Forex News and Events
Moody’s declassa il Brasile a Baa3 (di Arnaud Masset)
Dopo aver modificato, lo scorso settembre, l’outlook del rating brasiliano da stabile a negativo, alla fine Moody’s ha declassato il rating paese del Brasile da Baa2 a Baa3, riportando l’outlook a stabile. La decisione era ampiamente prevista ed è arrivata sull’onda di prestazioni economiche deludenti, del mancato raggiungimento degli obiettivi di avanzo primario e di nervosismi politici che lasciano presagire scenari futuri cupi per gli investitori.
Stando all’ultimo sondaggio economico settimanale pubblicato lunedì dalla Banca Centrale del Brasile (BCB), le previsioni del mercato sulla crescita sono scese da -1,80% a -1,87% per il 2015 e dallo 0,20% allo 0,00% per il 2016, sull’onda dell’accumularsi di notizie negative. Fonte di maggiori preoccupazioni sono le stime sull’inflazione per il 2016, che sembravano aver toccato l’apice a luglio, e che invece sono di nuovo in rialzo; gli economisti prevedono che l’indice IPCA raggiungerà il 5,44% nel 2016 rispetto al 5,40% stimato una settimana fa. Alla luce dell’instabilità politica, che probabilmente si tradurrà in un aumento della spesa pubblica, e delle previsioni sull’inflazione in aumento, riteniamo che alla BCB non rimarrà altra scelta se non aumentare di nuovo il tasso d’interesse. Nella seduta precedente l’USD/BRL ha chiuso a 3,4743 e dovrebbe aprire in rialzo visti gli ultimi sviluppi.
Variazione dell’IPP giapponese ai minimi dal 2009 (di Yann Quelenn)
Ieri sera, l’indice giapponese sui prezzi alla produzione (IPP) è sceso del 3% a/a dal -2,4% a/a di giugno, variazione minima dal 2009. Inoltre, l’indice è calato più del -2,9% previsto. L’Abeconomia giapponese al momento non riesce a stimolare la spesa dei consumatori che permetterebbe a crescita e l’inflazione di entrare in un circolo virtuoso. Di solito, IPP e IPC si muovono parallelamente e seguono la stessa tendenza, ciò dimostra che la politica monetaria nipponica non è ancora efficiente. La freccia fiscale dell’Abeconomia ha avuto un unico effetto, ovvero ridurre la spesa dei consumatori. L’aumento dell’IVA dal 5% all’8% - basato su un’idea dell’FMI – ha avuto un impatto spettacolare. L’ulteriore aumento dell’IVA, inizialmente fissato per il 2016, è stato rinviato al 2017. Quindi, con il passare del tempo, diventa sempre più difficile trovare degli aspetti positivi nell’Abeconomia. Il crollo dei prezzi delle materie prime ha colpito duramente il paese. Venerdì scorso, il governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha dichiarato che ci saranno nuovi stimoli se i bassi prezzi del petrolio continueranno a far rimanere l’inflazione su livelli molto bassi. La base monetaria in yen crescerà di nuovo. Attualmente, il ritmo dell’aumento è pari a 80 mila miliardi all’anno. Rimaniamo rialzisti sull’USD/JPY, che scambia ai livelli più elevati dal 2007. Prevediamo che la coppia salirà di nuova sopra quota 125.
La svalutazione dello CNY accresce le pressioni sull’USD (di Peter Rosenstreich)
L’inattesa “svalutazione una tantum” dello CNY di ieri e l’ulteriore svalutazione di oggi dello CNY rimettono in discussione il rialzo del tasso della Fed di settembre. La curva dei rendimenti USA è scesa, i rendimenti dei titoli decennali sono calati al 2,057% dal 2,15%. Con l’aumento delle pressioni sull’USD, le società USA continuano a perdere concorrenzialità e la ricaduta negativa sull’inflazione dovrebbe preoccupare i membri del FOMC. Ciò nonostante, continuiamo a ritenere un rialzo del tasso a settembre molto probabile, dopo il discreto dato NFP della scorsa settimana e i recenti comunicati del FOMC. Gli operatori devono tornare a concentrarsi sui fondamentali USA. Il dato JOLTS sulle posizioni aperte, in uscita oggi, dovrebbe rimanere solido; si prevedono 5.350 unità rispetto alle 5.363 del rilevamento precedente. L’EUR/USD è salito a 1,1154, in scia ai lunghi estesi contro l’USD e ai rendimenti in calo. Nonostante questa battuta d’arresto, rimaniamo ribassisti sull’EUR/USD.
The Risk Today
Yann Quelenn
EURUSD L’EUR/USDha infranto la resistenza a1,1045(canale discendente). Nel corso dell'ultimomese, la coppia segna massimi minimi, tuttaviarimaniamoribassistinel mediotermine. La resistenza oraria giace a 1,1278 (massimo 29/06/2015). Una più forte resistenza si trova a 1,1436 (massimo 18/06/2015). Il supporto può essere trovato a 1,0660 (minimo 21/04/2015).In un’ottica di più lungo termine, il triangolo simmetrico del 2010-2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, consideriamo i recenti movimenti laterali come una pausa nel trend discendente di fondo. Si osservano supporti chiave a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo suggerirebbe un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione del 03/02/2015).
GBPUSD La coppia GBP/USD si è spostatainunmodello di consolidamentodopouna lieve ripresarialzista. Tuttavia, uno slittamento in basso illustraunapersistente pressione di vendita.Un supporto più robusto è dato dal 38,2% sul ritracciamento di Fibonacci a 1,5409. La resistenza oraria è data a 1,5733 (massimo 01/07/2015). Restiamoribassistiper la coppia. A più lungo termine, la struttura tecnicasi presenta come unfondodi recuperoil cuimassimopotenziale di rialzoè datodalla forteresistenza a1,6189 (61% del ritracciamento di Fibonacci).
USDJPY L’USD/JPY recupera dopo la recente vendita. Tuttavia la coppia sfida attualmente la linea di tendenza rialzista attorno a 124,50. Inoltre, la strada è ancora spianata per una resistenzapiù robustaa 125,86(massimo 05/06/2015). Il supporto orario è dato dal ritracciamentodi Fibonacci del 38,2% a 122,04.Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Viene favorito un aumento graduale verso la maggiore resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 118,18 (minimo 16/02/2015).
USDCHF L’USD/CHF ha finora fallito l’intento di reggere oltre 0,9900 (massimo 13/04/2015), lasciando spazio a una persistente pressione a vendere. La coppia permane in uno slancio rialzista a breve termine. Un supporto orario può essere trovato a 0,9151 (minimo 18/06/2015). In un’ottica di lungo termine, non ci sono segnali che lasciano presagire la fine dell’attuale trend ribassista. Dopo il tentativo fallito di violazione oltre 0,9448, il trend rialzista riappare. Di conseguenza, l’attuale debolezza viene vista come una mossa in controtendenza. Il supporto chiave staziona a 0,8986 (minimo 30/01/2015).