Le azioni giapponesi sono salite per il quarto giorno di fila, col Nikkei 225 Stock Average che ha chiuso al suo livello più alto degli ultimi 15 anni, come lo yen indebolito e i dati del governo hanno mostrato, l'economia è cresciuta più rapidamente del previsto. Con l'aggiunta dell'allentamento da parte della Banca del Giappone all'orizzonte e gli hedge fund che cercano di ricostruire alcune posizioni speculative, tutto si è concentrato su un punto cruciale, con lo Yen in forte deprezzamento contro il dollaro, che si rafforza sui più alti livelli degli ultimi tre mesi.
Il prodotto interno lordo annualizzato del Giappone è salito al 2,4% nel primo trimestre, le imprese hanno aumentato le spese e potenziato le scorte, questo secondo un rapporto governativo. Il risultato ha battuto le stime che vedevano, secondo gli economisti, una espansione all'1.6%, dopo aver visto un ribasso intorno all'1,1%, nei tre mesi precedenti. Secondo Hiroichi Nishi, un manager di SMBC Nikko Securities Inc. di Tokyo, "L'economia è in ripresa per due trimestri consecutivi, le aspettative per questo trend positivo continueranno nel prossimo periodo e dovrebbero portare a nuovi massimi il Topix".
Un calcolo dei titoli immobiliari ha riportato guadagni tra i 33 gruppi industriali del Topix. Sumitomo Realty è salita del 5,3% e Mitsubishi Estate Co. del 3,5%. I produttori di gomma dopo il crollo del petrolio hanno rafforzato le loro prospettive per dei costi di produzione più bassi. Il produttore di resina JSR Corp è salita del 3,4%, mentre il suo più grande cliente Bridgestone, è salita del 2,2%.
Ma che cosa succede ora ? L'ultima rottura non può segnare una svolta definitiva, ma la maggior parte degli analisti sono fiduciosi che lo yen sarà inferiore entro la fine di quest'anno, spingendo il cambio a 125 nei confronti del dollaro. La recente stabilità nella valuta è stata una manna per gli investitori stranieri e l'acquisto di titoli azionari giapponesi, con l'indice Nikkei 225 superiore del 15 per cento finora quest'anno. I forti acquisti esteri di titoli azionari giapponesi ha anche contribuito a sostenere lo yen, ma ora i trader, dopo un lungo periodo di sterilità, vedono un aumento della volatilità.
La gente sembra avere dimenticato che il cambio USDJPY ancora esiste, ha riferito Matthew Cobon, fund manager di Threadneedle Investments. C'è stata una notevole mancanza di volatilità. Gli hedge fund che vogliono comprare i dollari sono riluttanti a vendere l'euro dando una "occhiata" allo yen, riferisce Yunosuke Ikeda, capo strategies di FX a Nomura. I gestori di fondi seguiranno l'atmosfera della BoJ, che si riuniranno oggi, e le prospettive di bilancio del Giappone presentate nelle prossime settimane.
Il punto di vista tra gli analisti a Tokyo è che i fondamentali stanno facendo pressione per uno yen più debole per la fine di quest'anno con una visione immutata dei numeri del PIL, sottolineando le turbolenze in atto nell'economia giapponese. Il titolo Takata, per esempio, è crollato del 10 per cento dopo aver richiesto il più grande richiamo automobilistico nella storia degli Stati Uniti. Il produttore di air-bag ha quasi raddoppiato il richiamo di circa 34 milioni di veicoli negli Stati Uniti.
Le costruzioni di nuove case negli Stati Uniti è salito ad aprile, il livello più alto dal novembre del 2007, indicando che il settore ha riacquistato il passo dopo una fase di debolezza. Gli investitori hanno anche esaminato i dati rilasciati dal verbale ieri sera sulla riunione di aprile della Federal Reserve per carpire indi sui tempi di un aumento dei tassi di interesse. La Banca del Giappone ha inizio un incontro politico di due giorni il Giovedi.
Intanto si fanno più forti le pressioni è la probabilità che la BoJ, sotto Haruhiko Kuroda, intraprenderà un altro ciclo di allentamento monetario, il che riflette il fatto che la ripresa del paese resta fragile. Un mercato del lavoro sotto torchio e un rally in azioni sono punti luminosi, grazie al deprezzamento dello yen. L'allentamento monetario della abenomics, la strategia economica triplice introdotta nel 2012 dal primo ministro Shinzo Abe, ha fatto scendere lo yen inesorabilmente, mentre il governo cerca di progettare un aumento dell'inflazione. Nonostante la debolezza dello yen però, gli investimenti all'estero del Giappone sono stati forti - quasi il 38 per cento su base annua nel corso degli ultimi sei mesi avvicinandosi a livelli record.
Se riusciranno i negoziati, riferisce Yamada, il Giappone potrebbe fornire maggiore libertà diplomatica per iniziare a parlare dello yen verso il basso. Sulla previsione di un indebolimento dello yen alcuni trader pensano che sia comunque già sceso troppo. Secondo Ugo Lancioni, direttore di valuta a Neuberger Berman, lo yen è sottovalutato del 20-25 per cento rispetto alle altre valute del G10. E' la moneta più economica del G10.
Lancioni inoltre aggiunge che un aumento dei rendimenti obbligazionari globali sono un'opportunità per gli investitori istituzionali giapponesi di riallocare i loro portafogli da debito pubblico giapponese, ma una tale mossa è mitigata dall'avversione al rischio, che è appesantita dalla volatilità.