Nel marzo 2020, nei primi giorni della pandemia, il prezzo del rame ha segnato un minimo pluriennale di 4.617 dollari la tonnellata sul London Metal Exchange, di proprietà della Hong Kong Exchanges and Clearing.
Poi, di recente, così come molte classi di asset, ma soprattutto le materie prime, il rame è schizzato fino agli attuali massimi pluriennali di circa 9.900 dollari (ricordiamo che i prezzi dei future sul CME, di proprietà del CME Group (NASDAQ:CME) sono quotati per libbra e al momento si attestano a poco meno di 4,6 dollari). Sull’anno in corso, il rame è rimbalzato di circa il 28%.
Intanto, i mercati stanno prestando attenzione anche ai prezzi di argento e oro. Finora quest’anno, l’argento è balzato di circa il 4% e l’oro è crollato di circa il 6%. I tori dei metalli preziosi sperano in un rally di queste materie prime nel resto dell’anno.
Nei precedenti articoli abbiamo parlato di numerosi gruppi minerari del FTSE 100. Tra questi:
- Anglo American (LON:AAL) (OTC:NGLOY), +27% circa sull’anno in corso (qui);
- Antofagasta (LON:ANTO) (OTC:ANFGF), +28% circa sull’anno in corso (qui);
- BHP Group (LON:BHPB) (NYSE:BHP), +19% circa sull’anno in corso (qui);
- Fresnillo (LON:FRES) (OTC:FNLPF), -24% circa sull’anno in corso (qui);
- Glencore (LON:GLEN) (OTC:GLNCY), +26% circa sull’anno in corso (qui); e
- Rio Tinto (LON:RIO) (NYSE:RIO), +13% circa sull’anno in corso (qui).
Oggi, allargheremo il discorso ad un altro membro del FTSE 100: Polymetal International (LON:POLYP), una società mineraria che potrebbe risultare interessante per i lettori che sono rialzisti soprattutto su oro, argento e rame.
Polymetal International
Grafico settimanale Polymetal International.
Il gruppo minerario di metalli preziosi Polymetal International opera in Russia e Kazakistan. La sua miniera più importante è quella di Kyzyl, nel Kazakistan nordorientale. Sebbene la maggior parte degli investitori associ le operazioni del gruppo con l’oro, si occupa anche di altri metalli, come argento e rame.
Il titolo di POLYP, crollato di circa l’8% sull’anno in corso, ha chiuso a 1.593 penny (26,76 dollari USA) il 6 maggio. In altre parole, il prezzo delle azioni ha rispecchiato quello dell’oro negli ultimi mesi. Il prezzo attuale supporta un rendimento del dividendo del 5,8% e la capitalizzazione di mercato è pari a 7,53 miliardi di sterline (10,46 miliardi di dollari).
Il 3 marzo, il gruppo ha pubblicato i risultati preliminari per l’anno conclusosi il 31 dicembre. Nel 2020, i ricavi sono aumentati del 28% su base annua, totalizzando 2,86 miliardi di dollari. Un anno fa, erano pari a 2,24 miliardi di dollari. Nel 2020, gli utili netti hanno registrato il record di 1,086 milioni di dollari, con EPS di 2,30 dollari ad azione. Nel 2019, il dato comparabile era pari a 483 milioni di dollari ed 1,02 dollari ad azione.
I flussi di cassa disponibili ammontano a 610 milioni, rispetto ai 256 milioni di dollari del 2019. Infine, il dividendo totale dichiarato per l’anno fiscale 2020 è stato di 1,29 dollari ad azione, con un balzo del 57% rispetto agli 82 centesimi ad azione del 2019. Gli analisti nel complesso sono stati soddisfatti dei robusti risultati.
I risultati sulla produzione pubblicati il 22 aprile hanno mostrato inoltre ricavi per il primo trimestre dell’anno fiscale 2021 pari a 593 milioni di dollari, con un’impennata del 20% su base annua.
L’amministratore delegato del gruppo Vitaly Nesis ha dichiarato:
“Nel primo trimestre 2021 Polymetal ha registrato una forte produzione, solidi flussi di cassa disponibili e stabili progressi nei progetti di sviluppo”.
I rapporti P/E forward e P/S di POLYP si attestano rispettivamente a 10,86 e 3,55. Ci piace il titolo al livello attuale e prenderemmo in considerazione un investimento sul lungo termine. Potenziali aumenti dei prezzi dei metalli preziosi, soprattutto oro e argento, continueranno ad incoraggiare il titolo di POLYP. Chi punta ad entrate passive avrebbe anche diritto a succosi dividendi.
Morale della favola
I nostri lettori abituali sanno che siamo rialzisti sui metalli, compresi rame, oro e argento. Dei tassi di interesse più bassi negli USA, nel Regno Unito ed in numerosi paesi implicano che molti investitori riserveranno parte dei portafogli alle materie prime. Molti titoli di società minerarie probabilmente continueranno a splendere.
Gli investitori che non sono pronti ad impegnare il capitale su un singolo titolo come POLYP potrebbero prendere in considerazione l’acquisto di un ETF. Ad esempio:
- ETFMG Prime Junior Silver Miners ETF (NYSE:SILJ), +1,5% circa sull’anno in corso;
- Global X Silver Miners ETF (NYSE:SIL), -0,4% circa sull’anno in corso;
- Global X Copper Miners ETF (NYSE:COPX), + 40,5% circa sull’anno in corso;
- iShares MSCI Global Gold Miners ETF (NASDAQ:RING), +3,4% sull’anno in corso;
- iShares MSCI Global Silver and Metals Miners ETF (NYSE:SLVP), -2,2% circa sull’anno in corso;
- United States Copper Index Fund (NYSE:CPER), +30,3% circa sull’anno in corso;
- VanEck Vectors Gold Miners ETF (NYSE:GDX), +2,4% circa sull’anno in corso.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.