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L'euro debole, dollaro supportato da verdetto Fed

Pubblicato 09.11.2018, 12:24
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Oggi l'euro è in calo nei confronti del dollaro e dello yen, appesantito dall'incerta evoluzione della disputa tra Roma e Bruxelles sulla manovra di bilancio, mentre la crescita dell'economia del blocco della valuta unica mostra segnali di rallentamento. Poco prima delle 10, la valuta unica scivola a 1,1333 dollari da 1,1362 dollari della precedente chiusura, l'euro perde quota anche nei confronti dello yen a 128,96 yen da 129,60 dell'ultima chiusura. L'indice del biglietto verde, che ne traccia l'andamento nei confronti delle principali controparti valutarie, sale di 0,13% a 96,850

In attesa dei dati del Pil britannico del terzo trimestre, in arrivo in mattinata, cede la sterlina, recentemente supportata dalle crescenti aspettative della chiusura di un accordo sulla Brexit tra Londra e Bruxelles. La valuta britannica scivola a 1,3009 dollari da 1,3061 dollari dell'ultima chiusura, e cede lo 0,1% nei confronti dell'euro, che sale a 0,8712 sterline da 0,8700 dell'ultima chiusura.

A Piazza Affari l'indice FTSE Mib cede lo 0,72%, mentre l'indice FTSEurofirst 300 arretra dello 0,51% circa. L'indice del settore bancario perde lo 0,74%, penalizzato da Unicredit (MI:CRDI) in calo dello 0,44%, e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) a -0,76. Pesante Telecom Italia (MI:TLIT), che tuttavia, recupera dai minimi di avvio con un ribasso del 3,3% circa dopo i risultati dei nove mesi annunciati ieri sera che vedono svalutazioni per 2 miliardi e l'annuncio del mancato raggiungimento del target per il rapporto fra indebitamento finanziario netto rettificato ed Ebitda a circa 2,7 a fine 2018. Bene le utility in scia di Acea SpA (MI:ACE) che balza del 5,9%, e Acsm Agam SpA (MI:ACAG) che cresce del 5,8%.

Non accenna in alcun modo a placarsi la discesa del Future Petrolio Greggio WTI che dopo aver ceduto oltre un punto e mezzo percentuale ieri, continua a muoversi in ribasso. Questa mattina le quotazioni dell'oro nero vengono fotografate a 60,1 dollari, con una flessione dello 0,94% rispetto alla chiusura di ieri.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi

FIBO Group

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