Oggi l'indice del dollaro statunitense è in rialzo dello 0,1%, recuperando alcune delle sue perdite registrate nelle sessioni precedenti. Invece l'euro è stato debole nei primi scambi sulla piazza londinese, appesantito dalle deludenti letture della produzione industriale di Germania e Francia in aprile.
La valuta unica scivola a 1,1779 $ da 1,1797 della precedente chiusura, dopo aver toccato ieri il picco da tre settimane a 1,1840 dollari.
L'euro cede anche sulla controparte giapponese, scivolando a 128,88 da 129,41 yen della precedente chiusura.
In Italia, Piazza Affari è in deciso calo, in un clima di generale prudenza in vista del G7, che affronterà il tema della politica commerciale protezionista degli Stati Uniti e in vista delle riunioni di Fed e BCE la settimana prossima.
L'indice FTSE Mib è in calo dell'1,9% a 21.355 punti, il calo degli indici italiani è più che doppio rispetto a quello evidenziato dall'indice paneuropeo STOXX 600 (-0,56%).
In Europa, il DAX tedesco è sceso dello 0,8 percento a 12,707, mentre il CAC 40 della Francia è scivolato dello 0,1 percento a 5.442, il FTSE 100 britannico è sceso dello 0,6% a 7.658.
In Asia, il Nikkei 225 giapponese ha perso lo 0,6 percento per finire a 22.694,50, mentre australiano S&P/ASX 200 è sceso dello 0,2% a 6.045,20, il Kospi della Corea del Sud ha perso lo 0,8 percento a 2,451,58. Hang Seng di Hong Kong è scivolato dell'1,9% a 30.910,89, l'indice Shanghai Composite ha perso l'1,4% a 3,067,15.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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