Sommario:
- Le vendite e i margini di Nike stanno crescendo, forte spinta dalla trasformazione digitale
- Le azioni sono salite del 25% negli ultimi 30 giorni dopo lo slancio degli utili
- C’è ancora margine di rialzo visto il contesto favorevole per i consumi
Nell’ultimo mese il colosso dell’abbigliamento sportivo Nike (NYSE:NKE) ha assistito ad un rimbalzo spettacolare delle sue azioni. Negli ultimi 30 giorni le azioni Nike, spinte dalle forti vendite, sono schizzate del 25%, grazie ai segnali che indicano che il colosso con sede a Beaverton, in Oregon, sta costruendo un nuovo financial model che continuerà ad alimentare una crescita sostenibile nel lungo termine.
Dietro a questa esuberanza ci sono le vendite trimestrali da record, che hanno superato i 12 miliardi di dollari per la prima volta nei 50 anni di storia dell’azienda. Questo aumento delle crescite ci dice che il celebre marchio sportivo sta entrando in un nuovo ciclo di super crescita, e questo rende le azioni molto interessanti.
Dopo questo rally gli investitori nel lungo termine si pongono due logiche domande:
- Quanto andrà ancora avanti il rally?
- Il titolo è già in territorio di overbought?
Prima di rispondere a queste due domande, esaminiamo un po’ meglio i fattori in gioco per NKE.
Domanda latente
La pandemia, che ha costretto le persone a restare chiuse in casa e ha provocato la cancellazione di eventi sportivi, ha colpito le vendite di Nike, scese di circa il 40% nel trimestre che si è concluso nel maggio 2020, dal loro livello pre-pandemia di oltre 10 miliardi di dollari.
Ma quando l’economia degli Stati Uniti ha cominciato a riaprire questa primavera, le vendite sono ripartite rapidamente, alimentate dalla domanda repressa e dal potere d’acquisto che i consumatori hanno acquisito attraverso il risparmio durante la pandemia.
Le vendite globali sono quasi raddoppiate nel periodo che si è concluso il 31 maggio, alimentate da un’impennata di oltre il 70% nelle spedizioni dirette ai consumatori. Nike è andata anche meglio in Cina di quanto alcuni investitori avessero temuto, nonostante richieste nel paese di boicottare i marchi globali per i loro commenti sulle presunte violazioni dei diritti umani nello Xinjiang.
Trasformazione digitale
Poco prima dell’arrivo della pandemia, Donahoe, ex top executive di eBay (NASDAQ:EBAY), ha preso il timone del colosso sportivo.
Donahoe, nominato Amministratore Delegato il 13 gennaio 2020, ha agito rapidamente per spingere il sito web di Nike. Ha ridotto il numero dei negozi autorizzati Nike dopo l’uscita dalla piattaforma Amazon (NASDAQ:AMZN) nel 2019. Inoltre, Nike ha investito molto nell’esperienza digitale dei clienti attraverso app e programmi di allenamento.
Nei primi mesi della pandemia, Nike ha chiuso i punti vendita ma ha continuato a pagare i dipendenti. Al contempo ha lavorato sul digitale per raggiungere i consumatori confinati in casa.
La pandemia di COVID-19 ha cambiato i consumi negli USA: l’analisi di Bloomberg mostra che per il 2025 le vendite online rappresenteranno il 35% del totale rispetto al 14% del 2019.
Fonte: Bloomberg
Nike prevede che le vendite online rappresenteranno il 60% delle vendite totali nel 2025, da circa il 40%.
Gli analisti restano rialzisti
Grafico: Investing.com
Secondo Investing.com, di 34 analisti di Wall Street intervistati, 29 hanno dato un rating “outperform” al titolo, in previsione di un aumento delle prezzo dell’8% dagli attuali livelli nei prossimi mesi.
Appeal del reddito
Con il potenziale per ulteriori guadagni, Nike è anche un titolo che attrae gli investitori fixed-income a lungo termine. Il titolo attualmente paga 0,275 dollari per azione su base trimestrale, che si traduce in un rendimento da dividendo annuale dell’1%.
Nike ha aumentato il suo payout per 19 anni consecutivi, il che significa che l’azienda ha il potere finanziario per attraversare con successo flessioni e recessioni come quella vista durante la pandemia che ha costretto molti altri ciclici di consumo a sospendere i loro payout.
Morale della favola
Nike continua a rimanere uno dei migliori titoli da comprare anche dopo la sua potente corsa negli ultimi due mesi. La nostra posizione rialzista su Nike è supportata dalla sua trasformazione digitale, dalla domanda repressa dei consumatori e dal suo forte appeal sul reddito per gli investitori a lungo termine.