Non sorprende che il Nasdaq e l’S&P 500 abbiano subito un duro colpo ieri. Il debole rimbalzo di lunedì si è affievolito rapidamente, con l’S&P 500 che è stato contenuto dal precedente supporto, trasformato in resistenza.
L’indice ha terminato la giornata sulla sua media mobile a 50 giorni, ma se si vuole una posizione rialzista vorrei vedere uno spike low con un finale di giornata di nuovo sulla MA a 50 giorni.
Per oggi, se si verifica un movimento intraday per testare il massimo dello swing di maggio di 5.342, allora potrebbe essere un buon acquisto aggressivo.
Il Nasdaq ha tagliato di netto la sua media mobile a 50 giorni, indebolendo la tesi del successo del test del supporto della MA a 50 giorni nell’S&P 500, ma vediamo.
C’è stato un nuovo trigger “sell” in On-Balance-Volume che si aggiunge al precedente trigger “sell” in ADX e MACD. Gli stocastici intermedi non sono in fase di “sell” e se vedremo una ripresa dei prezzi al test della linea mediana 50 di tali stocastici, la tesi rialzista rimarrà intatta, nonostante il grafico non sia proprio entusiasmante.
Il Russell 2000 (IWM) è in bilico tra la sua impennata e la più ampia debolezza del Nasdaq e dell’S&P 500.
La media mobile a 20 giorni sta avanzando rapidamente ed è vicina al supporto di 210 dollari. Sarei più felice di vedere un test della media mobile a 20 giorni e l’azione di ieri suggerisce che ci arriverà. I dati tecnici sono nettamente rialzisti.
È stata una giornata difficile per il Semiconductor Index, che ha ceduto quasi il 6%, perdendo non solo il supporto della media mobile a 50 giorni, ma anche il supporto di breakout di 5.200 dollari. I dati tecnici sono nettamente ribassisti, ma non in ipervenduto sullo stocastico intermedio.
La vendita di ieri suggerisce che c’è ancora carburante nel serbatoio, ma si deve guardare al premercato per gli indizi. Se il mercato apre più in alto, cercate un harami rialzista o, meglio ancora, un harami cross rialzista.
Si tratta di uno dei modelli di inversione più coerenti e dovrebbe essere osservato da vicino negli indici dei semiconduttori, del Nasdaq e dell’S&P 500.