L’oro è stata una delle pochissime asset class a non subire grossi danni nel 2022, chiudendo l’anno con una performance piatta.
La domanda globale totale di oro è cresciuta del 18% anno su anno, nonostante i tassi di interesse.
Considerando il fatto che l’oro ha rendimento zero, i tassi di interesse reali sono determinanti per il suo prezzo.
Con tassi di interesse reali negativi infatti gli investitori preferiscono l’oro.
Nel 2022 questa tendenza si è vista benissimo.
La fine del dollaro
Negli ultimi 100 anni, il dollaro ha avuto un ruolo predominante che è riuscito a a mantenere anche dopo la fine del Gold Standard negli anni 70.
Questo ha causato turbolenze non indifferenti e il rialzo delle materie prime nei 10 anni successivi.
Tuttavia, il dollaro è sempre rimasto in cima alla catena alimentare, in quanto gli USA erano diverse lunghezze più forti rispetto a qualunque altra economia.
Negli ultimi anni il trend si sta invertendo, con le riserve estere in dollari che hanno toccato i minimi di 25 anni.
Mentre le partecipazioni in dollari sono ai minimi, l’accumulo di oro è ai massimi.
Con l’abbandono del Gold Standard, è nata una feroce inflazione che non è stata risolta fino al 1981, quando i tassi di interesse sono stati portati in doppia cifra.
Quanto successo è molto simile a ciò che stiamo vedendo ora.
Purtroppo, negli anni 70 il dollaro è stato salvato dal petrodollaro, e dalla supremazia degli USA e dalla Fed.
Ora tutto ciò non esiste più.
Per questo motivo, nei nostri canali privati ci siamo posizionati in diverse asset class.
Ovviamente si parla di investimenti ben mirati e poche operazioni per massimizzare i profitti.
Nei nostri portafogli ad esempio è presente una sola azienda del settore aurifero, che si è dimostrato il miglior produttore senior resistendo all’impatto dei costi energetici.
Di recente abbiamo aggiunto una nuova società in cui siamo però esposti in modo ridotto.
Nel prossimo decennio vedremo dollaro debole, materie prime forti e l’oro che prende il volo.
Perché quindi abbiamo investito in un’azienda e non direttamente nell’oro?
Il motivo è semplice: per guadagnare una leva sul metallo, che non avremmo acquistando il bene.
Apple (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL)
Microsoft (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT)
Tesla (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA)
Unicredit (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI)
EUR/USD
Oro
Platino
Stellantis (BIT:STLAM) (BIT:STLAM) (BIT:STLA) (BIT:STLA) (BIT:STLA) (BIT:STLA)
Palladio
Argento
Rame
Litio
SP 500