Giovedì la Banca centrale europea ha deciso di mantenere invariati i tassi e la politica monetaria più ampia, poiché i paesi di tutta la regione impongono nuove restrizioni e nuovi blocchi per contrastare l'aumento dei casi di coronavirus.
La decisione di giovedì significa che il tasso di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento della BCE, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale restano rispettivamente allo 0%, 0,25% e -0,5%. Inoltre, il suo programma di acquisto di emergenza pandemico, creato sulla scia dell'epidemia di coronavirus, è rimasto invariato.
Arriva mentre la zona euro combatte un rapido aumento del numero di infezioni da Covid-19, portando alcuni governi ad attuare nuove restrizioni.
Il presidente francese Emmanuel Macron mercoledì ha annunciato un secondo blocco nazionale, anche se le scuole e le fabbriche rimarranno aperte. Mentre la Germania ha annunciato mercoledì un "blocco della luce", con ristoranti, bar ed eventi pubblici chiusi a partire dalla prossima settimana.
La seconda ondata di infezioni potrebbe dare un nuovo colpo all'economia della zona euro, che dovrebbe riprendersi nella seconda metà del 2020. I dati preliminari pubblicati la scorsa settimana hanno mostrato che l'attività economica nell'area dell'euro si è ridotta a ottobre a causa delle nuove restrizioni sociali. Tuttavia, il quadro dovrebbe peggiorare se i governi andranno avanti con misure aggiuntive.
Un altro problema che la BCE deve affrontare è la forza dell'euro, che si è apprezzato di quasi il 5% rispetto al dollaro USA dall'inizio dell'anno. La banca centrale ha affermato nella riunione di settembre di aver discusso del rafforzamento dell'euro, ma ha sottolineato che non mira al tasso di cambio con le sue politiche. Un euro più forte è spesso visto come un problema per l'economia europea, data la dipendenza della zona euro dalle sue esportazioni.
Tuttavia, la banca centrale ha suggerito che potrebbero esserci ulteriori stimoli monetari in arrivo nella zona euro già a dicembre.
"Il Consiglio direttivo valuterà attentamente le informazioni in arrivo, comprese le dinamiche della pandemia, le prospettive per il lancio dei vaccini e gli sviluppi del tasso di cambio", ha affermato la BCE in una dichiarazione giovedì.
Ha affermato che le nuove proiezioni economiche di dicembre "consentiranno una rivalutazione approfondita" dell'economia e dei rischi.
"Sulla base di questa valutazione aggiornata, il Consiglio direttivo ricalibrerà i suoi strumenti, se del caso, per rispondere alla situazione in corso", ha aggiunto la banca.
A settembre, la BCE ha stimato una contrazione dell'8% del PIL della zona euro quest'anno, seguita da un rimbalzo del 5% nel 2021. In termini di inflazione complessiva, prevede lo 0,3% per il 2020, seguito da un aumento all'1% nel 2021 Ma l'istituzione, guidata da Christine Lagarde, aggiornerà queste previsioni a dicembre.
L'ultima dichiarazione della BCE suggerisce che i responsabili politici adegueranno la loro politica monetaria sulla base di quelle previsioni imminenti.