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Obiettivo fiscale del Brasile (di Arnaud Masset)
Oggi l’indice di metà mese sull’inflazione brasiliana (IPCA) sarà in primo piano. Da metà giungo l’inflazione dovrebbe aver subito un’accelerazione, salendo al 9,28% a/a rispetto all’8,80% del rilevamento precedente. La banca centrale brasiliana dovrebbe quindi continuare ad alzare il tasso d’inflazione finché le aspettative d’inflazione per il 2016 non raggiungeranno l’obiettivo del 2,5% (secondo l’ultimo sondaggio, l’inflazione dovrebbe attestarsi al 5,40% entro la fine del 2016), la decisione sul tasso è in programma il 29 luglio (prossima settimana).
L’altro tema caldo della giornata è la pubblicazione del deficit delle partite correnti brasiliano, previsto in miglioramento, a -2.137 milioni di USD rispetto ai -3.366 milioni del mese precedente, mentre il governo fatica a raggiungere un avanzo primario pari all’1,1% del PIL nel 2015. A nostro avviso, l’andamento fiscale non permetterà di raggiungere il suddetto obiettivo di avanzo primario dell’1,1% del PIL e quindi il governo dovrà, prima o poi, affrontare la realtà e riconoscere che questo obiettivo non è più raggiungibile. Il nuovo obiettivo di bilancio sarà annunciato ufficialmente oggi, perché il governo dovrà svelare il programma di bilancio bimestrale. Prevediamo che il governo abbasserà l’obiettivo dell’avanzo primario per il 2015 allo 0,4-0,6% del PIL, poiché il paese subisce duramente gli effetti di fattori esogeni, come i ritardi nella crescita in Cina, i bassi prezzi delle materie prime e l’imminente rialzo dei tassi dalla Federal Reserve.
Ieri la coppia USD/BRL è scesa significativamente sull’onda dei commenti da falco di Tony Volcon. Il direttore della banca centrale ha auspicato ulteriori rialzi dei tassi dalla BCE finché non sarà raggiunto l’obiettivo dell’inflazione al 4,5%. Il biglietto verde ha ceduto lo 0,81% contro il real brasiliano, stabilizzandosi a 3,1718 BRL per 1 dollaro.
La RBNZ taglierà il tasso di cassa (di Yann Quelenn)
Stasera la banca centrale neozelandese (Reserve Bank of New Zealand, RBNZ) annuncerà la sua decisione sul tasso. I tassi neozelandesi sono fra i più elevati delle valute G10 e l’inflazione debole continua a offrire al governatore Wheeler la possibilità di sostenere l’economia del paese.
I dati sull’inflazione del secondo trimestre diffusi la settimana scorsa sono risultati inferiori alle attese, attestandosi allo 0,4% t/t a fronte dello 0,5% previsto, ma migliori del -0,3% riferito al primo trimestre. L’inflazione su base annua si è attestata allo 0,3%. L’inflazione non è ancora all’interno della fascia obiettivo della banca centrale, compresa fra l’1 e il 3%; l’obiettivo a cui si mira è il 2%. Finché l’inflazione rimarrà fuori da questa fascia, secondo noi il tasso ufficiale continuerà ad essere abbassato. Per il momento, riteniamo che il tasso sarà portato al 3,25%. Prevediamo inoltre che il prossimo anno l’inflazione non raggiungerà la fascia obiettivo, perché il recente crollo dei prezzi delle materie prime continua a esercitare pressioni al ribasso sull’inflazione. I tassi probabilmente scenderanno di nuovo prima della fine dell’anno.
Ecco perché prevediamo che la RBNZ si troverà costretta ad alimentare, contro la sua volontà, la bolla immobiliare, soprattutto a Auckland. In alternativa, il paese dovrà affrontare la deflazione, che farebbe rallentare la crescita. I dati economici hanno deluso le attese, il PIL del primo trimestre è risultato molto al di sotto delle attese (0,2% t/t rispetto allo 0,6% t/t). I dati riferiti al secondo trimestre saranno diffusi a metà settembre.
Da un anno circa, il kiwi è in calo contro il dollaro, da 1,1308 a 1,5386, livello registrato a metà giugno. Manteniamo un’impostazione ribassista sull’NZD.
The Risk Today
Yann Quelenn
EURUSD L’EUR/USDregistra un’ascesa. La resistenza oraria si trova a 1,1278 (massimo 29/06/2015). Una forte resistenza si trova a 1,1436 (massimo 18/06/2015). Il supporto può essere trovato a 1,0660 (minimo 21/04/2015) .In un’ottica di più lungo termine, il triangolo simmetrico del 2010-2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, consideriamo i recenti movimenti laterali come una pausa nel trend discendente di fondo. Si osservano supporti chiave a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo suggerirebbe un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione del 03/02/2015).
GBPUSD La coppia GBP/USDè attualmente in fase di consolidamento.La resistenza oraria è data a 1,5803 (massimo 24/06/2015). Il supporto orario viene dato a 1,5330 (minimo 08/07/2015). Tuttavia, auspichiamo un’ulteriorediminuzione della coppia nei prossimi giorni. In una prospettiva di più lungo termine, la struttura tecnica apparea un minimo di ripresa, il cui potenziale massimo al rialzo è costituito dalla forte resistenza a 1,6189 (61% del ritracciamento di Fibonacci).
USDJPY L’USD/JPYha violato la resistenza a 124,45 (massimo 17/06/2015). Una resistenza più forte si trova ancora in 135,15 (massimo da 14 anni). Il supporto orario è dato dal ritracciamentodi Fibonacci del 38,2% a 122,04.Il supporto orario giace a 120,41 (minimo 08/07/2015). Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Viene favorito un aumento graduale verso la maggiore resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 118,18 (minimo 16/02/2015).
USDCHF L’USD/CHF ha infranto la resistenza oraria a 0,9543 (massimo 27/05/2015). Un supporto orario può essere trovato a 0,9151 (minimo 18/06/2015). La strada è ora spianataaffinché la coppia sfidi la forte resistenza a 0,9719 (massimo 23/04/2015). La coppia si fa strada e punta a sfidare questa resistenza. In un’ottica di lungo termine, non ci sono segnali che lascino presagire la fine dell’attuale trend ribassista. Dopo il mancato superamento del livello a 0,9448, il trend rialzista riappare. Di conseguenza, l’attuale debolezza viene vista come una mossa in controtendenza. Il supporto chiave staziona a 0,8986 (minimo 30/01/2015).