Vi sono alcuni cross denominati “esotici”, questi cross sono rappresentati da una moneta forte ed una debole e sono caratterizzati da una elevata volatilità dettata da due importanti fattori: Il primo è legato alla estrema difficoltà dello Stato detentore della moneta debole di controbilanciare eventuali movimenti speculativi, il secondo fattore è legato all’alta volatilità della moneta in relazione ad una bassa liquidità della stessa.
Un esempio di cross “esotici” sono USD/ZAR EUR/TRY, USD/BRL ecc. Per poter operare correttamente su questi particolari tipi di cross bisogna prestare molta cautela ed operare con una leva estremamente bassa, direi con un rapporto massimo di 1:10 ed un approccio operativo di lungo/lunghissimo termine (1-3 anni) che più che un trading sembrerebbe quasi un vero e proprio investimento con la differenza che qui verrebbe applicata una leva.
Vi starete chiedendo quale siano i reali vantaggi di operare su un cross del genere, purtroppo l’unico vantaggio strategico lo si ha quando si opera a favore della moneta debole, in quanto la differenza tra i tassi di interesse delle due nazioni al netto della percentuale che il broker tratterà per se è comunque sempre favorevole quando ci si posiziona sul rafforzamento della valuta debole.
Volendo fare un esempio concreto prendiamo in esame il cross Dollaro/Rand Sudafricano (Usd/Zar) andando ad aprire una posizione short con un rapporto di 1:10 ovvero su un capitale di 10.000$ apriamo un lotto pari a 100.000$. Attualmente il broker che utilizzo (senza fare pubblicità) rilascia un interesse giornaliero per le posizioni short su tale cross pari circa 14$/giornalieri x lotto che in un anno sono circa 5100$ per ogni lotto, in conclusione riuscendo a tenere aperta la posizione per almeno un anno al di là del movimento del cross noi intascheremo comunque un +51%, ovviamente l’abilità resta comunque nel trovare la posizione giusta dove shortare.
Continuando con questo esempio, per quanto mi riguarda il Rand dovrebbe continuare a rafforzarsi sul dollaro anche per il prossimo anno, in quanto su grafico mensile partendo da Gennaio 2016 sembra stia per replicare una figura simile con spike al rialzo del Dicembre 2001 seguita da una discesa triennale e da una figura praticamente gemella creatasi anche a Dicembre 2008. Attualmente questa discesa dovrebbe proseguire fino a Dicembre 2018/Gennaio 2019.
Comunque anche nell’ipotesi che la previsione non dovesse verificarsi completamente, l’ulteriore vantaggio che si potrebbe avere sarebbe quella di chiudere la posizione in pari e “accontentarsi” degli interessi.
Se per esempio riuscissimo a posizionare uno stop-loss in neutral (ovvero nella posizione di partenza del nostro trade) e dopo un anno si riuscisse a chiudere anche con tale stop-neutral avremmo ottenuto comunque un guadagno pari al 51%.
Ovviamente questo non è un invito ad operare su tale cross specialmente considerando l’alta volatilità dello strumento stesso, ed ogni vostra scelta operativa sarà sempre e comunque da considerasi una vostra scelta personale, la mia è da ritenersi solo una considerazione a titolo esemplificativo.