Prova di forza per l’euro nei confronti del dollaro con la moneta unica che dopo aver accelerato al rialzo nella parte terminale della scorsa ottava oltre 1,3650, quota pari al 61,8% di ritracciamento della discesa dai top di fine ottobre, si e' spinta oggi a lambire quota 1,38. Con la rottura del citato livello di ritracciamento, derivato dalla successione di Fibonacci, il recente recupero acquista concretezza e vengono gettate le basi per un ulteriore allungo verso i massimi annuali a 1,3835 circa, riferimento strategico su di un orizzonte temporale più ampio. Anche questi massimi infatti sono coincidenti con una analoga percentuale (61,8%) di ritracciamento, ma questa volta calcolato per un movimento decisamente piu' rilevante, la discesa dal picco di maggio 2011.
Al superamento del 61,8% di ritracciamento viene di norma associato un cambiamento di status del movimento, che passa da "correttivo" a tendenza autonoma. Ecco quindi che l'eventuale rottura di 1,3850 permetterebbe di guardare al rialzo in atto dai minimi di luglio 2012 come un movimento in grado di invertire la precedente tendenza ribassista e puntare al recupero di area 1,50. Resistenza intermedia a 1,44, lato alto del canale che contiene l'ascesa dai minimi di luglio 2012.
Attenzione tuttavia che proprio in virtu' della grande importanza che riveste la resistenza di area 1,3850 la sua mancata rottura sarebbe un evento da non sottovalutare: con i massimi odierni di area 1,38 si e' creato un potenziale doppio massimo (picchi di ottobre e dicembre ormai sostanzialmente allineati), una figura che potrebbe anche decretare, se completata con la violazione di 1,3250, la fine del rialzo dell'ultimo anno e mezzo circa. E' evidente quindi che la fase attuale e' cruciale anche nella impostazioni di operazioni sul cambio in ottica di medio periodo. Prudentemente sfruttare i livelli raggiunti oggi per alleggerire le posizioni lunghe di euro e corte di dollari con l'intento di ricostituirle solo a seguito di almeno una chiusura giornaliera oltre 1,3850.
Aggressivamente (rischio piu' elevato) e' anche possibile sfruttare i livelli attuali per comprare dollari con stop subito oltre 1,3850. In caso di discese sotto la media mobile a 50 giorni, a 1,3580 (primo supporto di breve a 1,37) aumenterebbe il rischio di un test della base del canale rialzista citato, passante a 1,31 circa. Eventuali ripiegamenti di breve dovranno limitarsi quindi a testare il supporto in area 1,37 per non compromettere la solidità del rialzo.