A livello grafico, entrambi i metalli hanno dato segni di risveglio, come possiamo notare dall’immagine sotto riportata.
In particolare se l’Future Oro si era già riportato sopra i 1900 Dollari/oncia (salvo poi ritracciare qualcosa), superando quindi la resistenza dinamica di breve termine (linea bianca), l’Future Argento sembra “seguire” a ruota questo tipo di approccio, magari per riportarsi verso zona 30 Usd.
Si teme che la tensione in Ucraina possa avere un impatto sulle forniture di materie prime, portando a un aumento di tutto, dall’energia al grano e al nichel.
Anche i singoli titoli settoriali (pensiamo ai gold miners) sembrano avere una forza relativa maggiore rispetto al “classico” S&P 500, vedi immagine sotto.
Notare come sempre che sia oro che argento erano stati totalmente snobbati negli ultimi mesi, ma come sempre capita, quando nessuno si fila un certo investimento, forse è proprio quello il momento giusto per entrare.
In ogni caso, come ho spesso scritto qui, a livello personale possiedo entrambi gli asset, in particolare l’oro all’interno di un portafoglio permanent (vedi analisi precedente), mentre l’argento più come diversificazione “tattica” di breve termine.
In entrambi i casi, per chi volesse prendere posizione su questo a livello di titoli finanziari, esistono diversi strumenti ad hoc, in particolare dei prodotti definiti “ETC”, che sono simili agli ETF come tipologia ma con sottostanti materie prime.
La differenza tuttavia è che lato fiscale (vantaggio) anche i guadagno sono redditi diversi (compensabili quindi con eventuali minus) ed inoltre è sempre meglio concentrarsi su ETC “fisici” (ovvero che riportano la dicitura “Physcal” in quanto prendono esposizione direttamente sul sottostante.
A livello settoriale invece, i “gold miners” sono i titoli legati al settore aurifero/minerario, ed anche qui esistono diversi Etf su cui prendere posizione.
Da monitorare per l’eventuale acquisto anche la liquidità degli strumenti (controvalore di scambi giornalieri, spread denaro/lettera) e le dimensioni.
Da considerare infine che seppur l’inflazione mostra i muscoli (il che è un bene per oro ed argento), a tendere il fenomeno potrebbe ridimensionarsi (vedi aspettative di inflazione più stabili a 5 anni, vedi immagine sotto).
Di conseguenza, lo spazio per questi asset c’è (ne parlavamo già da almeno 2 mesi, vedi video su Youtube del canale Investing Italia) ma se voglio tenerli a lungo termine allora sarà meglio approcciarli con metodo ribilanciamento periodico dentro un portafoglio più diversificato, viceversa si può puntare ad un rimbalzo di breve ma considerando il fenomeno temporaneo sopra, ed individualmente sempre con pesi contenuti in PTF (5% max).
In alternativa anche il paniere più diversificato di materie prime (CRB Index) può essere interessante, ma il problema qui è che ha già corso parecchio in quanto esposto principalmente al Future Petrolio Greggio WTI.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico