Le azioni hanno chiuso la giornata in rialzo, recuperando tutte le perdite di ieri e chiudendo in rialzo di circa l’1%. Nvidia (NASDAQ:NVDA) ha svolto un ruolo fondamentale nel guidare il rally, salendo di oltre il 4%.
Sono state scambiate oltre 3 milioni di opzioni call su Nvidia, ben oltre la media a 20 giorni di 2,3 milioni di contratti.
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Lo segnalo perché, nonostante l’impennata del prezzo, ieri il volume degli scambi di Nvidia è stato relativamente medio. Ciò suggerisce che gran parte del movimento del titolo è guidato dal trading di opzioni piuttosto che dal tradizionale acquisto di azioni.
Inoltre, possiamo notare che intorno alle 14:00 il volume degli scambi di Nvidia ha iniziato a diminuire e a scendere sotto la media mobile a 20 giorni.
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Anche la dimensione media degli scambi era pari alla metà della media mobile a 20 giorni.
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Nel frattempo, la maggior parte del volume delle call di ieri riguardava opzioni con scadenza questa settimana. Ciò suggerisce che il titolo è guidato da investitori che cercano di ottenere un’esposizione a breve termine piuttosto che speculare su un rialzo sostenuto.
In un certo senso, questi investitori stanno scommettendo sulle fluttuazioni giornaliere dei prezzi. Il timore è che una volta che il volume delle call si esaurisce, il prezzo delle azioni possa tornare a livelli più bassi, trascinando potenzialmente al ribasso l’intero S&P 500.
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Sebbene il titolo possa sembrare tecnicamente “scoppiato”, credo che una volta che il volume delle call si sarà ridotto, il titolo si fermerà e tornerà a livelli più bassi.
Nvidia ha rappresentato quasi il 25% del movimento di ieri del Bloomberg 500, che è un proxy per l’indice S&P 500.
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Nel frattempo, la versione equal-weighted dell’S&P 500 è salita solo di 24 punti base ieri, evidenziando la divergenza tra questo indice e quello più ampio in una giornata come quella di ieri.
S&P 500: Gap-Fill in vista?
Nel frattempo, continuiamo a vedere questi strani modelli di trading di future S&P durante la notte, che si traducono in frequenti gap dopo forti rally o sell-off nell’ultima ora di trading.
Ieri ne è stato un altro esempio: dopo il sell-off dell’altro ieri, abbiamo fatto un gap più alto. Il modello è che questi gap tendono a essere colmati in tempi relativamente brevi.
USD/CAD - S&P 500 Correlazione
Uno sviluppo interessante è che il cambio USD/CAD si è indebolito negli ultimi giorni. Se si inverte il grafico dell’USDCAD e si sposta lo S&P 500 indietro di tre giorni, si nota una forte correlazione tra i due.
Quando l’USD/CAD tocca il massimo, l’SPX tende a toccare il minimo, e quando l’USD/CAD tocca il minimo, l’SPX tocca il massimo. L’unica eccezione degna di nota a questo schema si è verificata intorno al gennaio 2024.
Infine, vale la pena sottolineare che, in base al mio modello, i saldi delle riserve non sono rimbalzati ai livelli precedenti la fine del trimestre, motivo per cui ritengo che la liquidità del mercato sia stata così negativa di recente.
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