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Microsoft e Alphabet faticano a soddisfare le attese sull’IA: che succederà?

Pubblicato 01.02.2024, 12:05
MSFT
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GOOGL
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AMD
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GOOG
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  • Le azioni tech sono scese ieri, dopo le trimestrali di Alphabet, Microsoft e AMD.
  • Malgrado i recenti rally che hanno portato questi colossi del tech a livelli record, i loro ultimi risultati finanziari hanno faticato a rispettare le alte aspettative del mercato.
  • Nonostante gli importanti investimenti sull’IA, Microsoft e soprattutto Alphabet devono ancora vedere una spinta finanziaria come quella di Nvidia.
  • I titoli tecnologici sono scesi ieri, dopo i risultati deludenti di Microsoft (NASDAQ:MSFT), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) ed Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD), che non hanno riportato quei significativi guadagni per l’IA che si aspettavano gli investitori.

    Microsoft riporta solidi risultati data l’asticella alta

    Le azioni di Microsoft hanno visto un calo del 2% nei primi scambi di ieri, in scia alla pubblicazione dei risultati del secondo trimestre fiscale che hanno battuto le aspettative degli analisti. Questo calo è avvenuto nonostante la forte performance, perlopiù a causa della previsione della compagnia di ricavi minori per il prossimo trimestre.

    Microsoft ha riportato utili per azione di 2,93 dollari nel secondo trimestre fiscale, meglio delle attese degli analisti di 2,78 dollari.Il fatturato è salito del 17,6% su base annua a 62,02 miliardi di dollari, quasi un miliardo di più delle aspettative di Wall Street di 61,12 miliardi di dollari per le vendite del FQ2. La compagnia si aspettava un fatturato compreso tra 60 e 61 miliardi. Le entrate nette sono state di 21,87 miliardi di dollari, in significativo aumento dai 16,43 miliardi riportati per lo stesso periodo di un anno fa.

    La forza delle entrate è stata dovuta ad un’altra ottima performance di Azure, con il segmento cloud cresciuto del 28% rispetto al 27% previsto. Il segmento Intelligent Cloud di Microsoft ha generato 25,88 miliardi di dollari di vendite, in salita del 20% YoY e più dei 25,29 miliardi attesi.

    Nel complesso, il fatturato cloud è stato di 33,7 miliardi di dollari, in salita del 24% YoY, grazie all’ “ottimo lavoro dei nostri team vendita e dei partner”, secondo Amy Hood, vice presidente esecutivo e direttore finanziario di Microsoft.

    Nella call sugli utili, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha evidenziato la forte crescita della base clienti di Azure, notando che ora include 53.000 clienti Azure AI, un terzo dei quali sono nuovi per Azure nello scorso anno.

    Inoltre, ha parlato dell’aumento degli stanziamenti per Azure, con più clienti disponibili a spendere oltre un miliardo di dollari sulla piattaforma.

    “Siamo passati dal parlare dell’IA ad applicare l’IA in scala. Infondendo l’IA ad ogni livello del nostro stack tecnologico, stiamo conquistando nuovi clienti e contribuendo ad avere nuovi benefici e maggiore produttività in ogni settore”, ha affermato in un comunicato stampa.

    La divisione Productivity and Business Processes di Microsoft, che comprende il software di produttività Office, LinkedIn e Dynamics, ha riportato entrate per 19,25 miliardi di dollari. Questo dato rappresenta un incremento del 13% e supera la stima di 18,99 miliardi di dollari.

    Il segmento More Personal Computing, che comprende Windows, Surface, Bing e Xbox, contribuisce con 16,89 miliardi di dollari di entrate, +19% su base annua e poco più delle stime.

    Alphabet non riesce a rispettare le promesse sull’IA

    La casa madre di Google, Alphabet, ha visto il suo titolo crollare di ben il 6% ieri, dopo aver riportato ricavi minori del previsto per la sua divisione core di inserzioni. I ricavi lordi sono risultati pari ad 86,31 miliardi di dollari, circa un miliardo in più delle attese. Per quanto riguarda gli utili netti, Alphabet ha dichiarato di aver guadagnato 1,64 dollari ad azione, poco più delle stime di 1,59 dollari.

    Nel complesso, i ricavi sono aumentati del 13% malgrado la debolezza della divisione inserzionistica. La compagnia ha dichiarato che questo segmento ha generato 65,52 miliardi di dollari di vendite, poco meno dei 65,94 miliardi previsti. Google Cloud è cresciuto del 26% YoY a 9,19 miliardi di vendite nel quarto trimestre, meglio degli 8,94 miliardi previsti. YouTube ha generato 9,2 miliardi di dollari, in linea con le aspettative degli analisti.

    Sundar Pichai, CEO, ha dichiarato: “Siamo felici dell’attuale forza di Search e del crescente contributo di YouTube e Cloud. Ciascuno di essi sta già traendo vantaggio dai nostri investimenti IA e dall’innovazione. Mentre entriamo nell’era di Gemini, il meglio deve ancora venire”.

    I segmenti inserzioni e cloud-computing di Google sono sempre più sotto la lente dopo i recenti report sugli utili. Questa attenzione arriva mentre la compagnia fatica a smentire l’idea che sta rimanendo indietro rispetto ai rivali nel mondo dell’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, Google è concentrata sul sostenere la crescita del suo business tra queste dinamiche di mercato in evoluzione e i progressi tecnologici.

    Alphabet ha riportato spese significative legate alla riduzione della forza lavoro l’anno scorso, con indennità di licenziamento e oneri connessi pari a 2,1 miliardi di dollari per il 2023. La compagnia ha inoltre avuto dei costi per aver lasciato alcuni uffici, con oneri per 1,2 miliardi di dollari per il trimestre e un totale di 1,8 miliardi per l’anno. Tutti questi sviluppi hanno avuto un impatto sulla performance del quarto trimestre della compagnia.

    Durante la call sugli utili, il CFO di Alphabet Ruth Porat ha annunciato che le spese legate alle indennità di licenziamento per il primo trimestre dovrebbero essere pari a circa 700 milioni di dollari. Malgrado questi oneri sostanziali, le entrate nette di Alphabet sono schizzate del 52% nel quarto trimestre a 20,7 miliardi di dollari. Anche il margine operativo della compagnia è migliorato, espandendosi dal 24% al 27%.

    Pichai ha dichiarato in call che i ricavi da abbonamento annuale della compagnia hanno raggiunto quota 15 miliardi di dollari, un significativo aumento del quintuplo rispetto allo stesso numero di anni. Questa forte crescita include le entrate da servizi come YouTube TV, un servizio televisivo online, e Google One, che offre soluzioni di archiviazione su cloud.

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    Shane Neagle è l’EIC di The Tokenist. Consultate la newsletter gratuita di The Tokenist, Five Minute Finance, per un’analisi settimanale dei principali trend in campo finanziario e tecnologico.

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