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Materie prime: le sanzioni sulla Russia avranno un impatto sui prezzi

Pubblicato 25.02.2022, 12:34
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La mossa del Presidente Putin

Il 21 febbraio, il Presidente russo Putin ha parlato al paese e al mondo, giustificando la decisione di portare le truppe in Ucraina nonostante le obiezioni della NATO. I russi hanno riconosciuto l’indipendenza di due regioni separatiste nel Donbass.

Il leader russo ha affermato che l’Ucraina resta parte integrante della Russia e che l’espansione della NATO minaccia il suo paese. Subito dopo il discorso, l’esercito russo è entrato nell’Ucraina orientale. USA e NATO considerano la mossa un’invasione ed hanno applicato il primo round di sanzioni contro la Russia, a cui ne seguiranno altre se il Presidente dovesse continuare a dirigersi verso ovest, verso la capitale, Kiev. Il 24 febbraio, le forze armate russe hanno lanciato un attacco contro tutte le principali città ucraine.

La sfera di influenza russa continua ad espandersi

La mossa in Ucraina non è la prima compiuta dai russi per controllare regioni che facevano parte dell’URSS. Nel 2008, la Russia ha preso il controllo della Georgia. Nel 2014, l’esercito russo ha invaso e poi annesso la Crimea, togliendola all’Ucraina.

Nel suo discorso del 21 febbraio, il Presidente Putin ha spiegato che l’espansione della NATO che minaccia la Russia è il motivo per cui ha inviato truppe “di pace” in Ucraina, per proteggere la Russia dalle forze ostili di USA e NATO. Se il successo genera successo, il leader russo potrebbe continuare ad annullare lo smantellamento dell’Unione Sovietica.

Il leader russo sta espandendo la sua base di supporto tramite azioni militari incontrastate ed alleanze strategicamente studiate con Medio Oriente ed Asia.

Le forniture di greggio, gas naturale e frumento dipendono dalla Russia

La Russia è uno dei maggiori produttori ed esportatori di greggio e gas naturale in tutto il mondo. L’influenza russa nella politica OPEC non fa che aumentare il potere del paese sui mercati energetici.

L’inflazione ed il cambiamento della politica energetica statunitense hanno già fatto salire il prezzo del petrolio. Il Brent è il prezzo di riferimento per circa due terzi della produzione e dei consumi mondiali di petrolio.

Crude Oil

Fonte: Barchart

L’Europa dipende dalla Russia per la fornitura di gas naturale. Delle sanzioni probabilmente comporteranno delle interruzioni delle forniture, con la Russia che userà la materia prima energetica come strumento politico per rispondere alle sanzioni economiche. Gli Stati Uniti potrebbero dirottare le spedizioni di GNL dall’Asia all’Europa per alleviare le carenze causate dalle tensioni Russia-NATO.

Natural Gas Daily

Fonte: Barchart

Il grafico mensile mostra che i future del gas naturale NYMEX si attestavano sopra i 4,80 dollari per MMBtu il 24 febbraio. Sebbene siano scesi rispetto all’impennata al massimo di 7,346 dollari a gennaio, restano ben al di sopra del massimo del febbraio 2021 di 3,316 dollari per MMBtu, con il mercato del gas naturale che si avvicina all’inizio, storicamente debole, del periodo di immissioni 2022.

Greggio e gas naturale forniscono energia, ma il frumento è l’ingrediente fondamentale per l’alimentazione. La Russia è il principale esportatore mondiale di frumento.

Wheat Daily

Fonte: Barchart

Il grafico mensile dei future del frumento CBOT, il riferimento per i prezzi mondiali, mostra che il frumento era scambiato ad oltre 9,25 dollari al bushel il 24 febbraio. Nel febbraio 2021, il massimo era di 6,8350 dollari al bushel.

Metalli del gruppo platino, alluminio, fertilizzanti ed altre materie prime vengono dalla Russia del Presidente Putin

La Russia è un importante produttore di platino, palladio, rodio ed altri metalli del gruppo platino. Fornisce anche importanti quantità di nichel ed alluminio. Anche i fertilizzanti, importantissimi nella produzione agricola mondiale, sono prodotti in Russia.

Embarghi commerciali, sanzioni e guerra stravolgono l’equazione scorte-domanda delle materie prime

USA ed Europa risponderanno all’invasione russa dell’Ucraina con pesanti sanzioni economiche. I membri della NATO hanno promesso al Presidente Putin sanzioni debilitanti che avranno un impatto sull’economia russa, tagliandola fuori dai flussi degli scambi internazionali. Allo stesso tempo, la Russia potrebbe imporre degli embarghi commerciali, causando una carenza di forniture su molti importanti mercati di materie prime. La guerra e le sanzioni altereranno i prezzi e la disponibilità delle materie prime nei prossimi mesi, distorcendo l’equazione scorte-domanda.

Intanto, anche i costi di trasporto aumenteranno, in quanto il mercato assicurativo diventerà proibitivo per via della possibilità di scontri in mare aperto. La decisione della Russia di sfidare USA ed Europa potrebbe inoltre innescare una catena di eventi, compresa una mossa della Cina per riannettere Taiwan ed azioni più ostili da parte di Corea del Nord ed Iran, che percepiranno una debolezza dell’Occidente.

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