I titoli tecnologici sono crollati dopo le restrizioni alle vendite di chip in Cina, ma il mercato più ampio rimane positivo.
- L’attenzione si sposta sugli utili di Netflix dopo la chiusura, con metriche chiave e crescita degli abbonati sotto i riflettori.
- Mentre il settore tecnologico è in difficoltà, il Dow sale e i titoli energetici e finanziari brillano, suggerendo una rotazione settoriale e un continuo rialzo per il mercato più ampio.
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Il sentimento del settore tecnologico è stato colpito mercoledì dall’inasprimento delle restrizioni sulle vendite di chip dagli Stati Uniti alla Cina, che ha innescato un sell-off. L’indice Nasdaq ha registrato la sua giornata peggiore dal 2022, ma da allora i future dell’indice hanno cercato di rimbalzare dopo che Taiwan Semiconductor Manufacturing (NYSE:TSM), che fornisce chip ad Apple (NASDAQ:AAPL) e Nvidia (NASDAQ:NVDA), ha riportato utili che hanno superato le aspettative degli analisti e ha alzato le previsioni di crescita dei fatturati per l’intero anno.
L’attenzione sarà rivolta agli utili di Netflix (NASDAQ:NFLX) dopo la chiusura dei giochi. Ma mentre le azioni tecnologiche lottano per cambiare, la performance del mercato azionario non dipende esclusivamente dal gruppo dei “magnifici 7”, anche se l’andamento del settore avrà importanti implicazioni per gli indici tech-heavy come il Nasdaq 100.
Un buon esempio è rappresentato dal fatto che il Dow Jones Industrial Average ha raggiunto mercoledì il quarto massimo storico in altrettanti giorni, spinto dalla rotazione settoriale, un tema chiave degli ultimi giorni.
Con il crollo dei titoli tecnologici, è evidente che si sta verificando una rotazione settoriale. Ciò rappresenta un’opportunità d’oro per identificare i titoli destinati a una crescita esplosiva.
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Non si tratta solo di tecnologia: l’energia e i titoli finanziari sono piuttosto rialzisti
Mentre le azioni tecnologiche sono crollate mercoledì, facendo precipitare il Nasdaq, vale la pena sottolineare che il mercato azionario non è tutto incentrato sui magnifici 7 titoli. Infatti, il Dow Jones ha raggiunto mercoledì il 4° record in altrettanti giorni, grazie alla rotazione dei settori.
Questo è stato un tema chiave nello spazio azionario statunitense negli ultimi giorni. Oltre al Dow, abbiamo assistito a grandi guadagni per l’indice delle piccole capitalizzazioni Russell 2000. Tutto è iniziato presumibilmente con il report sull’inflazione pubblicato la scorsa settimana, che ha mostrato un calo dei prezzi al consumo del 3,0% annuo a giugno.
In particolare, sono stati gli energetici e i finanziari a trarre vantaggio, mentre i titoli tecnologici sono scesi a causa della rotazione verso il valore rispetto alla crescita.
As you can see from the chart of the Financial Select Sector SPDR Fund (XLF), the sector staged a breakout after a multi-month consolidation period ended last Friday. Since then, the XLF has continued to rise without looking back.
Analogamente, il grafico dell’Energy Select Sector SPDR Fund (XLE (NYSE:XLE)) mostra un breakout dal suo pattern di continuazione, in particolare una bull flag, che si muove verso l’alto.
Il grafico del Dow è contrario a un top dell’S&P 500
Dato il breakout rialzista osservato nei grafici precedenti e il breakout rialzista del Dow all’inizio di questa settimana, il percorso di minor resistenza per il Dow Jones rimane al rialzo, il che depone contro la formazione di un top nell’S&P 500, dato che questi indici tendono ad andare di pari passo.
Avendo superato il livello di resistenza chiave e la barriera psicologica di 40.000, quest’area fungerà da supporto critico durante eventuali futuri cali del Dow. Se l’indice dovesse scendere al di sotto di questo livello, la prossima zona di supporto chiave da tenere d’occhio è quella compresa tra 39.450 e 39.680. Al rialzo, il prossimo obiettivo è il livello di estensione basato su Fibonacci a 41.366, che rappresenta l’estensione del 161,8% dell’ultimo calo significativo dai massimi di maggio.
Analisi tecnica e idee di trading sullo S&P 500
Il grafico dell’S&P 500 appare ancora piuttosto solido da un punto di vista tecnico, in quanto ha creato massimi e minimi più alti senza grossi intoppi.
Un trend così forte richiede tempo per trasformarsi, il che dovrebbe dare ai tori tutto il tempo necessario per uscire dai guai dei ritracciamenti e continuare a frustrare gli orsi con i suoi forti recuperi ogni volta che sembra che il mercato abbia raggiunto il massimo. Affinché il trend diventi ribassista, dovremo vedere un minimo inferiore e un chiaro modello di inversione.
Né l’uno né l’altro sono ancora evidenti sul grafico dei futures dell’S&P. Anzi, tutt’altro. L’indice rimane al di sopra del supporto chiave a breve termine e della media mobile esponenziale a 21 giorni di 5.588 circa. Al di sotto di quest’area, c’è il supporto di 5.500, dove entra in gioco una linea di tendenza a breve termine.
A questo punto entrerà in gioco la linea di tendenza rialzista in vigore dall’ottobre 2023. In altre parole, molti livelli potrebbero potenzialmente fornire un supporto nel caso in cui dovessimo assistere a un’evoluzione al ribasso dopo il sell-off di mercoledì guidato dal settore tecnologico.
In sintesi
Pertanto, nonostante il crollo dei titoli tecnologici, il sentiment verso le azioni statunitensi rimane positivo grazie alla fiducia che la Federal Reserve taglierà i tassi. Tuttavia, il settore tecnologico non sembra più valido ai livelli attuali. Storicamente, le correzioni come quella vista questa settimana nel settore tecnologico sono state rapidamente acquistate. Pertanto, non sarebbe sorprendente assistere a un’altra serie di acquisti di ribassi nel settore, una volta che la pressione delle prese di profitto si sarà attenuata.
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