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Mentre i casi di Delta impennano, ecco 2 ETF sanitari da considerare

Pubblicato 05.08.2021, 16:55
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L’aumento dei casi globali di variante Delta ha portato volatilità per molti titoli. Gli indici globali continuano a registrare nuovi massimi. Dall’inizio dell’anno, gli indici Dow Jones Industrial Average, l’S&P 500 ed il NASDAQ 100 sono tutti in salita, rispettivamente del 14,5%, 17,5% e 16,5%.

È difficile prevedere l’impatto di questa variante sui titoli durante il resto dell’estate. Molti analisti prevedono una situazione altalenante, altri prevedono un crash totale.

Visto che si parla di una pandemia, il settore sanitario è coinvolto dall’inizio del 2020. Il COVID-19 ha imposto sfide importanti sui sistemi sanitari. Il settore ha risposto con dei grandi passi avanti, tra cui sviluppi tecnologici, innovazioni, vaccini e cure. Va da se che l’innovazione porta crescita e che le azioni delle aziende innovative hanno registrato forti ritorni.

Oggi parleremo di due ETF di questo settore.

1. Health Care Select Sector SPDR Fund

  • Prezzo attuale: 133,60 dollari
  • Range su 52 settimane: 100,31 - 134,47 dollari
  • Rendimento dividendo: 1,33%
  • Percentuale di spesa: 0,12%

L’Health Care Select Sector SPDR® Fund (NYSE:XLV) investe in nomi biopharma e di aziende che producono attrezzature e forniture per il settore sanitario.

Grafico settimanale XLV

XLV, che possiede azioni di 64 aziende, segue i ritorni dell’Health Care Select Sector Index. Il fondo ha iniziato gli scambi nel dicembre 1998.

In termini di settori, il settore sanitario rappresenta la fetta maggiore, con il 27,95%, seguito da farmaceutici, titoli sanitari e settore dei servizi, rispettivamente con il 27,72% ed il 19,62%.

I 10 nomi principali rappresentano la metà degli asset netti di 32,8 miliardi. Tra questi, Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), UnitedHealth (NYSE:UNH), Pfizer (NYSE:PFE), Abbott Laboratories (NYSE:ABT) e AbbVie (NYSE:ABBV).

Nell’ultimo anno, il fondo è in salita del 24% ed ha toccato un recente massimo negli ultimi giorni. Crediamo che il contesto macro economico per il settore sanitario resti rialzista.

Gli investitori che desiderano avere accesso ai titoli sanitari USA large-cap dovrebbero considerare di acquistare al ribasso nel fondo.

2. iShares US Healthcare Providers ETF

  • Prezzo attuale: 271,74 dollari
  • Range su 52 settimane: 188,81 – 275,60 dollari
  • Rendimento dividendo: 0,51%
  • Percentuale di spesa: 0,42%

L’ iShares US Healthcare Providers ETF (NYSE:IHF) offre un’esposizone alle aziende di assicurazioni sanitarie, diagnostica e cure specialistiche. Il fondo è stato lanciato nel maggio 2006.

Grafico settimanale ILF

IHF, che possiede azioni di 62 aziende, segue i ritorni dell’indice Dow Jones US Select Health Care Providers. In termini di settore: gestione dei servizi sanitari (45,36%), servizi sanitari (33,72%)  e sotto settori dei servizi sanitari (12,21%).

I primi 10 nomi rappresentano il 72% degli asset netti di 1,2 miliardi. Tra questi UnitedHealth, CVS Health (NYSE:CVS), Anthem (NYSE:ANTM), Humana (NYSE:HUM) e Centene (NYSE:CNC).

Nell’ultimo anno, il fondo è in salita del 32% ed ha toccato un massimo a maggio. Crediamo che il contesto macro economico per il settore sanitario resti rialzista. Gli USA attualmente spendono il 16,89% del loro prodotto interno lordo (PIL) in servizi sanitari, la percentuale più alta rispetto agli altri paesi del mondo. Di conseguenza, IHF resta un solido investimento a lungo termine per molti investitori retail.

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