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L’USD consolida i guadagni, rimbalzo delle valute dei mercati emergenti

Pubblicato 10.05.2017, 12:10
Aggiornato 31.08.2022, 18:00

Dopo il rally aggressivo in corso dall’inizio della settimana, il biglietto verde ha ceduto terreno contro gran parte delle altre valute, perché gli investitori si sono presi una pausa per valutare le prospettive del dollaro. Da lunedì mattina, l’indice del dollaro ha compiuto un rally fino a un massimo dell’1,16%, grazie a una brusca svalutazione del CHF (-1,80%), dello JPY (-1,10%) e dell’EUR (-0,95%).

Anche i mercati emergenti sono stati colpiti duramente, con TRY, PLN e ZAR in calo rispettivamente dell’1,80%, 1,25% e 1,05%.

Malgrado questa battuta d’arresto temporanea per il biglietto verde, rimaniamo positivi sul dollaro perché crediamo che il mercato non abbia ancora messo interamente in conto l’imminente rialzo del tasso della Fed (la probabilità implicita per una mossa al rialzo, ricavata dai future sui Fed Funds, si attesta al 95,3%).

La valute dei mercati emergenti sono in prima linea, soprattutto dopo l’aumento delle pressioni al ribasso sui prezzi delle materie prime, causato principalmente dalle preoccupazioni per le prospettive economiche della Cina.

Stamattina le valute dei mercati emergenti asiatici hanno fatto fatica a rimanere positive, fatta eccezione per il won sudcoreano, salito dello 0,30%.

Attraversando il Pacifico, l’USD/BRL ha continuato a muoversi all’interno del suo canale di trend rialzista, e ora testa la media mobile a 200 giorni, posta intorno a 3,2147.

Molto probabilmente la pubblicazione dei dati sull’inflazione di aprile lascerà gli investitori indifferenti. L’inflazione primaria dovrebbe attestarsi al 4,10% a/a, in calo rispetto al 4,57% di marzo, e si tratterebbe del rilevamento più basso da luglio…2007, allora pari al 3,74%.

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Dallo scorso ottobre, la BCB ha tagliato aggressivamente il tasso Selic e di recente ha addirittura velocizzato il processo, riducendolo dell’1%, portandolo all’11,25%, ad aprile.

Si tratta di una buona notizia per l’economia brasiliana, perché darà un po’ di sollievo sul fronte del credito.

Purtroppo, però, questa mossa renderà il real brasiliano meno attraente per chi opera con il carry trade, ecco perché, da metà marzo, il real ha iniziato a stornare i guadagni.

La coppia USD/BRL ha chiuso la sessione di martedì a 3,1894 e oggi pomeriggio dovrebbe aprire in leggero calo, mentre l’USD consoliderà i guadagni.

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