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Meta Platforms: malgrado rimbalzo, il titolo potrebbe essere destinato ad altri brutti movimenti

Pubblicato 03.05.2022, 12:18
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

  • Market cap dimezzata da settembre 2021
  • Aspettatevi minimi più bassi
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Il 2 maggio, il sito web US Census riportava che la popolazione mondiale era pari a circa 7,893 miliardi. Alla fine del Q1, il numero di utenti mensili attivi su Facebook era 2,94 miliardi. È incredibile che il 37,25% della popolazione del pianeta usi Facebook almeno una volta al mese. Ancor più scioccante il fatto che il 66,7% degli utenti attivi si sia collegato alla piattaforma ogni giorno nel Q1 2022.

L’amministratore delegato Mark Zuckerberg ed il suo staff di programmatori hanno trovato il modo di monetizzare la piattaforma raccogliendo dati personali e vendendoli agli inserzionisti ansiosi di raggiungere i suoi quasi 3 miliardi di utenti. Il 2 maggio, la market cap della società madre di Facebook, Meta Platform (NASDAQ:FB), si attestava al livello di 560 miliardi di dollari, ben al di sotto della valutazione che aveva quando il titolo aveva raggiunto il massimo di 384,33 dollari nel settembre 2021. Zuckerberg possiede circa il 12,5% delle azioni in circolazione, del valore di quasi 64 miliardi.

Fonte: Forbes

Il grafico sopra mostra che Zuckerberg e sua moglie hanno venduto 17,52 miliardi di dollari di azioni FB dal 2012 al 2021.

L’anno scorso, il 28 ottobre, Zuckerberg ha cambiato il nome della società in Meta Platforms, per rispecchiare la sua fiducia nel futuro del Metaverso. Sfortunatamente per gli azionisti, il titolo non ha fatto che scendere da allora. Il trend è sempre il vostro migliore amico sui mercati e resta ribassista per le azioni FB nonostante il recente rimbalzo.

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Non ho un profilo FB da anni, perché non voglio fornire i miei dati a beneficio della compagnia.

Nel 1837 Hans Christian Anderson ha pubblicato un racconto su due tessitori che presero in giro un re ed il suo entourage: “I vestiti nuovi dell’imperatore”. La storia potrebbe essere un’analogia per FB.

Market cap dimezzata da settembre 2021

Dopo aver raggiunto un massimo di 384,33 dollari ad inizio settembre 2021, il titolo FB è crollato.

Meta Platforms Weekly Chart.

Fonte: Barchart

Il grafico mostra il calo che ha portato FB ad un minimo di 169 dollari ad azione la scorsa settimana, prima che la società rilasciasse il report sugli utili del Q1 2022. Il titolo è crollato dopo la delusione sugli utili del Q4 2021 nonché la notizia di un’inversione di rotta della crescita degli utenti.

Meta Platforms EPS – Consensus Estimates And Actual.

Fonte: Yahoo Finance

Il grafico mostra gli EPS di 3,67 dollari del Q4 2021 rispetto alle stime di 3,84 dollari, che hanno portato ad una correzione delle azioni FB. Nel Q1, FB ha battuto le attese, riportando 2,72 dollari ad azione rispetto ai 2,56 dollari previsti, con una ripresa del prezzo a poco più di 200 dollari. Il 2 maggio, a 205 dollari ad azione, FB era ancora il 46,7% al di sotto del massimo storico.

Aspettatevi minimi più bassi

Elon Musk, la persona più ricca del mondo, fondatore di Tesla e capo di un crescente impero aziendale che di recente ha aggiunto Twitter (NYSE:TWTR) al suo portafoglio, ha commentato il ruolo di Zuckerberg in Meta Platforms. Zuckerberg possiede la maggior parte delle azioni con diritto di voto di FB. Musk lo paragona ad un monarca.

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La scommessa sul metaverso, i problemi di pubbliche relazioni della società, la questione della privacy, la doppia struttura sul diritto di voto e la recente azione sul mercato azionario potrebbero prospettare un percorso burrascoso per gli azionisti FB.

Una presa troppo forte

Zuckerberg ha avuto il suo giorno migliore di sempre la scorsa settimana, quando la società ha sorpreso al rialzo con l’ultimo report sugli utili, aggiungendo 11 miliardi di dollari al suo patrimonio netto. Tuttavia, il suo controllo, che è stato una benedizione per il suo patrimonio netto personale negli ultimi anni, potrebbe diventare una maledizione in futuro.

Meta Platforms Monthly Chart.

Fonte: Barchart

FB affronta numerosi ostacoli, ma il più grosso potrebbe essere quella che Musk definisce la sua struttura “monarchica”. Zuckerberg è il re.

Il tempo ci dirà se la storia di Hans Christian Andersen avrà un’applicazione moderna per Zuckerberg e FB. Il trend del titolo indica che al momento il re potrebbe essere nudo.

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Ultimi commenti

ottima analisi basata sul nulla.
Articolo con poco senso e poco coatrutto. La struttura monarchica di una società non è un male per forza. Se il capo ha idee che funzionano, l’azienda va bene. Altrimenti no. Non è detto se un’azienda è governata da piu voci in capitolo, che vada bene per forza.
abbiamo capito, ti sta sulle *****fb
Un articolo in cui l’autore scrive, scrive, scrive… ma alla fine non ha scritto nulla. Nulla di nulla.
solo se seguisse un eventuale altro storno del NASDAQ però,mia opinione
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