Oggi mettiamo sotto la lente un certificate emesso da Société Générale (PA:SOGN) con il nuovo effetto boost: premi mensili più corposi da qui a ottobre di quest’anno, utili anche ad essere compensati con eventuali minusvalenze in scadenza, per poi passare a coupon più sottili.
Il Cash Collect con Isin XS2088360644 ha come sottostanti Atlantia (MI:ATL), Banco BPM (MI:PMII), Unicredit (MI:CRDI), e Stm (PA:STM).
Grazie all’effetto boost il certificate staccherà cedole dell’1,5% i primi nove mesi se, alle date di valutazione mensili, i quattro sottostanti non avranno perso oltre il 50% dal livello iniziale.
A partire dal decimo mese fino a scadenza, il premio condizionato mensile passa allo 0,5% (0,5 euro al lordo delle imposte), mantenendo la medesima condizione di barriera.
Di seguito una tabella riassuntiva di tutti i valori di riferimento.
Ad oggi il certificate passa di mano a 104,6 euro e, al momento tutti i sottostanti, sono ampiamente sopra al livello iniziale. Ipotizzando, tra nove mesi lo scenario sia lo stesso allora il certificate verrà rimborsato in anticipo. In questo caso il prodotto verrebbe rimborsato a 100 euro. Inoltre, l’investitore riceverebbe l’ultimo premio del 1,5% oltre agli eventuali premi non pagati in precedenza. La somma dei premi pagati nei primi nove mesi sarà quindi uguale al 13,5%.
In questo caso dunque, il profitto finale per l’investitore sarà di 8,9 euro per ogni certificate su 104,6 investiti ovvero pari a un rendimento del 8,5% su 9 mesi che annualizzato arriva al 11,6%.
Nel caso in cui durante la vita del prodotto non dovesse scattare il rimborso anticipato a scadenza avremo i classici due scenari
positivo: se il valore di tutti e quattro i sottostanti è maggiore o uguale al livello di barriera, il certificate rimborsa il valore nominale (100 euro), il coupon del mese corrente e quelli eventualmente non pagati nei mesi precedenti.
negativo: se il valore di almeno un sottostante è inferiore al 50% del livello iniziale, cioè sotto la barriera, l’investitore riceverà il valore nominale (100 euro) moltiplicato per la peggiore tra le performance finali dei sottostanti. Se ad esempio Stm (PA:STM) dovesse perdere il 60% il certificate verrebbe rimborsato a 40 euro.
Analisi dei sottostanti:
Atlantia (MI:ATL): Prosegue il braccio di ferro con il governo. La Camera ha votato con 315 voti favorevoli e 221 contrari la fiducia al governo sul decreto legge Milleproroghe, che rende più facile procedere alla revoca di una concessione autostradale in caso di inadempienza. Il provvedimento andrà la settimana prossima in Senato dove già appare scontato un nuovo voto di fiducia entro il 28 febbraio, termine per la conversione in legge.
Il contesto rimane fluido e le prossime settimane saranno cruciali per capire la disponibilità di Atlantia (MI:ATL) di accettare le richieste del governo. Crediamo che gran parte di questa incertezza sia già prezzata sulle quotazioni del gruppo.
Banco BPM (MI:PMII): Dopo il lancio dell’offerta di Intesa (MI:ISP) su Ubi (MI:UBI), l’istituto di credito è il primo candidato a convolare a nozze con un altro operatore del settore. Sono diverse le combinazioni che vedono Banco Bpm (MI:BAMI) fondersi con altre banche di pari dimensioni o diventare preda di un big del comparto. L’eventuale fusione porterebbe sinergie importanti e una rivalutazione del titolo.
Sul fronte conti Bpm (MI:PMII) ha archiviato il 2019 con un utile netto a 797 milioni che, rettificato per le voci straordinarie, scende a 648,6 milioni di euro. Ancora secondo i dati di bilancio 2019, il CET1 è salito dal 12,05% di gennaio al 14,6% di dicembre, ma non solo. Gli impieghi netti alla clientela sono aumentati (+1,8 mld) a 105,8 miliardi di euro, mentre i crediti deteriorati sono diminuiti a 5,5 miliardi di euro. Sulla base dei conti citati, Banco BPM ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo di €0,08 per azione.
Unicredit (MI:CRDI): Il risiko bancario potrebbe coinvolgere anche la società guidata da Jean Pierre Mustier. Da tempo si rumoreggia di un interesse fuori dai confini nazionali, prima SocGen poi Commerzbank. Un consolidamento del comparto a livello europeo è auspicato anche dalla Bce.
Buone notizie anche dai numeri: il 6 febbraio il gruppo ha annunciato una trimestrale migliore delle attese e un dividendo 2020 in linea con le previsioni. La distribuzione di capitale (tramite cedole o buyback), ha spiegato il ceo Jean Pierre Mustier, dovrebbe aumentare dal 40% al 50% nell’arco del piano Team 23 presentato lo scorso dicembre. La banca di Piazza Gae Aulenti ha registrato ricavi pari a 18,8 miliardi di euro, al di sopra delle indicazioni di 18,7 miliardi.
Stm (PA:STM): la società potrebbe risentire dell’allarme ricavi lanciato da Apple (NASDAQ:AAPL), in conseguenza alla situazione coronavirus, che ha rallentato la produzione nel paese e ha influenzato la domanda dei prodotti del gruppo di Cupertino. Apple ha comunque affermato che la rimanente parte del business rimane in linea con le attese e questa interruzione ha natura temporanea. Apple rappresenta almeno il 13% dei ricavi di STM. Una situazione che si è già vista in passato con altre epidemie ma che nell’arco di pochi mesi è stata riassorbita riportando le quotazioni dei titoli interessati sui livelli pre-contagio.
Crediamo che Atlantia (MI:ATL) e Stm (PA:STM) sono le due società con, davanti a sé, uno scenario ancora incerto davanti a la profondità della barriera (valida solo a scadenza) mette al riparo l’investitore.
Per quanto riguarda l’investimento in certificate ricordiamo che vi sono dei rischi, in particolare L'investitore è esposto al rischio default dell'emittente e alla perdita totale del capitale investito, in caso di azzeramento del valore dei sottostanti. Su una scala di rischio da 1 a 7 questo certificate si è posizionato su un livello pari a 5.
“Il presente articolo non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento e, pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore.
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