Abbiamo visto che il presidente Trump accende l'estrema piattaforma populista del protezionismo nel tentativo, a nostro avviso, di segnare alcuni punti rapidi mentre si avvicina il suo traguardo dei primi 100 giorni.
All’inizio Trump ha introdotto un dazio del 20% sulle importazioni di legname dal Canada, poi ha costretto il Canada e il Messico ad accettare di rinegoziare il NAFTA.
Ha chiuso la settimana con la minaccia di "terminare" il Korus, l'affare commerciale USA-Corea del Sud (potenzialmente una tattica per convincere Corea del Sud a pagare per il THAAD).
I trader sono stati pronti a vendere le valute sottostanti CAD, MXN e KRW sulle escalation nelle tensioni commerciali.
Tuttavia, come con molte delle azioni di Trump, sospettiamo che le mosse recenti saranno di breve durata, poiché le iniziative politiche sottostanti sono improbabili.
Nel caso del Messico, gli eventi in Venezuela dovrebbero fornire un forte avvertimento per il potenziale effetto delle misure destabilizzanti.
Non appare probabile che l'amministrazione Trump faccia molta pressione sul Messico, optando per avere un cuscino sicuro e amichevole tra gli Stati Uniti e l'America del Sud.
L’MXN ha avuto un periodo difficile con i prezzi del petrolio più deboli e le voci che il presidente Trump ha ordinato una bozza di lettera per lasciare il NAFTA.
La notizia ha iniettato una certa volatilità nel MXN in quanto la valuta è stata sottoposta a una notevole pressione di vendita contro l’USD.
Tuttavia, l'improvviso cambiamento di Trump sul ritiro dal NAFTA alla rinegoziazione dovrebbe essere positivo per l’MXN.
L’attenuamento parziale dei rischi estremi del protezionismo diminuirà le preoccupazioni sul fatto che le valute dei mercati emergenti stanno andando verso una correzione.L'MSCI Emerging Market Currency Index si muove appena al di sotto del suo livello massimo di due anni.
Da una prospettiva macro, le affermazioni che la BCE e la BoJ mantengono la loro politica accomodante per il futuro prevedibile indicano che il comportamento di assunzione di rischi e la ricerca di rendimenti dovrebbe riprendere.
Data la nostra attuale visione delle condizioni globali, anticipiamo che il MXN recupererà il terreno perduto.
Prevediamo che il cambio USD/MXN, nonostante sia su un posizionamento leggermente ipercomprato, proverà un’altra volta il minimo a 18.50.