Nelle ultime settimane il titolo Industria Macchine Automatiche (MI:IMAI) oscilla tra i 51 e 52,8 Euro in attesa di nuovi spunti (ancora al di sotto del prezzo dell’ aumento di capitale, del 6 giungo scorso, da €92,75 milioni al prezzo di 53 euro per azione.
Grazie a questo adc Ima dovrebbe avere circa 250 milioni di euro da usare in nuove iniziative o consolidamenti.).
Venerdì si riunirà il Cda della società leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè; a quel punto finirà il periodo di letargo ed i corsi saranno nuovamente protagonisti.
I positivi risultati del primo trimestre e l’elevata consistenza del portafoglio ordini al 31 marzo 2016 unitamente all’andamento degli ordinativi nel mese di aprile lasciano ben sperare. L’acquisizione del Business Medtech di Komax Group contribuirà per 9 mesi all’esercizio 2016 con circa 60 milioni di euro di ricavi e circa 3,5 milioni di euro in termini di EBITDA, rafforzando l’offerta nel settore dei macchinari per assembling nel settore medicale.
Per l’esercizio 2016 il Gruppo IMA stima ricavi a circa 1,27 miliardi di euro e un margine operativo lordo (EBITDA) a circa 178 milioni di euro. In seguito al recente acquisto del residuo 20% del business Dairy&Food, avvenuto lo scorso 28 aprile e che ha comportato un esborso pari a 4 milioni di euro, il Gruppo ha realizzato un provento finanziario di circa 19 milioni di euro. Tale provento, legato al minor prezzo pagato rispetto al valore del debito iscritto a bilancio, andrà corrispondentemente ad incrementare il risultato netto atteso per l’esercizio in corso.
Il 7 giugno scorso Banca Akros ha alzato il target price di IMA da 55,70 a 57,80 euro, confermato il rating “accumulate”. Mediobanca (MI:MDBI) Sec. ha confermato il rating “outperform”
Oltre quota 53 euro, in chiusura di seduta, si farebbero elevate le possibilità di assistere ad un nuovo allungo in area 54.30 euro (2° target 56 euro; 59.15 euro prezzo max storico). Sul fronte opposto, se i prezzi dovessero violare quota 49,40 (in chiusura di seduta) scatteranno i primi segnali di debolezza che se confermati sotto i 49 euro, verranno gettate le basi per una fase ribassista i cui primi obiettivi sarebbero ipotizzabili in area 48 euro.