Trimestrali NVDA: perché la nostra strategia IA continua a tenere le azioni NvidiaApprofondisci

L’azionario riprende fiato dopo il rally

Pubblicato 09.03.2016, 11:22
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
EUR/USD
-
EUR/JPY
-
EUR/CHF
-
UK100
-
US500
-
US2000
-
JP225
-
HK50
-
IXIC
-
FXXPc1
-
TOPX
-

La pubblicazione di dati commerciali deludenti in Cina mercoledì ha avuto forti ricadute sui mercati europei e americani.

Le vendite sull’azionario hanno riguardato principalmente il settore dell’energia e delle materie prime e, che hanno accusato le perdite maggiori sulla scia del crollo di queste ultime. Ieri il greggio West Texas Intermediate è sceso bruscamente, perdendo fino al 5,90% per le rinnovate apprensioni sulla crescita globale.

In Europa, l’Euro Stoxx 600 ha fatto registrare le perdite maggiori fra gli indici regionali, calando dell’1,01%, mentre nel Regno Unito il Footsie 100 ha ceduto lo 0,92%. Oltreoceano, il propagarsi dell’avversione al rischio non ha risparmiato gli indici americani: l’S&P 500 ha ceduto l’1,12%, il Nasdaq l’1,26%.

Vale la pena osservare che le società a bassa capitalizzazione hanno pagato il prezzo più caro, infatti, l’indice Russell 2000 ha accusato un calo del 2,40%. Non sorprende che gran parte degli indici azionari asiatici abbia perso terreno nella notte, sulla falsariga dell’andamento globale. Il Nikkei ha chiuso a -0,84%, il più ampio indice Topix a -1,14%. In Cina, l’indice composito di Shanghai è scivolato dell’1,34%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng ha ceduto lo 0,21%.

Sul mercato dei cambi, la moneta unica ha ceduto terreno contro tutte le valute G10 in vista della decisione della BCE per allentare ulteriormente la politica monetaria. Lo yen giapponese ha fatto registrare i guadagni più consistenti, con un rialzo dello 0,31% contro l’EUR. L’EUR/JPY ha ceduto l’1,70% rispetto a una settimana fa, perché gli operatori si rifugiano nello yen. Al ribasso, il minimo del 29 febbraio a 122,09 rimane il supporto più vicino, mentre al rialzo il massimo del 4 marzo fungerà da resistenza.

La moneta unica ha ceduto terreno anche contro l’USD, ma il calo è stato meno marcato perché gli investitori sono sempre più preoccupati sulla capacità della Federal Reserve di mantenere le promesse fatte. L’EUR/USD ha perso slancio in vista della riunione della BCE e nella notte ha ceduto lo 0,25%. Ci aspettiamo che la coppia si muova lateralmente, anche se manteniamo un’inclinazione positiva perché riteniamo che le misure annunciate da Mario Draghi saranno in linea con quanto già scontato dal mercato.

L’EUR/CHF è risalito sopra la soglia a 1,0950 dopo che gli operatori hanno capito che la sorpresa al rialzo nell’inflazione è stata una tantum. Tuttavia, per il medio termine il rischio rimane inclinato al ribasso perché gli operatori stanno rivedendo le loro posizioni in vista della riunione della BCE di giovedì.

Oggi gli operatori monitoreranno la produzione industriale e manifatturiera nel Regno Unito; le domande di mutui MBA e le scorte all’ingrosso negli USA; il rapporto sull’inflazione in Brasile; la decisione sul tasso d’interesse della BoC; la conferenza stampa del governatore della RBNZ Wheeler sul tasso OCR.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.