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Rally del greggio nell’ottimismo per la domanda 2021 ma restano rischi per prezzo

Pubblicato 26.11.2020, 16:19
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il giorno 25.11.2020

Il prezzo del greggio sembra essersi lasciato alle spalle i negativi fondamentali del 2020 ed al momento rispecchia la visione ottimistica che nel 2021 vedremo una ripresa della domanda.

Oil Futures Daily Prices Show Rise

I prezzi giornalieri dei future del greggio mostrano un aumento

Ci sono, effettivamente, numerose ragioni per essere rialzisti sul fatto che il prezzo della materia prima acceleri nel nuovo anno, ma ci sono anche dei motivi per essere cauti. Di seguito, esamineremo le possibilità di ciascuna visione:

Ipotesi rialzista

1. Notizie sul vaccino per il coronavirus: I prezzi dei future del greggio al momento stanno schizzando sulla scia della buona notizia che uno o più vaccini per il coronavirus possano essere ampliamente disponibili entro la fine del primo trimestre 2021 e che questo consentirà un ritorno alle abitudini di viaggio ed ai consumi di greggio pre-coronavirus.

2. Domanda da parte dei compratori in Asia: Il sentimento positivo viene incoraggiato dalla nuova domanda da parte dei compratori in Asia, in quanto la Cina di recente ha emesso una nuova serie di quote sull’esportazione di carburante distillato per il resto del 2020.

Le raffinerie cinesi avevano esaurito le loro quote di esportazione a settembre (come avevamo visto), con un eccesso di greggio inevaso di cui le raffinerie rifiutavano la consegna. Ora, grazie alle nuove quote cinesi, le raffinerie possono iniziare ad usare questo greggio.

Di conseguenza, i trader dovrebbero aspettarsi di vedere un calo del greggio in magazzino nella regione.

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3. Proroga delle quote di produzione OPEC+: Una decisione dell’OPEC+ di estendere le sue attuali quote di produzione per almeno 3 mesi all’inizio del 2021 contribuirà a mantenere il rally del prezzo. (La decisione finale dell’OPEC+ circa una proroga di 3 o 6 mesi si avrà la prossima settimana, il 30 novembre ed il 1° dicembre).

Tuttavia, ci sono delle aree chiave di debolezza sul mercato che potrebbero rallentare o invertire il rally del prezzo.

Ipotesi ribassista

1. Chiusure temporanee e definitive delle raffinerie: Le imminenti chiusure temporanee e definitive delle raffinerie negli USA e in Europa comporteranno un aumento del greggio sul mercato.

Secondo Reuters, Royal Dutch Shell (NYSE:RDSa) potrebbe chiudere la raffineria da 200.000 barili al giorno a Convent, Louisiana già la prossima settimana, e la lista delle raffinerie che opereranno a ritmi ridotti o che vedranno una chiusura temporanea o permanente in Europa si sta allungando (ecco la lista di Platts).

Le raffinerie stanno chiudendo per una serie di motivi, tra cui: preoccupazioni per la redditività, domanda incerta e piani per la conversione in produzione di biocarburanti.

2. Lunghezza del periodo delle quote di produzione OPEC+: C’è la possibilità che la prossima settimana l’OPEC+ decida di estendere le attuali quote di produzione solo per 3 mesi, anziché per 6, implicando che 2 milioni di barili al giorno o più potrebbero arrivare sul mercato nel marzo 2021. Se l’OPEC+ scegliesse la proroga di 3 mesi, il mercato probabilmente reagirà a marzo, anche se l’inizio della prossima settimana sarà mitigato da aspettative che sono già state messe in conto.

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Questo, insieme all’aumento della produzione da parte dell’industria del greggio da scisto USA, potrebbe soffocare il rally del prezzo, soprattutto se la domanda non dovesse riprendersi come il mercato si aspetta che faccia.

3. Viaggi per il Ringraziamento ridotti: Il futuro dei viaggi, a cui è attribuibile la maggior parte della debolezza della domanda petrolifera, è ancora un’incognita. I funzionari stanno sconsigliando agli americani di viaggiare per la festa del Ringraziamento di questa settimana. Il giorno prima del Ringraziamento solitamente è il giorno dell’anno con il maggior numero di viaggi.

L’anno scorso, i viaggi del Ringraziamento hanno segnato un record, con la TSA che ha registrato più passeggeri che mai. La maggior parte delle notizie riporta che milioni di americani si sono messi in viaggio per il Ringraziamento nonostante gli avvertimenti. Tuttavia, la realtà è che i viaggi del Ringraziamento sono davvero sottotono quest’anno.

AAA prevede un crollo del 5% dei viaggi complessivi per il Ringraziamento rispetto all’anno scorso, ed un tonfo del 50% dei viaggi aerei. Inoltre, le recenti restrizioni e gli avvertimenti dei governatori potrebbero ulteriormente limitare i viaggi oltre queste previsioni.

I trader che seguono i dati sui consumi di benzina dovrebbero aspettarsi un balzo rispetto ai consumi delle ultime settimane, ma dovrebbero ricordare che si tratta di un livello significativamente ridotto rispetto all’anno scorso. Il Ringraziamento è un evento unico e deve essere paragonato agli anni precedenti, non ad altri periodi del 2020.

4. Viaggi di Natale sottotono: Non è chiaro quante persone negli USA, in Europa e in altre parti del mondo si metteranno in viaggio per le feste di Natale, il mese prossimo. I dati del Ringraziamento dovrebbero dare un’indicazione su quanto deboli possiamo aspettarci che siano i viaggi di Natale negli USA.

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In Europa, dove molte delle maggiori economie restano in lockdown, si prevede che i governi possano allentare le restrizioni in tempo per consentire alle famiglie di mettersi in viaggio per Natale. Il Regno Unito ha già annunciato che le restrizioni saranno allentate a tale scopo. Cosa resta incerto: quante persone si sentiranno a proprio agio a mettersi in viaggio e se potranno andare in altre nazioni per le vacanze.

5. Ostacoli per la ripresa dei viaggi aerei: Guardando al futuro, a quando potrebbe esserci una ripresa dei viaggi internazionali (e, con essi, della domanda di carburante per aerei), la International Air Transport Association prevede che non torneranno ai livelli del 2019 prima del 2024. Tuttavia, stima di vedere 2,8 miliardi di passeggeri viaggiare nel 2021, un miliardo in più rispetto al 2020.

Ci saranno alcuni ostacoli lungo la strada, soprattutto relativamente all’accessibilità ai vaccini per il coronavirus ed alla volontà delle popolazioni globali di effettuare la vaccinazione.

Il capo dell’australiana Quantas airlines ha reso noto che la compagnia intende chiedere ai viaggiatori internazionali se si sono vaccinati per il coronavirus prima di consentire loro di imbarcarsi sui suoi aerei. Crede che questa pratica diventerà comune tra le compagnie aeree internazionali.

Richiedere la vaccinazione potrebbe far sentire alcuni passeggeri più tranquilli a salire su un aereo ma potrebbe anche rappresentare un ostacolo significativo per la ripresa se i potenziali passeggeri dovessero rifiutare di vaccinarsi.

Ultimi commenti

buongiorno un titolo come tenaris che precovid quotava oltre 10 euro potrebbe risentire del prezzo del greggio? si prevede un ritorno nel 2021 ai suoi valori pre-covid? grazie
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