafico su base giornaliera del titolo Leonardo SpA, con evidenziati i livelli di supporto menzionati. Fonte: Investing.com

In conclusione non considero al momento un’operazione di acquisto sul titolo, almeno nel breve termine: il titolo ha già corso parecchio e siamo in un periodo dell’anno in cui statisticamente performa meno bene, inoltre graficamente sembra esserci la possibilità di vedere altri ribassi lasciando pensare che si possa acquistare a prezzi migliori. Al momento della scrittura di questo articolo le azioni vengono scambiate attorno alla parità, a 24,78€ (+0,00%).
 
Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro buon trading e buon proseguimento di giornata.


Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.

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