Rassegna giornaliera sul mercato forex, 23 marzo 2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
La Federal Reserve sta facendo tutto quanto in suo potere per limitare la discesa dei titoli azionari, mantenere basso il rendimento dei Buoni del Tesoro e fornire liquidità. Con un annuncio in tempo reale prima dell’inizio degli scambi a NY, la banca ha lanciato il piano per l’acquisto di 250 miliardi di dollari di titoli garantiti da ipoteche (MBS) e di 375 miliardi di dollari di Buoni del Tesoro questa settimana, ha rilanciato il TALF (term asset backed securities loan facility) a supporto del debito di consumatori ed imprese ed ha introdotto due misure per supportare i mercati dei debiti aziendali. Ha anche reso noto che non c’è alcun limite al suo programma di Quantitative Easing, il che significa che farà tutto il possibile e comprerà tutto il necessario per stabilizzare il mercato. Sfortunatamente, i suoi sforzi sono passati inosservati, con i titoli azionari che hanno cancellato i guadagni precedenti chiudendo la giornata di nuovo in calo.
Le misure della Fed sarebbero dovute essere positive per i titoli azionari e negative per il dollaro, ma lo stimolo non risolve una crisi sanitaria. Non appena le brutte notizie sul coronavirus hanno cominciato a circolare, i titoli azionari hanno rapidamente cancellato i rialzi. Inoltre il Senato non è riuscito ad approvare il pacchetto di stimoli del Presidente Trump per il coronavirus. Con 5 senatori Repubblicani in quarantena, semplicemente mancavano i 60 voti necessari. Sebbene molti affermino che il piano di Trump favorisce le imprese rispetto agli americani medi, la realtà è che i governi in tutto il mondo stanno adottando misure monetarie e fiscali più aggressive per stabilizzare le borse. Sfortunatamente, come ha avvertito oggi il Chirurgo Generale USA, il dott. Jerome Adams, questa settimana, con le cose che peggioreranno fra non molto, gli americani si renderanno conto che l’auto-isolamento sarà prolungato oltre aprile. Adams ha affermato: “Quindici giorni probabilmente non saranno abbastanza per uscirne, ma ci servono per inclinare un po’ la curva in modo da farla piegare nei prossimi 15 giorni e, a quel punto, rivaluteremo la situazione”. Sindaci e governatori in tutta la nazione avvertono che le scuole potrebbero restare chiuse per il resto dell’anno scolastico. Considerate queste prospettive cupe, il peggio non è ancora passato per i titoli azionari o per le valute.
Il biglietto verde, andato in rapido selloff dopo l’annuncio della Fed, ha chiuso la giornata in salita contro tutte le altre principali valute, ad eccezione dell’euro. Si potrebbe dire che i movimenti di oggi siano stati il modo scelto da Powell per far scendere il dollaro, perché un intervento è una decisione presa dal Tesoro e non dalla Fed. Il dollaro USA è andato alla grande nelle ultime settimane e molti governi hanno parlato apertamente di un intervento. Non è chiaro se ci siano acquisti dal Tesoro ma, senza il supporto degli USA, qualunque sforzo di intervento sul forex sarà futile.
L’euro in particolare dovrebbe essere scambiato a molto meno. Al momento ci sono state più vittime per il coronavirus in Italia che in Cina ed il numero aumenta a doppia cifra. La Spagna è sulla stessa barca, con Francia e Germania preoccupate di poter essere le prossime. Dopo aver annunciato il suo auto-isolamento, la cancelliera Merkel ha vietato qualsiasi incontro di più di 2 persone. La banca centrale del paese (Bundesbank) avverte che una recessione sarà inevitabile, nonostante il pacchetto di stimolo economico del governo da 750 miliardi di euro. I dati tedeschi sono già peggiorati, con forti cali degli indici IFO e ZEW. I dati di domani sull’indice PMI della zona euro dovrebbero essere cattivi e ricordare agli investitori quanto fortemente il COVID-19 influisca sull’economia. Il cambio EUR/USD dovrebbe essere scambiato sotto 1,05 e pensiamo che sia solo questione di tempo prima che succeda.
Su base tecnica, quattro giorni di consolidamento segnalano un potenziale bottom per la coppia GBP/USD. Tuttavia, su base fondamentale, i dati dimostrano che l’epidemia di coronavirus nel Regno Unito sta seguendo una traiettoria simile all’Italia con un ritardo di due settimane, perciò norme più severe sul distanziamento sociale sono inevitabili. I dati sull’indice PMI britannico saranno pubblicati domani e, come per la zona euro, si prospetta una lettura più debole ma il calo potrebbe non essere tanto netto. Le valute legate alle materie prime restano sotto pressione malgrado le nuove misure di stimolo fiscale in Australia ed il programma di acquisto di bond in Nuova Zelanda. Il dollaro canadese ha visto la performance peggiore, il che non sorprende considerata la pressione economica dei prezzi del greggio più bassi e del COVID-19.